mi sono svegliata da poco, e in questi minuti sto fissando il vuoto, in cerca della voglia per alzarmi da questo letto.. oggi è proprio una giornata no.
Prendo il cellulare e controllo le notifiche, zero, nessun messaggio. Sospiro togliendomi le coperte di dosso e finalmente alzandomi e mettendo le pantofole per poi camminare fino al piano di sotto, dove come sempre, c'erano i due sposi a fare colazione, pronti per poi andare a lavoro."oggi non vado a scuola" dico sedendomi a tavola con loro
"come mai?" chiese Julie inarcando un sopracciglio.. non vorrà rimproverarmi spero
"non mi sento bene" dico per poi fingere due colpi di tosse e lanciare uno sguardo fulmineo a quella donna
"a me invece sembri stare benissimo, non è vero caro?" chiese rivolgendosi a mio padre, troppo preso dai suoi appunti di lavoro per prestare attenzione
"vai a scuola Lyla" rispose solo, si alzò poi uscendo fuori a fare una telefonata
"no"
"non disubbidire a tuo padre signorina. Subito, vai a cambiarti ed esci di casa"
"cosa c'è? Vuoi fare la matrigna premurosa adesso? Che si preoccupa della mia istruzione?" scostai la sedia e mi alzai facendo traballare leggermente il tavolo
"ormai ci sono io in questa casa Lyla, impara a portarmi rispetto"
"non porto rispetto a chi si comporta uno schifo nei miei confronti" risposi a tono
"vedi come devi fare principessina. Facendo così non farai tornare tua madre" si alzò anche lei avvicinandosi a me
"non parlare di mia madre, potrei avvelenarti se solo volessi Julie"
"ma non vuoi giusto? perché sai che ho ragione.. sai che nonostante tutti i tuoi capricci la tua mammina non tornerà a soccorrerti, e sai anche che tuo padre perderà presto la pazienza se continui.. vedi di rispondermi in modo decente da oggi in poi o ti faccio passare le pene dell'inferno"
"ti ho detto che non devi mettere in mezzo mia madre"
presa dalla tristezza mista a rabbia diedi un pugno sul tavolo, non accorgendomi del bicchiere di vetro che si ruppe in mille pezzi
"guarda cosa hai combinato.. vattene prima che ti tiri una sberla" disse Julie
non risposi e corsi al piano superiore per vestirmi.. non sarei andata a scuola, neanche morta..
una volta in bagno però sentii bruciare il braccio, e solo lì mi accorsi che uno dei pezzi di vetro mi aveva procurato un taglio, non troppo profondo, che però stava sanguinando
"merda"
senza troppe preoccupazioni presi una fascia e la avvolsi attorno al taglio, che era abbastanza largo, la fermai poi con una delle apposite mollette elastiche e continuai a prepararmi
Non salutai nessuno e uscii di casa.
Non avevo una meta ben precisa, sapevo solo che più tardi sarei passata al cimitero.L'aria era abbastanza fresca, le strade non troppo affollate e la musica nelle mie cuffiette a volume basso, il giusto per provare a rilassarmi, ma non funzionava.
Le parole che mi ha rivolto stamattina Julie mi avevano completamente destabilizzato, e ogni volta che ci ripensavo gli occhi iniziavano a pizzicare, e la testa a far male. Le emozioni andavano da sole, quasi non ne avevo più il controllo.. ed è una cosa straziante.Le parole fanno male, poi quelle parole.
Quella donna non sarà mai vista in modo positivo da me, soprattutto dopo oggi.
Mi sono fermata in un bar, poiché questa mattina la colazione non è andata a buon fine. Una volta ordinato andai verso uno dei tavolo liberi sedendomi e guardando la finestra nell'attesa del mio cappuccino, che non tardò ad arrivare.
Mi guardai un po' attorno, dato che in questo bar non lo conoscevo. E non lo avessi mai fatto..
Taehyung è qui.. troppo impegnato a guardare il cellulare per accorgersi anche lui della mia presenza. Però è meglio così.
È stranamente solo.. e poi, perché non è a scuola?Decisi di distogliere lo sguardo, per evitare un'eventuale incontro dei nostri occhi, cosa indesiderata ora come ora. Finii il mio cappuccino e provai ad uscire da quel bar il più velocemente possibile.
Una volta fuori decisi di andare dal fioraio, non tanto distante dalla mia ultima meta.
Presi delle rose bianche.. un fiore così famoso quanto semplice e puro, il suo preferito..Sono al cimitero
Sono davanti a lei
Di fronte a quella lastra di marmo'Kathrine Wolf'
1976-2017È uno strazio leggere queste parole..
Era da un po' che non venivo a trovarla, è sempre stato troppo doloroso.
Mi accovacciai davanti ad essa, dopo aver posato i fiori, con le gambe al petto e il mento sulle ginocchia"sai mamma.. forse andrò a Parigi..
Già.. avevamo programmato di andarci assieme" presi un respiro per non scoppiare in lacrime"probabilmente avrò un lavoro.. e giuro che il mio futuro brand sarà dedicato a te"
rimasi in silenzio dopo per svariati minuti.. non ebbi la forza di continuare a parlare"come è successo?" una voce mi fece sobbalzare
mi girai e lo vidi, solo dopo aver asciugato i miei occhi dalle lacrime, che non mi facevano vedere nulla.
i capelli neri arruffati che gli cadevano sul viso
lo stile comfy e il viso preoccupato"una malattia" mi alzai per poi sedermi su una panchina poco distante dalla tomba, Taehyung mi affiancò
"dovevamo andarci assieme a Parigi..
I polmoni davano problemi già da un anno prima.. solo che non avremmo mai pensato potesse finire così.. insomma i dottori non ci avevano mai detto di preoccuparci, 'è tutto sotto controllo' ci ripetevano sempre questo.
Andavamo spesso a fare i controlli, e andava sempre tutto a gonfie vele.
Un giorno però ci convocarono di emergenza.. avevano controllato bene le lastre della radiografia.. e avevano notato una specie di buco.. una cosa strana.
Fissarono l'operazione, che andò male.. poiché il buco si espanse. Morì a causa di un emorragia che non riuscirono a fermare...""mi dispiace Lyla" si vedeva che non sapeva cosa dire.. era sconvolto e triste, probabilmente non si aspettava fosse morta.. non gliene ho mai parlato
La mia mano si mosse da sola
Presi la sua facendole intrecciare
si girò e gli sorrisi"è tutto ok.."
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𝚊 𝚙𝚊𝚌𝚔 𝚘𝚏 𝚖𝚊𝚛𝚕𝚋𝚘𝚛𝚘𝚜
Teen FictionUn ragazzo nuovo in città si iscriverà alla Dalton, una delle più prestigiose scuole americane, dove regna la popolarità e l'apparire, e una ragazza in particolare ci riesce bene. Lei: Lyla Smith, figlia di un grande imprenditore, con uno spiccato s...