Finii di lavorare verso le 18.00 e il mio stress era alle stelle.
Dopo aver salutato Summer mi avviai verso casa, dove feci una doccia veloce e decisi di prepararmi per la sera. Sarei uscita e mi sarei divertita, cosa che non facevo da un po'.
Optai per un'outfit total white, davvero davvero belloPoi chiamai Summer
"allora ci sei per stasera? Ci divertiremo"
"ho avuto un contrattempo Lyla, mi dispiace" rispose
"non fa nulla tranquilla" dissi nonostante ci fossi rimasta un po' male "ci sentiamo domani"
Sarei comunque uscita, anche se da sola. Mi annoiavo a stare in casa e poi oggi il tempo era così bello.
Mi truccai leggermente e dopo aver preso la borsa uscii dall'appartamento, e subito camminai verso la torre eiffel, che volevo tanto vedere.L'atmosfera era stupenda poiché il sole stava tramontando, e quella luce arancione e calda illuminava perfettamente le strade, tanto calme quanto trafficate.
Questo sole però tramontò, e dopo un po' di camminata la vidi, la torre eiffel illuminata
Decisi subito di farle una foto per poi passarci sotto. L'avrei fatto ancora ancora e ancora. Ricordo quando mia madre me ne parlava, e a ripensarci la sensazione è proprio quella che mi davano i suoi racconti.
Mi incamminai poi verso un lussuoso bar chiamato 'Bar à Champagne', che si trova sulla torre.
Una volta arrivata mi diedero un tavolo al quale mi sedetti ordinando ovviamente dello champagne.
Mi guardai un po' attorno, notando un tavolo in particolare, di amici che ridevano e scherzavano, e poi lui
Mi girai nuovamente per non farmi beccare a fissarlo, quando improvvisamente mi squillò il cellulare, e quando lessi il nome di chi mi stava chiamando mi stranii"Jo?" chiesi
"hey ciao, come sta andando lì?"
"va tutto alla grande, che ore sono da voi?"
"le 15.00, stiamo riposando" rispose
"state? Jimin è con te?" domanda retorica
"sì, si è addormentato e ho deciso di chiamarti"
"capisco" dissi freneticamente, sorridendo poi al cameriere che mi aveva appena servito
"cosa stai facendo?"
"sono uscita e sono in un bar sulla torre eiffel, un posto stupendo" sorseggiai poi dello champagne
"non ubriacarti mi raccomando"
"vorrei tanto farlo in realtà, ma non posso, sono sola e devo tornare a casa sana e salva. Se ci fosse stata Summer avrei bevuto dato che lei è astemia"
"Summer?" chiese
"sì, lavora come fotografa nella mia stessa agenzia, è davvero simpatica, te la farò conoscere"
"sarà un piacere. Ora vado a riposare anche io, divertiti"
"grazie, ci sentiamo" si concluse così la chiamata
Feci un altro sorso, e riconobbi che lo champagne era di ottima qualità, e che i prezzi valevano tutto il servizio.
"vorresti ubriacarti mh?" una voce alle mie spalle mi richiamò.
Oh cazzo è il modello.Lo guardai per un secondo, è molto bello, abbastanza alto, ha delle belle labbra, ed è vestito molto semplicemente. Una giacca verde militare, una maglietta bianca, pantaloni e scarpe nere. Mi hanno colpito i vari grossi anelli sulle dita
"sarebbe bello si. Ma devo tornare a casa intera quindi sarà per un'altra volta" dissi alzandomi dalla sedia ed entrando all'interno per pagare
"c'è un posto nel quale vado sempre... ti va di farci qualche shottino?" chiese con così tanta leggerezza
"allora fammi capire, io non so come ti chiami, tu non sai come mi chiamo, ci siamo visti per la prima volta a lavoro questa mattina, e mi stai chiedendo di ubriacarci assieme appassionatamente? mh... grazie per l'offerta, ma passo"
"sai perfettamente come mi chiamo, ti ho sentita parlare con Summer durante la pausa pranzo. Ho sentito anche che hai un fetish per gli asiatici. Sì ci siamo visti per la prima volta questa mattina e allora? probabilmente se ti ho chiesto di fare due passi è perché qualcosa di te mi ha incuriosito, e non sono i vestiti firmati..." disse guardandomi dall'alto "...e sì le uniche cose sulle quali posso darti ragione sono che non so il tuo nome, ma mi piacerebbe molto scoprirlo. E che sarebbe strano ubriacarci assieme perché potrei essere una specie di maniaco sessuale o roba simile. Capisco il tuo punto di vista. Quindi se questo è il tuo desiderio ti lascio in pace... ci vediamo domani fiorellino" iniziò poi a camminare verso il suo tavolo
"Lyla. mi chiamo Lyla" dissi infastidita dal nomignolo
"grazie per l'informazione... fiorellino"
roteai gli occhi e mi incamminai di nuovo verso di lui.
"e va bene... dov'è questo posto?"
sul suo viso si formò un leggero ghigno
"seguimi"
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spazio autrice
vi avevo detto che avrei cercato di aggiornare più frequentemente ed eccomi qua. Scusatemi per la lunghezza dei capitoli, ma non ho molte idee e sto cercando di spalmarle bene.
spero che questo vi sia piaciuto, ci sentiamo al prossimo.
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𝚊 𝚙𝚊𝚌𝚔 𝚘𝚏 𝚖𝚊𝚛𝚕𝚋𝚘𝚛𝚘𝚜
Teen FictionUn ragazzo nuovo in città si iscriverà alla Dalton, una delle più prestigiose scuole americane, dove regna la popolarità e l'apparire, e una ragazza in particolare ci riesce bene. Lei: Lyla Smith, figlia di un grande imprenditore, con uno spiccato s...