7. [All the truth?]

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J A C K
Mi svegliai a fatica e mi girava moltissimo la testa. Mi trovavo su uno scomodissimo lettino d'ospedale ed ero attaccato ad una flebo. Cercai di mettermi a sedere, ma mi pentii, perché sentii una fortissima fitta di dolore alla spalla destra.
A quel punto mi ricordai: ero uscito con Beth e verso le 18.00 avevamo incontrato Jeff, mi aveva sparato ed io avevo perso i sensi. Guardai la mia spalla fasciata "Almeno avranno rimosso il proiettile..." pensai.
Guardai l'orologio che avevo al polso e mi accorsi che erano le 02.00 di mattina. A quel punto mi accorsi che Beth dormiva beatamente con la testa vicino al mio braccio. Sorrisi. Era bellissima mentre dormiva.
Non volevo svegliarla, così misi le mie mani nei suoi capelli rossi e le accarezzai delicatamente la testa.
Dopo un po', iniziò a muoversi e alzò la testa. Era ancora assonnata. Si stropicciò teneramente gli occhi con il dorso della mano e poi mi guardò. Quando mise a fuoco mi sorrise. Un sorriso che non avrei mai potuto dimenticare. Mi guardò e i suoi occhi divennero lucidi. Ad un certo punto iniziò a piangere dalla felicità e mi abbracciò forte.
«Ahi... ahi! Attenta mi fai male!» le dissi ridendo.
«Scusa...» mi disse e si staccò. Stava ancora piangendo.
«Non piangere dai...» le dissi.
«Scusa di nuovo» rispose e sorrise. Poi la presi per la maglietta e la portai vicino a me e la baciai.
Venimmo interrotti dall'arrivo di un'infermiera, che ci disse: «Signorina Told, la prego di uscire dalla stanza. Il signorino Clude si deve riposare.» lei mi diede un bacio a stampo e se ne andò, seguita dall'infermiera.
Così rimasi solo e mi addormentai di nuovo.

B E T H
Uscii dalla stanza di Jack e vidi che si stava addormentando. Ero contenta che stesse meglio.
Mi sedetti un po' ad aspettare e, verso le 04.00 decisi di andar a far visita a Jeff per chiedergli perché avesse fatto un'azione simile.
Entrai nella sua stanza e vidi che stava dormendo, anche lui attaccato alla flebo come Jack. Dopo un po' mi accorsi che stava solo facendo finta.
«Perché l'hai fatto?» gli chiesi.
Notando che non voleva affatto rispondermi e che continuava a far finta di dormire gli dissi con tono serio: «Lo so che stai facendo finta. Smettila immediatamente e rispondi alla mia domanda.»
A quel punto lui si arrese ed aprì gli occhi. Dopo qualche secondo di silenzio mi accorsi che non voleva rispondermi proprio per niente.
«Ripeto di nuovo: perché hai bevuto e poi hai sparato a Jack?» dissi scandendo bene ogni parola.
«Non lo so perché l'ho fatto... So solo che quando vi ho visti in classe ero arrabbiatissimo. Dopo scuola sono andato al bar ed ho iniziato a bere. Dopo di quello non ricordo più niente.»
Io ero infuriata: «Questo ti dovrebbe giustificare? Tu lo hai fatto solo perché sei geloso della tua ex fidanzata? Dopo che mi hai lasciata tu ti sei messo con Allison e io non ho detto niente, e la sottoscritta non può stare con il ragazzo che ama per non recare gelosia al suo ex che inoltre l'ha tradita?» gli dissi quello che pensavo tutto d'un fiato.
Lui per un po' guardò a terra e solo qualche minuto dopo decise di aprir bocca: «Scusa Beth. Non pensavo di poter essere ancora geloso dopo averti lasciata. Ma... Mi sono innamorato di Allison... Ti capirò, se non vuoi perdonarmi.» disse.
Io ascoltai tutto stupita di quello che aveva detto. Il mio stupore si ritrasformò in odio: «Capisci in fretta, mi stupisci!» gli dissi infuriata e uscii di corsa dalla stanza mentre sentivo lui che mi chiamava. Ma io non lo ascoltavo.
Erano le 06.00 ed io volevo tornare da Jack e dirgli quello che mi aveva detto Jeff, ma le infermiere ancora non mi volevano far entrare. Allora gli lasciai un messaggio:

"Torno un attimo a casa. Quando potranno di nuovo farti ricevere visite, mandami un messaggio. A dopo <3"

Andai a casa e mi feci una doccia. Ogni volta che ero stressata o triste mi facevo una doccia. Mi aiutava a schiarirmi le idee.
Mi vestii e decisi di cambiarmi vestiti, visto che quelli che avevo indossato la sera prima erano sporchi di sangue, non so se di Jack o di Jeff.
Indossai una maglietta nera che lasciava la spalla destra scoperta ed un pantalone color crema. Misi anche degli stivali bianchi con i lacci di colore nero un po' lucidi.
Mi pettinai i capelli e mi feci una treccia di lato e poi mi truccai come al solito.
Erano le 07.00 e decisi di andare al bar a fare colazione con un cornetto al cioccolato e un cappuccino caldo.
Andai a fare una passeggiata nel parco e dopo un po' mi accorsi che mi era arrivato un messaggio da Jack. Diceva:

"Ciao <3 Tra poco mi dimetteranno. Però prima devo fare alcune visite. Ancora non vogliono farmi incontrare qualcuno. Volevo solo informarti. Ci sentiamo più tardi... A dopo piccola <3"

Ero contenta che stessero per dimettere Jack, ma volevo andarlo a vedere.
Era sabato e non avevo niente da fare, così iniziai a fare i compiti a casa. Finii proprio all'ora di pranzo, così andai a pranzare insieme a mia madre.
Volevo uscire, però prima andai in camera e mi sdraiai sul letto per riposarmi un po'. Senza accorgermene il sonno prese possesso del mio corpo e mi addormentai.

Non mi lasciare solaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora