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E così, assieme al bel coreano, scesi dalla torre, seguendolo in alcuni stretti vicoli di Parigi, quando ci ritrovammo davanti ad un locale pieno di luci neon di tutti i colori

"allora? entriamo o no?" quasi urlai, per colpa della musica, impaziente.
Jinyoung mi sorrise per poi farmi strada tra le tante persone presenti in quella grande sala.

"cosa prendi?" mi domandò una volta arrivati al bancone

"un mojito" risposi prontamente
lui ordinò al cameriere e ci mettemmo a sedere
"vuoi farmi ubriacare?" chiesi

"non contro il tuo volere" sospirò poi il moro dallo sguardo penetrante. "come mai sei qui da sola? Insomma Parigi è la città dell'amore e del romanticismo, e dubito che una ragazza come te non abbia qualcuno da portare qui" disse per poi sorseggiare il suo margarita appena arrivato

"ti sbagli, non ho nessuno da portare" dissi con un filo di amarezza, iniziando anche io a bere il mojito

"curioso" disse semplicemente, parola alla quale io non diedi molta importanza.
Quando finii il mio drink chiesi al cameriere di portare dieci shottini di vodka liscia

"allora adesso facciamo un gioco, ti va?" il ragazzo annuì "si chiama verità o shot, o qualcosa del genere" spiegai "tu mi fai una domanda, e io posso scegliere se rispondere sinceramente oppure bere uno shot, poi tocca a me"

"mi piace, va bene" ghignò poi.
Ho notato che ogni volta che mi parla non interrompe mai il contatto visivo, adoro questa cosa

"a voi" disse il cameriere posando il vassoio con i tanti Boccherini sul tavolo

"allora, inizio io" dissi "perché mi hai invitata a bere?" mi tolsi la giacca appoggiandola alla sedia

"sei attraente" rispose "tocca a me. Sei vergine?"

"no"

{...}
Jinyoung

tra uno shot e una verità ci siamo fatti portare un altro vassoio questa volta da sei, per concludere la serata

"okay okay... tocca a me. Davvero non sei fidanzata?"

"Mi sono lasciata prima di prendere l'aereo. Anzi no... in realtà non è mai iniziata" rise istericamente Lyla

"ti va di raccontarmi cosa è successo?" chiesi. Mentre lei prese uno shottino

"tu? sei fidanzato?"

"felicemente single" mi stiracchiai pensando ad un'altra domanda

"io vado in bagno" disse lei alzandosi dalla sedia, traballava e stava quasi per cadere

"ti aiuto io, sei ubriaca" misi un braccio attorno alla sua vita

"non lo sono, sono solo allegra" sorrise per poi attaccare le sue labbra alle mie, gesto che mi lasciò di stucco.
Mi prese il viso tra le mani, approfondendo sempre di più quel bacio bagnato.
Strinsi i suoi fianchi avvicinando il suo corpo al mio per poi con una mano accarezzarle la schiena da sopra il tessuto morbido della camicia, mentre la ragazza passò una mano tra i miei capelli

"ti va se ce ne andiamo?" le chiesi ricevendo solo un altro bacio come risposta.
Allora presi la sua giacca e freneticamente uscimmo dal locale chiamando un taxi che ci avrebbe poi portati a casa mia

il viaggio sembrava non finire mai, sarà per l'eccitazione, oppure per il tassista che fece il giro più lungo per essere pagato di più.
Intanto la ragazza portò una mano sulla mia coscia accarezzandola, mentre poggiò la testa sulla mia spalla. Salì fino al bordo dei jeans e io strozzai tutto quello che sarebbe potuto uscire dalla mia bocca per non fare una figura di merda con il tassista. Le bloccai la mano con la mia, guadagnandomi un suo sorriso che potevo definire malizioso. Sì, era ubriaca.

Quando il veicolo si fermò pagai velocemente il conducente, non curandomi del resto, e presi per mano la ragazza. Quasi correndo entrammo nel palazzo per poi prendere l'ascensore, piccolo luogo di pura passione. Feci aderire la sua schiena contro il muro della piccola stanza che intanto saliva al quarto piano. La baciai con foga, mentre lei approfondiva tutti i movimenti, misi una mano sotto la gonna bianca arrivando a toccare le mutandine di pizzo della mora, premendo piano sulla sua entrata.

"dio" sussurrò tra un bacio e un altro.

Quando l'ascensore si aprì andammo verso il mio appartamento, e appena entrati chiusi subito la porta a chiave.
Riattaccai le mie labbra alle sue iniziando a togliermi la giacca, lei si tolse la sua, e poi la camicia, facendomi godere di una visuale niente male. Ci liberammo anche degli indumenti posteriori e poi la presi in braccio, ancora baciandola la feci andare contro la porta della stanza da letto.

I nostri corpi erano attaccati l'uno all'altro, e lei poteva benissimo sentire, sulla sua intimità, la mia che cresceva e premeva contro la sua.

"smettila e fa ciò che devi" disse

Io lì impazzii, ma non volli accontentarla subito. La mia mano destra andò ad accarezzare il suo fianco corrispondente, prendendo l'elastico della biancheria posteriore e arrotolandolo attorno al mio indice, per poi andare verso la sua femminilità.
La penetrai con un dito, poi con due ed infine con tre, facendola sussultare.

"Jinyoung..." fece fatica a dire

Finalmente la portai in stanza da letto, la adagiai su di esso e mi posizionai sopra di lei, con le mani all'altezza del suo viso,
era così bella da quella prospettiva.

Mi lanciai sul suo collo scoperto, baciandolo, mordendolo, arrivando alle clavicole e al seno ancora fasciato da un reggiseno del quale mi liberai. Scesi e arrivai a baciare il suo bassoventre, per poi toglierle l'ultimo indumento.

"cazzo" ansimò "prendo la pillola, fa presto"

Mi spogliai completamente anche io per poi accarezzarle un fianco mentre tenevo sempre lo sguardo incatenato al suo, e dopo un suo cenno del capo, entrai in lei facendole inarcare la schiena.
Le uscì un forte gemito, seguito da altri meno rumorosi, fusi ai miei sospiri.

Le spinte furono da subito veloci, poiché i preliminari erano durati anche troppo per i miei gusti. Questa ragazza mi eccita anche solo guardandomi, e vederla così sotto al mio tocco mi manda in estasi.

Venimmo dopo un po', quasi contemporaneamente. Dopo essermi steso accanto a lei mi coprii con un lenzuolo, per poi ritrovarmi la ragazza a cavalcioni su di me, a baciarmi i pettorali scoperti e a strusciare la sua intimità contro la mia.

"non ho la forza per un secondo round piccola" dissi stremato dalla giornata di lavoro, e dalla serata con lei

Ma nonostante le mie parole, lei rimase lì, a riempirmi di baci, mentre io le massaggiavo i glutei scoperti, ogni tanto accarezzandole la schiena.
Questa ragazza mi fa impazzire.

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⏰ Ultimo aggiornamento: Sep 13, 2021 ⏰

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