«Tesoro, credi di riuscire a non parlare di Harry quando Louis sarà con noi?»
La bambina mi guarda leggermente confusa, mentre la tengo stretta tra le mie braccia.
«Ma mamma, non è bello dire le bugie» dice, mentre un leggero cipiglio si forma sul suo viso, facendomi sorridere.
«Lo so Lux, ma questa volta è per un motivo molto importante»
La supplico quasi, mostrandole un sorriso per farle capire che se glielo chiede sua madre è per una buona causa, anche se sono la prima a sapere che questa non è la verità.
Sto nascondendo tutto questo al mio migliore amico, gli sto nascondendo le cose più importanti che mi sono accadute in queste ultime ore, e sto praticamente obbligando mia figlia ad assecondarmi.
Nonostante sappia quanto possa essere infantile, mi aspetto una risposta positiva da parte di Lux, che non tarda ad arrivare.
La piccola annuisce, forse convinta di quello che le ho appena detto, mentre io abbasso lentamente la maniglia, entrando così nel piccolo appartamento.
«Bethany?»
La voce di Louis mi raggiunge immediatamente, e la sua testa castana leggermente scompigliata compare oltre la porta.
«Siete già qui?»
Non sembra molto felice di vedermi, e noto dalla sua espressione e dalle sue sopracciglia corrucciate che deve essere teso per qualche motivo.
«Sì... C'è qualche problema?»
Lo vedo tentennare, sposta il peso da un piede all'altro e apre la bocca per parlare, ma qualcosa lo interrompe.
Un ragazzo moro che sembra avere più o meno la nostra età compare alle sue spalle, cogliendomi completamente di sorpresa.
Lo sconosciuto si passa una mano tra i capelli scuri, apparentemente nervoso, e noto che indossa solo un paio di pantaloni della tuta grigi.
Louis rimane in silenzio, e la stessa cosa faccio io, senza sapere cosa pensare.
«E tu chi sei?» la voce curiosa di Lux interpella il ragazzo a fianco a Louis, che ridacchia in imbarazzo, portando le braccia a coprire il petto nudo.
«Lui è Cameron» risponde prontamente Louis al suo posto, congiungendo le mani e dondolandosi sui talloni.
«Quel Cameron» aggiunge, portandosi una mano sul retro del collo e gesticolando.
Poso Lux sul pavimento, e come speravo la piccola corre via velocemente, scomparendo in camera sua.
«Senti mi dispiace, non pensavo sareste tornate così presto»
Lo osservo inclinando la testa, mentre sorrido, pensando a quanto sembri una ragazzina appena colta dai genitori a letto con il suo ragazzo.
Mi avvicino lentamente, con le braccia incrociate, osservando quanto in effetti questo Cameron possa essere attraente.
«Dunque tu saresti il ragazzo di Louis?»
Louis tossisce rumorosamente, mentre il ragazzo davanti a me si porta una mano sulla bocca per evitare di lasciar trasparire una risata.
Gli porgo una mano, che lui stringe subito senza rispondere alla mia domanda.
«Sono Bethany»
«So chi sei, Lou mi parla continuamente di te»
Sorrido, lanciando un'occhiata a Louis, che pare terribilmente imbarazzato, date le sue guance più rosate del solito.
«Potrei dire la stessa cosa» dico facendo un cenno con il capo verso Louis, che mi lancia un'occhiataccia mentre le sue guance si coloriscono.
È difficile metterlo così tanto in difficoltà, e questo mi porta a pensare che forse, questo Cameron è davvero diverso da tutti gli altri ragazzi che ci sono stati in precedenza.
«Pensavo non me l'avresti mai presentato» aggiungo rivolta a Louis, che sorride portandosi una mano sul viso.
«Infatti non lo avrei fatto, questo non sarebbe dovuto succedere» ride, appoggiando la schiena contro la parete alla sua sinistra, con addosso il costante sguardo del ragazzo al suo fianco.
«Penso si vergogni in qualche modo di me» dice Cameron ridendo, portando una mano sulla sua spalla e spingendolo scherzosamente.
«Credo che in realtà pensi che io potrei spaventarti o qualcosa del genere»
«Tu spaventi tutti, Bethany»
«Sei un idiota, non è affatto vero» rido facendo una smorfia.
Alzo gli occhi al cielo sorpassando Louis, per poi lasciarmi andare sul comodo divano in pelle.
È stata una mattinata faticosa, le tempie mi pulsano insistentemente nonostante mi stia imponendo di smettere di pensare ad Harry.
Forse sono stata troppo drastica nel prendere una decisione, ma so che stare lontana da lui per un po' mi farà bene. Ho del tempo da recuperare, devo darmi da fare con il lavoro, e con una distrazione in meno sarà tutto più facile. Non che Harry sia una semplice distrazione, anzi. Penso che mi abbia presa più di quanto avrebbe dovuto, specialmente calcolando tutto quello che mi ha fatto negli anni passati. Gli ho dato troppa importanza, non avrei dovuto lasciargli l'accesso alla mia vita e a quella di mia figlia così facilmente.
Ci ho messo molto per dimenticarlo completamente, ho versato lacrime amare mentre promettevo a me stessa di smettere di pensare al passato, e in una singola notte, sono riuscita a distruggere tutto ciò che mi ero detta.
E tutto questo pensare, tutta questa consapevolezza dell'errore che ho fatto, mi sta pian piano logorando.
Sono a conoscenza del fatto che non dimenticherò quello che ho fatto a mia figlia andando a letto con quello che avrebbe dovuto essere suo padre, e so anche che questo rimorso mi accompagnerà per sempre.
Mi sento terribilmente in colpa, e allontanare Harry una volta per tutte da noi, è stata l'unica cosa buona che sono riuscita a fare per riparare gli errori che ho commesso.
«Ti senti bene?»
Sento la voce di Louis strapparmi dal continuo ciclone di pensieri che ho in testa, e mi accorgo di essere stesa sul divano con un braccio a coprirmi il viso.
«Ho solo un po' di mal di testa»
Sforzo un sorriso, mantenendo gli occhi serrati, fino a che non sento il materasso abbassarsi e una presenza al mio fianco.
Una mano fredda si poggia sulla mia fronte, e un sospiro abbandona la mia bocca a quel contatto rinfrescante.
«Credo tu stia covando qualcosa»
Annuisco, girandomi su un fianco e rannicchiandomi su me stessa, mentre la mano di Louis scivola lentamente sul mio braccio.
«Cam, potresti andare in bagno e prendere il termometro?»
Mi tiro su mettendomi seduta, e con un cenno della mano blocco il ragazzo già intento a fare quello che gli è stato chiesto.
«Non ce n'è bisogno, sono solo un po' stanca»
«Hai la fronte calda Bethany, potresti avere la febbre»
Mi alzo in piedi stiracchiandomi, non sono malata, non posso esserlo.
Comincio a credere che stia succedendo tutto a causa di Harry, quel ragazzo riesce a distruggermi in tutti i modi possibili.
Prendo velocemente la borsa che ho lasciato per terra ai piedi del tavolo, e mi dirigo verso la porta.
«Ho detto che sto bene, davvero. Vado a prendere una boccata d'aria»
Faccio per abbassare la maniglia, ma sento di nuovo la voce di Louis chiamarmi alle mie spalle.
«Solo stai attenta, se dovessi avere bisogno di qualsiasi cosa chiamami»
Mi giro verso di lui lasciando la porta aperta alle mie spalle, e dopo aver alzato un pollice, faccio un cenno della mano verso Cameron, che mi sorride.
«È stato un piacere conoscerti»
Lo vedo avvolgere un braccio intorno alla vita di Louis, che alza gli occhi forse a causa di quello che ho detto.
«Spero di rivederti presto»
Esco dall'appartamento, lasciando i due ragazzi alle mie spalle.
«Ricordatevi che c'è Lux» urlo, mentre chiudo definitivamente la porta.
Sento qualche risata al di là della parete, e mi lascio sfuggire un risolino anch'io.
È strano che lo abbia detto, dato che qualche giorno fa sono stata io stessa la prima a baciare Harry e a chiedergli qualcosa di più, mentre Lux era in camera sua ignara di tutto.
Mi porto una mano tra i capelli ancora annodati, e scendo velocemente le scale.
Una passeggiata non mi farà male, è la buona occasione per rimanere da sola con me stessa, e fare i conti con la realtà.
Ho bisogno di prendermi un attimo di pausa, per poter essere sicura di aver fatto la cosa giusta.
Quando raggiungo il marciapiede, una ventata fresca e gradevole si infrange sul mio viso, facendo scomparire quella sensazione di caldo che avevo fino a poco fa.
I pori della mia pelle sembrano aprirsi e tornare a respirare, e mi godo per un attimo questa strana sensazione di pace e tranquillità.
Mi ricompongo e prendo a camminare lentamente, diretta chissà dove.
Potrei andare al parco e sedermi sull'erba, ma il ricordo del giorno in cui Harry ha visto per la prima volta sua figlia, mi fa capire che non è una buona idea.
Non so per quale motivo quel giorno fosse al parco, ma non voglio correre il rischio di incontrarlo di nuovo.
È infantile, perché alla mia età dovrei avere ormai imparato a non fuggire dai miei problemi, ma ho paura di rischiare, ora come ora.
Ho paura che se lo vedessi anche solo per un attimo, anche in lontananza, come un ricordo ormai sfocato, potrei cambiare nuovamente idea su tutto. Devo evitarlo, cercare di non vederlo per il poco tempo che mi basterà per essere convinta di quello che ho scelto per noi.
Attraverso la strada affollata di macchine e raggiungo il marciapiede opposto a quello in cui mi trovo.
La moltitudine di gente che occupa qualsiasi angolo di questa città comincia ad essere in qualche modo stressante.
Imbocco una stradina che trovo alla mia destra, sperando che mi porti da qualche parte che non ho mai visto di New York.
Incontro un paio di ragazzini portare a spasso un cane, mentre il brusio della strada si fa sempre più lontano.
Non mi sono mai accorta di questa via incredibilmente stretta, e comincio a capire che forse avrei dovuto limitarmi a camminare sulla strada principale, invece che immettermi in strade mai viste prima.
Scorgo qualche vetrina sulla mia destra, e mi tranquillizzo.
Dopotutto è pieno giorno, il sole splende e la sua luce riesce ad illuminare anche l'angolo più stretto di questa immensa città.
Sento un rumore alle mie spalle e un brivido salirmi lungo la schiena, ma mi impongo di continuare a camminare e smettere di comportarmi da bambina paranoica.
Appena finirò questa passeggiata pomeridiana, dovrò tornare subito da Louis, dato che comincia a fare davvero freddo.
Sento dei passi avvicinarsi da dietro, e caccio un urlo quando sento una mano posarsi violentemente sulla mia spalla.~ ~
Salve salvini, allegri vicini (?)
Il capitolo è corto, lo so, ma volevo lasciare un po' di suspance.
Secondo voi Bethany sta facendo bene ad allontanare Harry in questo modo? E chi è la misteriosa persona che è appena comparsa alle sue spalle?
Fatemi sapere cosa ne pensate.
Ah, e quasi dimenticavo.
Un bacino all'An, la psicopatica che mi distrae dalle ore di scuola facendomi anche ritirare il cellulare dalla prof.
Ciao lampadina, ciao :)
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Again? || H.S
FanfictionSono passati ormai quattro anni da quando Bethany ha visto Harry per l'ultima volta, decidendo di buttarsi tutto il passato alle spalle. Ha finalmente ripreso a vivere, il tempo ha cicatrizzato le sue ferite e l'unico ricordo che ormai le rimane del...