Ancora una volta le lezioni sono finite e, una volta uscita da scuola, vado verso la limousine, apro la porta e prendo una busta contenete il necessario da dare a Yuri per la realizzazione del suo vestito.
"Yuri? Ti ho portato quello che ti serve" dico sventolando la busta
"Oh! Grazie Lyla, cosa farei senza di te?" Mi abbraccia poi
"Oh ma dai... ora devo andare a lavoro, aggiornami su come procede il vestito"
"Va bene, ci vediamo domani"
Vado verso la macchina ed entro all'interno, percorrendo lo stesso tragitto di due giorni prima per andare a quello stupido negozietto trasandato.
"Grazie Benji, puoi andare" dico uscendo dalla macchina e chiudendo la portiera
Come l'altro giorno il signore di mezza età se ne va e rimango io a badare al tutto, non sono proprio fatta per queste cose. Sono più la tipa a cui non manca nulla, ma non per questo sono antipatica. Se qualcuno mi conoscesse davvero per quello che sono scoprirebbero un lato di me che prima non conoscevano. Ma la maggior parte delle persone giudicano dall'apparenza... se vedono che arrivi a scuola in limousine pensano che tu sia una spaccona con tanti soldi e figlia di papà, senza problemi, che conduce una bella vita, antipatica e cattiva con tutti, quando non è sempre così.
È vero, molte ragazze ricche sono snob e non pensano ad altro che a far star male gli altri, ma io non sono così. Magari potrò esserlo con determinate persone, come Julie o Kim, ma con le mie amiche sono aperta e disponibile, simpatica e so essere dolce e amorevole molte volte... l'apparenza inganna. Ad interrompere i miei pensieri è la porta che si apre lentamente ed entrano un paio di clienti che servo subito.
Dopo un'ora circa sento nuovamente la porta aprirsi, per poi trovarmi davanti il più odioso di tutti gli adolescenti
"Ciao Smith"
"Kim..." dico roteando gli occhi
"Come ti è sembrato lo spettacolino che hai fatto oggi in mensa? È servito a qualcosa svuotarmi un'intera bottiglietta d'acqua in testa?" Chiede
"sì, è servito a migliorarmi la giornata, e peggiorarla a te"
"Sai che non mi vendico solo per volontà vero? Perché se volessi potrei farti tanti di quelli scherzi che tu nemmeno immagini..." dice avvicinandosi e parlando a voce sempre più bassa
"Certo come no" rispondo allontanandomi
"vogliamo provare?"
"Se ci tieni... sappi solo che ti renderò il gioco impossibile Kim"
"Adoro giocare... e soprattutto con ragazze così intraprendenti e malefiche" sussurra accanto al mio orecchio sfiorandomi il lobo
Mi allontano subito mentre rabbrividisco
"Allora? Cosa devo darti?"
"Un pacchetto di malboro"
"Prendi sempre questo?" Chiedo
"Esattamente" dice, intanto io prendo la scaletta per arrivare a quello che mi aveva chiesto
"Ti sei attrezzata vedo" lo ignoro mentre scendo da lì
"Tieni" gli porgo il pacchetto
"Sai..." inizia. No ti prego, non iniziare a parlare, vattene
"... secondo me tu non sei cattiva"
"Cioè?"
"fai solo finta di esserlo, perché secondo te ti rende più forte e temuta dagli altri, ma questa cosa con me non funziona, dato che faccio lo stesso..." cosa sta dicendo?
"Te lo ripeto Kim, ancora una volta, tu non mi conosci" sentenzio convinta
"E va bene allora... ti lascio stare. Ci si vede a scuola Smith"
"Anche no Kim" insopportabile...
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𝚊 𝚙𝚊𝚌𝚔 𝚘𝚏 𝚖𝚊𝚛𝚕𝚋𝚘𝚛𝚘𝚜
Teen FictionUn ragazzo nuovo in città si iscriverà alla Dalton, una delle più prestigiose scuole americane, dove regna la popolarità e l'apparire, e una ragazza in particolare ci riesce bene. Lei: Lyla Smith, figlia di un grande imprenditore, con uno spiccato s...