25. Mine or maybe not

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ATTENZIONE: In questo capitolo sono presenti scene di sesso accuratamente descritte in ogni dettaglio. Se siete sensibili a queste cose, moraliste, o avete meno di dodici anni, vi sconsiglio vivamente di leggere. Vi ho avvisato, leggete a vostro rischio e pericolo.

"Sono una pistola carica, non posso più contenere tutto questo. Sono tutto tuo, non ho controllo"
- One Direction

Harry continua a tenere la sua presa salda e fissa sul mio polso, e vengo trascinata velocemente oltre il soggiorno del suo lussuoso appartamento, fino a che non giungiamo in quella che riconosco come la sua stanza, vista già in passato.
Il mio sguardo cade irrimediabilmente sulla nostra foto incorniciata, posta sul suo comodino bianco, ma uno strattone non mi permette di osservarla a lungo. In un attimo sento la mia schiena sbattere violentemente contro il muro, e le labbra di Harry sono presto sulle mie. Lascio che mi baci con forza e passione così come non faceva da troppo tempo, e porto le mie mani dietro la sua nuca tirando dolcemente i suoi capelli ribelli.
Sento la sua lingua spingere in una richiesta di accesso che gli concedo immediatamente. Prima che me ne possa accorgere, Harry spezza senza preavviso il contatto, per poi riallacciare le sue labbra rosse al mio collo, iniziando a lasciarmi una scia di languidi baci a partire dal mento, fino ad arrivare dietro l'orecchio e infine sulla parte del mio petto che il vestito lascia scoperta.
Sento la sua mano vagare prima sulle mie braccia nude e poi sui miei seni, che prende a torturare piacevolmente attraverso la stoffa rossa che mi copre, mentre la sua bocca umida vaga ancora senza sosta sul mio collo, facendomi rabbridividire.
Un appagante senso di calore mi prende allo stomaco nel momento in cui le sue mani passano sotto le mie cosce fino a sollevarmi, facendo allacciare le mie gambe alla sua vita.
Sento il suo respiro farsi più pesante e infrangersi sul mio viso mentre i suoi denti continuano a mordere il mio labbro inferiore, e capisco che vuole qualcosa che non sono sicura di volergli concedere, qualcosa di più.
Percepisco uno spostamento e in poco tempo mi ritrovo stesa sul letto con Harry sdraiato sopra di me e il suo bacino tra le mie gambe leggermente divaricate.
Porto una mano sul suo petto e la lascio scivolare lentamente giù, sul suo accenno di addominali fino ad arrivare al cavallo dei suoi pantaloni.
Sobbalzo quando tasto attraverso i suoi jeans la sua ormai evidente erezione, per poi sentire la sua voce calda e graffiata soffiare contro le mie labbra.
«Lo vedi che cosa mi fai?»
Mi mordo il labbro inferiore tanto forte da riuscire a sentire il sapore metallico del sangue che mi bagna la lingua, e spinta da un'ondata di fuoco incontrollabile, ribalto la situazione, ritrovandomi a cavalcioni su Harry, che sfoggia un sorriso sbilenco con le sopracciglia sollevate, forse stupito della mia mossa avventata.
Porto entrambe le mani sulla sua maglia, che con il suo aiuto riesco a sfilare velocemente. Mi precipito su di lui, portando le mie labbra sulla sua mascella mentre lo sento mugolare.
Metto le mani ai lati del suo corpo e tiro fuori la lingua per assaporare ogni centimetro della sua pelle morbida. Abbasso lentamente la testa fino a portare la bocca sul suo capezzolo destro, che prendo a mordicchiare energicamente.
Lo sento rilasciare un sospiro e continuo il mio lento e agonizzante viaggio, facendo sfiorare il mio naso contro i suoi peli pubici, posti appena sotto l'ombelico.
«Aspetta» lo sento sussurrare mentre spinge delicatamente indietro le mie spalle per potersi togliere i pantaloni, rimanendo così quasi completamente nudo davanti ai miei occhi, che studiano attentamente ogni angolo del suo corpo paradisiaco.
Torna nella posizione di prima lasciandomi il controllo, e senza pensarci porto una mano sui suoi boxer e comincio massaggiarne il rigonfiamento.
«Smettila di prendermi per il culo» ringhia facendomi ridacchiare, mentre lascio scivolare il pollice oltre l'elastico dei suoi boxer fino a tirarlo completamente giù con una mossa decisa e fin troppo avventata.
Sono davvero io?
Provo a pormi almeno una domanda e darmi almeno una risposta sul perchè io stia facendo tutto questo, e sul perchè anche l'ultima briciola di autocontrollo mi abbia ormai abbandonata, ma quando i miei occhi cadono sul ben di Dio che Harry ha tra le gambe, capisco che non è il momento giusto per pensare.
Senza dunque pensarci un attimo seguo quello che l'istinto mi urla e mi sporgo in avanti.
Prendo la sua erezione incredibilmente dura tra le mani e dopo aver ingoiato il groppo che mi si è creato in gola porto le labbra su di essa, per poi tirare timidamente fuori la lingua e cominciare a leccarne tutta la lunghezza.
Lo sento ringhiare sotto di me mentre una sua mano mi afferra i capelli, per poi cominciare a tirarli leggermente in avanti e poi indietro per facilitarmi ogni movimento.
Lo prendo tutto in bocca approfittandone di questa improvvisa ondata di coraggio e rilasso i muscoli per poi iniziare a succhiare.
Sarò sincera, da quando io e Harry ci siamo lasciati, o meglio da quando lui mi ha lasciata, la mia vita sessuale ha subìto una svolta. Non sono andata a letto con nessun ragazzo che non fosse lui, e dopo tutto questo tempo mi sento imbarazzata come una ragazzina alle prime armi.
Incavo le guance mentre comincio a succhiare, facendo lavorare la lingua sulla punta umida e lucida.
I suoi fianchi prendono a muoversi energicamente verso di me intimandomi ad aumentare il ritmo, e mentre i suoi gemiti soddisfacenti riempiono la stanza vuota aumento la velocità contraendo i muscoli della mia gola.
E mentre lo osservo godere davanti a me con la bocca semi aperta e gli occhi chiusi, mi chiedo come possa mai essere finita in questa situazione. È tutto troppo grande per me, ho agito di istinto senza pensare alle conseguenze e solo ora inizio a rendermi conto dell'errore madornale che ho fatto.
E se Harry stesse tentando di riavvicinarsi a me solo per questo? Solo per il sesso? E se io ci stessi cascando come una stupida?
Alzo lo sguardo su di lui, e quando lo sento fremere capisco che è vicino all'apice.
«Cristo, Beth... S-sto per venire»
La sua voce grottesca e sensuale mi avverte, intervallata da sospiri e gemiti.
Continuo a pompare e spingo la bocca in avanti, fino a che la sua punta non tocca la mia gola.
Lo vedo inarcare la schiena e stringere in un pugno le lenzuola del letto per poi riversare il suo seme nella mia bocca, con gli occhi chiusi e i denti stretti.
Mi tiro indietro ancora frastornata e mi passo il dorso della mano sulle labbra, mentre lui si porta entrambe le mani sul viso.
Abbasso lo sguardo e noto ancora la sua erezione pulsare, e senza pensarci mi stendo sopra di lui, sentendo la sua intimità strusciare contro la mia.
Un gemito lascia senza preavviso la mia bocca, e Harry si mette seduto, per poi avventarsi ancora prepotentemente sulle mie labbra.
Mi lascio sfuggire una risata contro le sue labbra rosse e gonfie a causa della tempesta di baci che ci sta ormai bagnando, mentre lui porta le sue mani incredibilmente calde sulla mia schiena, prendendo a tastare alla cieca.
Sposto le mie mani vicino alle sue capendo la sua intenzione e con più abilità e abitudine abbasso la zip.
Harry finisce il lavoro e mi abbassa il vestito, che con rapidi movimenti delle gambe e delle anche riesco a sfilarmi completamente, rimanendo così in intimo davanti a lui.
Lo guardo osservarmi dalla testa ai piedi mentre si passa malizioso la lingua sul labbro superiore.
Si morde il labbro facendo scontrare i suoi occhi con i miei, e in quello sguardo intenso e proibito, percepisco ogni suo singolo sporco pensiero.
Sorrido a mia volta incapace di controllarmi, e prima che possa rendermene conto, una mano di Harry mi afferra il polso per poi spingermi in avanti, facendomi cadere su di lui.
Urlo per lo spavento e porto entrambe le mani sulle sue guance a racchiudere il suo viso a coppa, perdendomi nei suoi occhi incredibilmente verdi e lucidi.
Ribalta di nuovo la situazione, e con le nostre risate che rimbombano contro le pareti, Harry si stende completamente su di me, reggendo il suo peso con i gomiti puntati sul materasso, ai lati del mio viso.
«Bethany...» sussurra, passando l'indice sulla pelle della mia guancia facendomi tremare al contatto.
«Ti voglio così tanto» conclude, senza staccare un attimo gli occhi dai miei.
Afferra dolcemente una ciocca dei miei capelli e comincia a giocarci distrattamente, facendomi sorridere.
«E allora che aspetti?»
Alza lo sguardo, forse confuso da ciò che ho appena detto, e dopo un attimo di smarrimento, si alza velocemente in piedi, lasciandomi sola e improvvisamente vuota sul suo letto.
Mi godo la magnifica vista che mi concede di schiena, mentre lui si dirige verso l'armadio, appoggiato alla parete opposta.
Rilascio un sospiro e allargo le braccia, mentre mi assaporo ogni secondo di questo momento.
«Mi stai guardando il culo, non è vero?»
Sento la sua voce richiamarmi in lontananza, e quando alzo lo sguardo lo vedo camminare verso di me con una bustina tra le mani.
Sento le mie guance prendere letteralmente fuoco, e imbarazzata scuoto la testa, abbassando lo sguardo sulle mie mani.
Il materasso cigola nel momento in cui Harry si siede accanto a me ancora nudo, e non riesco a fare a meno di guardarlo.
È così bello che comincio a credermi se sia reale, se non sia solo frutto della mia fervida immaginazione.
Apre la busta tirandone fuori un preservativo, che srotola sulla sua lunghezza in modo troppo meccanico, quasi fosse un abitudine.
Mille domande mi riempiono la testa, e comincio a chiedermi per quale motivo abbia dei profilattici nell'armadio di camera sua.
Sta a significare che fa sesso regolarmente, a differenza mia?
Non so come sentirmi, un semplice gesto è riuscito a buttarmi di nuovo giù, creando dentro di me dubbi e paure.
E se davvero questo noi dovesse durare solo una notte?
Continuo a ripetermi che ormai è troppo tardi per potermi tirare indietro, ma comincio vivamente a chiedermi se non sia la cosa migliore da fare.
Forse è vero, forse sento ancora qualcosa per lui e non riesco ad accettarlo completamente.
Magari sono accecata da questo improvviso vortice di emozioni che non riesco più a pensare lucidamente.
«Ti senti bene?»
Vengo richiamata un'altra volta dalla sua voce, alla quale rispondo con un quasi impercettibile cenno del capo.
Lo sento sospirare prima che le sue mani finiscano sul gancio del mio reggiseno e che il suo corpo sia nuovamente sopra il mio, bloccando completamente qualsiasi mio possibile movimento.
Sento la sua lingua calda e ruvida solleticarmi il lembo di pelle appena dietro l'orecchio, e porto le mie mani sul retro del suo collo, spingendolo disperatamente più vicino.
Ho bisogno di sentirlo come mai prima d'ora.
E adesso non mi importa per quale losco motivo Harry stia facendo tutto questo. Non è più un problema pensare che sia stato con altre ragazze oltre a me. Ho solo bisogno di sentirlo al mio fianco, di sentire il calore che il suo corpo irradia, così da poter sciogliere il ghiaccio che si è creato dentro di me.
Lui è l'unico che può ripararmi, è l'unico in grado di farmi sentire bene. E se questo è l'unico modo per averlo, allora voglio fare l'amore con lui, ora.
Sento il rumore metallico del mio reggiseno, che Harry mi sfila agilmente prima di gettarlo in qualche angolo della stanza insieme ai suoi vestiti.
La sua bocca si getta a capofitto sui miei seni, che prende a succhiare avidamente, lasciando segni rossi e marchi sulla mia pelle chiara e incredibilmente fragile davanti ai suoi occhi.
Gemo, portandomi una mano alla bocca, e mi chiedo come possa riuscire a farmi sentire così.
Le sue mani raggiungono i miei slip, e con la stessa velocità con la quale mi ha tolto il reggiseno, me li sfila, portandoli fino alle mie caviglie.
Scrollo i piedi per liberarmene, e Harry tira il busto indietro, così da avere una visuale completa del mio corpo.
Sento la mia pelle bruciare sotto il suo sguardo ardente di passione, e porto istintivamente le braccia a coprirmi il petto.
«Ti vergogni di me?» ride, non facendo altro che aumentare il mio imbarazzo. È vero, a diciotto anni io e Harry eravamo decisamente una coppia molto avventata e appassionata, e con il passare del tempo ormai ogni tipo di tensione tra noi era sparita. Ma a distanza di così tanti anni, dopo tutto quello che è successo tra noi, essere in imbarazzo lo trovo inevitabile, e mi sorprende il fatto che lui non provi le mie stesse cose.
Senza aspettare una mia risposta, si inclina fino a strofinare il suo naso contro il mio collo, mentre con le mani porta le mie braccia ai lati del mio corpo bloccandole saldamente, facendo scontrare il mio petto con il suo.
Inizio a tastare i suoi bicipiti incredibilmente grossi e muscolosi, e nel momento in cui spinge con più forza il suo bacino contro di me, capisco che sto iniziando a bagnarmi.
Lo voglio dannatamente tanto, voglio che mi dia tutto quello di cui ora ho bisogno.
«Harry...» lo supplico tra un gemito e l'altro, sfregando spudoratamente la mia intimità contro di lui, fino a sentire i suoi peli pubici stuzzicarmi il basso ventre.
Lui sembra capire, e con una delicatezza incredibile porta le mani sulle mie cosce, allargando le mie gambe così da avere maggior accesso.
La sua mano scorre veloce sulla mia pancia fino ad intrufolarsi nel piccolo spazio che si è creato tra i nostri corpi bisognosi e assetati.
In un attimo sento la sua punta umida raggiungere la mia apertura e mi irrigidisco sotto il suo tocco, presa da un improvviso attacco di panico.
Harry sembra accorgersene, e porta le sua labbra fino al mio orecchio per rassicurarmi.
«Non avere paura piccola, l'abbiamo fatto così tante volte...»
Sento nella sua voce una punta di lussuria nel ricordare le memorabili nottate che passavamo insieme a casa sua mentre i suoi erano via per lavoro, e mi sento avvampare un'altra volta.
Annuisco decisamente poco convinta, senza aggiungere una parola.
Dio, questo ragazzo mi fa un effetto incredibilmente strano e a suo modo piacevole.
Mi sento spaventata, così spaventata che potrei scoppiare in lacrime da un momento all'altro.
Ma mi sento contemporaneamente eccitata e vogliosa di sentirlo dentro di me, e tutto questo mi sta confondendo.
«Sei sicura di volerlo fare?»
Annuisco decisa cercando di essere il più convincente possibile, ma ammetto che mentire a riguardo mentre lui è completamente nudo su di me, nuda a mia volta, è incredibilmente difficile.
Forse se ne accorge, perché scuote la testa in disaccordo.
«Dico davvero Bethany, se non ti senti pronta...-»
«No. Posso farlo, voglio farlo» lo interrompo prima che possa andare avanti.
Mentirei se dicessi che sono sicura di quello che sto per fare, ma voglio comunque provarci, per fargli capire che ci tengo davvero.
Ma sentirlo praticamente incoraggiarmi a finirla qui di sicuro non mi aiuta a convincermi del tutto.
Lui annuisce non del tutto convinto e mi guarda negli occhi, in attesa.
Mi perdo per un attimo al loro interno, immergendomi completamente nella sua essenza, fino a sentirne addirittura il profumo.
Ho sempre paragonato i suoi occhi al muschio fresco che si genera sugli alberi quando c'è umidità, e non è la prima volta che mi sembra quasi di riuscirne a sentire l'odore aspro.
Annuisco guardandolo senza dire niente, sapendo che le parole ora non servono.
Lui annuisce di rimando, ha capito.
In un attimo, con una spinta decisa, entra dentro di me, facendomi sussultare.
Nonostante mi abbia colta alla sprovvista, la sensazione è comunque piacevole, proprio come me la ricordavo.
Lo sento muoversi lentamente indietro, per poi cominciare a penetrarmi con spinte ritmate e lente.
So che sta cercando di fare le cose con calma, e sono felice nel vederlo trattenere i suoi impulsi solo per farmi sentire a mio agio e potermi concedere i miei tempi.
In poco tempo uno strano calore si espande nel mio stomaco, e sento l'eccitazione crescere in me quando le spinte diventano più forti e veloci.
Gemiti e soffi escono dalle mie labbra, accompagnati dai versi gutturali che Harry emette facendomi bagnare ancora di più.
Porto le mie mani sulla sua schiena, e mentre un'appagante sensazione di pienezza mi invade il corpo, affondo le unghie nella sua pelle, facendolo ringhiare un'altra volta.
Sento il mio corpo scosso da un'ondata di piacevoli tremiti, e capisco che sono incredibilmente vicina.
«Merda...» lo sento dire a denti stretti contro il mio collo.
È indescrivibile il modo in cui mi sento, il modo in cui mi accorgo di stare per raggiungere il culmine del piacere.
Aumento la pressione sulla sua schiena e arriccio le dita dei piedi quando sento l'ondata prendere il controllo.
Le gambe mi si irrigidiscono, e mentre punti bianchi mi offuscano la vista, vengo urlando il nome di Harry, seguita subito dopo da lui, che si riversa nel preservativo emettendo un verso inquietante e terribilmente sexy.
Il suo corpo cede ben presto e Harry si lascia cadere completamente su di me, infilando la testa pesante nell'incavo del mio collo.
Rimaniamo fermi in questa posizione per interi minuti senza dirci una parola. Nella stanza dalle pareti impregnate del nostro piacere, rimbombano i nostri respiri affannati, che lentamente si restabilizzano.
Harry si alza velocemente prima di lasciarsi andare sul letto, sdraiandosi a fianco a me e portando le sue dita a sfiorare le mie.
Mi giro verso di lui sdraiandomi su un fianco, e porto la mano sul suo petto, a tracciare linee immaginarie lungo i suoi tatuaggi.
Mentre osservo i suoi lineamenti ora più rilassati e la sua fronte ancora imperlata di sudore, mi sento in qualche modo appagata e felice. Mi è mancato questo contatto con lui, mi è mancato sentirlo così tanto vicino.
La pelle mi brucia come se i raggi del sole mi stessero colpendo, ma non è nessun sole questa volta a farmi sentire così. È lui, è semplicemente Harry.
Lui si muove delicatamente sotto il mio tocco e assume la mia stessa posizione girandosi verso di me, e rendendo così i nostri visi incredibilmente vicini.
La sua mano si avvicina cauta al mio collo per poi salire sulla mia mascella, e prima che lui possa fare altro spingo le mie labbra contro le sue, bisognosa di sentirlo ancora.
Muove lento la lingua contro la mia, in un bacio più lento che però interrompe subito.
Sento i suoi occhi su di me, correre veloci lungo tutto il mio corpo per poi soffermarsi di nuovo sui miei. Mi mostra un sorriso, e quando vedo comparire le fossette ai lati della bocca, porto senza pensarci le dita a toccarle, facendolo ridacchiare.
«Tu mi mandi completamente fuori di testa» soffia sulle mie labbra facendomi esplodere il petto.
Metto la mano sul suo torace caldo e umido, che si abbassa e rialza velocemente sotto le mie dita a causa del suo respiro ancora affannato, e poggio la mia fronte contro la sua.
Harry intreccia le sue gambe alle mie, mentre sento il suo respiro infrangersi sul mio volto.
«Mi sei mancata così tanto» farfuglia stringendomi ancora di più contro il suo petto.
«Anche tu mi sei mancato»
La mia voce esce in un flebile sbuffo, ma Harry sembra sentirmi.
Mi accoccolo ancora di più contro di lui, cercando di annullare anche il minimo spazio che ci divide, tentando disperatamente di fondermi a lui.
Lo guardo di sottecchi dal basso, osservando il suo profilo marmoreo e il modo in cui i capelli gli ricadono sulla fronte. È bellissimo, di una bellezza pericolosa, che irrimediabilmente mi fa sentire piccola in confronto a lui. Davvero un essere così bello ed enigmatico è mio? Non lo so, forse non lo è, o forse lo è stato solo per questa notte.
Mi sporgo leggermente in avanti per potergli lasciare un timido bacio sul capezzolo sinistro, facendolo ridere.
E se mi stessi di nuovo innamorando? Non mi stupirei se capissi di provare ancora qualcosa per lui. Ma non sono sicura di avere il coraggio necessario per dirgli tutta la verità, troppo spaventata dall'idea che lui mi stia solo trattando come il suo nuovo giocattolino.
Sento le palpebre diventare sempre più pesanti, e mi chiedo come faccia ad essere stanca dopo tutto quello che sta succedendo. Non lo so, sono totalmente confusa, ma è normale caldolando che sono stesa nuda tra le braccia di Harry.
Chiudo gli occhi completamente e rilasso i muscoli del mio corpo, inalando per l'ultima volta il dolce profumo di Harry.
Mi sento al caldo, protetta, e a casa. Quella strana e piacevole sensazione di appartenenza che sentivo quando stavo con lui, ora mi travolge di nuovo, potente e disarmante. Potrebbe essere perfetto, se solo fossi sicura che sia tutto vero.

Again? || H.SDove le storie prendono vita. Scoprilo ora