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"siamo a casa" mi sentii scuotere leggermente

Nel tragitto sushi-casa di Tae mi sono leggermente addormentata nei sedili posteriori.
Mugugnai qualcosa e dopo essermi stiracchiata scesi dall'auto, affiancando Taehyung davanti al cancello e prendendolo per mano, sarei caduta atterra dalla stanchezza.

Mugugnai qualcosa e dopo essermi stiracchiata scesi dall'auto, affiancando Taehyung davanti al cancello e prendendolo per mano, sarei caduta atterra dalla stanchezza

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Taehyung
Dopo avermi preso per mano ebbi come un deja vù... quella volta da ubriaca, bei ricordi.
Entrati nell'ascensore la guardai, aveva gli occhi quasi chiusi dal sonno e le labbra gonfie.

"hai dormito stanotte?" le chiesi

"poco" rispose appoggiando la fronte sul mio petto accasciandosi un po'

Una volta entrati in casa la portai in camera mia, che aveva visto solo una volta di sfuggita, e dopo averla fatta stendere andai anche io accanto a lei.

"Tae ho caldo"

Subito mi rialzai e frugai nell'armadio prendendo una mia maglietta, la stessa che indossò quel giorno...
Si mise seduta e tolse la felpa, poi i pantaloni.
Prima che si vestisse della t-shirt mi avvicinai a lei portando la sua schiena quasi nuda a battere sul mio petto, circondandola con le braccia e iniziando a darle piccoli baci sul collo.
Poggiò la testa sulla mia spalla sinistra dandomi una visuale migliore e continuando a baciarla sentivo piccoli ansimi uscire dalle sue labbra.
Salii verso la mascella iniziando a succhiare e mordere un po' quella parte fino a lasciarle un segno rossiccio che guardai compiaciuto subito dopo.
Lyla posò la maglietta sul comodino e si girò dalla mia parte circondandomi la vita con le cosce, e il collo con le braccia. Il nostro contatto visivo quasi non si interruppe fin quando si fece avanti e le sue labbra toccarono le mie. Era un ritmo perfetto quello provocato dagli schiocchi provocati da quel bacio.
Le mie mani erano dietro la sua schiena, e con l'indice percorsi tutta la spina dorsale dal basso verso l'alto, fino ad arrivare al gancino del reggiseno.
Mi staccai dal bacio per guardarla, e dopo un suo sorriso ed essersi di nuovo attaccata a me, decisi di portare anche l'altra mano dietro e slacciare l'indumento completamente.

"prendo la pillola tranquillo" Sorrisi sulle sue labbra per poi rilasciare del fiato che trattenevo da un po'.

"ma tu non eri stanca?" chiesi ridendo, per poi trovarmi schiena sul letto e lei sopra di me

"ma tu non dovresti stare zitto ogni tanto?" mi morsi il labbro e roteai gli occhi a quella frase, suonava così antipatica e così sexy allo stesso momento

"ti ho già detto che sei una puttana?"

"però ti piaccio" mi fece notare

"già sentita questa" risi ricordando quel giorno in vasca

"dove?" chiese non ricordandosi poiché ubriaca

"in un film" svagai

"un porno?" mi guardò con un sopracciglio alzato, ma cambiò subito espressione quando invertii le posizioni

mi aiutò a togliermi la maglietta e poi sfilai i jeans. Con ancora l'intimo addosso mi abbassai per avvicinarmi al suo corpo il più possibile fino a lasciare baci sulle clavicole che poi si trasformarono in altri segni più scuri.
Poi mi rialzai, era così bello vederla finalmente da questa prospettiva, e questa volta nessuno ci avrebbe interrotto.
Tolti gli ultimi indumenti di dosso, finiti sul pavimento, mi abbassai all'altezza della sua intimità e la lubrificai con la lingua.
Poggiai la fronte poco sotto il suo collo e entrai in lei lentamente, ci accompagnò un gemito quasi contemporaneo.
Mi alzai leggermente e prendendole le cosce la attirai velocemente a me
così da averla più vicina e per arrivare più in profondità. Già da subito la ragazza si aggrappò alle lenzuola provocandomi un ghigno vittorioso.
Iniziai a fare avanti e indietro col bacino ad un ritmo perfetto, mentre ogni tanto mi avvicinavo al suo viso baciandola, o con il pollice, giocare con le sue labbra. Con la mano libera le stringevo la coscia per evitare che si allontanasse a causa delle spinte forti. Era musica per le mie orecchie la sua voce strozzata che mi chiamava, e mi spingeva a fare di più.
I rumori che si sentivano erano misti, le nostre voci, il letto che ogni tanto si faceva scappare dei cigolii e la pelle che schioccava ad ogni spinta.
Dopo diverso tempo la ragazza raggiunse l'orgasmo e iniziò a fare respiri pesanti. Anche a me mancava poco quindi finii con un suo urletto di dolore.

"scusami" dissi per poi stendermi accanto a lei. Mi prese il viso con due mani e mi baciò mordendomi il labbro inferiore

"puttana" ansimai ancora prima di sorridere sulle sue labbra

"ora sono davvero stanca" ammise staccandosi da me, recuperando la maglietta dal comodino e indossandola per poi stendersi di fianco sul letto

anche io misi qualcosa addosso per poi rannicchiarmi dietro di lei, infilando una mano sotto la maglietta e accarezzandole il ventre scoperto...

𝚊 𝚙𝚊𝚌𝚔 𝚘𝚏 𝚖𝚊𝚛𝚕𝚋𝚘𝚛𝚘𝚜Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora