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{ quanto cavolo è bono❤️👄❤️ }

RACHEL'S POV.

<< Ei amore com'è andata? >> chiesi al mio ragazzo appena entrò in camera.
<< mh cosa? >> chiese lui disattento.
<< il dottor Martin...gli hai parlato no? >> lo guardai attentamente scrutando molta preoccupazione.
<< ahh sisi ha detto che possiamo uscire, sono riuscito a convincerlo. >> rispose distratto e distaccato.
<< mh...ok. >> risposi cercando di capire il suo comportamento.
<< perché non me l'hai detto? >> chiese dal nulla. A che si riferiva?
<< che cosa? >> chiesi abbastanza confusa accigliandomi.
<< avanti Rachel...ci arrivi benissimo da sola. >> mi guardò assottigliando gli occhi, mi aveva chiamata Rachel...la situazione era seria.
<< Dyl non so di cosa tu stia parlando, illuminami. >> gesticolai nervosa.
<< perché non mi hai detto che non riesci a mangiare?! >> chiese freddo e severo.
Rimasi per un po' zitta a pensare cosa dire, non mi sarei mai aspettata quella domanda...
<< oh...non è importante. >> risposi titubante iniziando a torturarmi le mani.
<< non è importante?! Seria?! Rachel certo che è importante CAZZO se lo è! >> cominciò ad alterarsi.
<< scusa è che questa situazione non mi fa sentire bene, non te l'ho detto per non provocarti altri problemi...sei già stressato e questa mia cavolata non deve procurarti nessun problema. >> finalmente alzai lo sguardo per guardarlo negli occhi.
<< non importa né la situazione né nient'altro, tu devi dirmi TUTTO. So che è tutto molto complicato ma..devi resistere, devi provare a mangiare, fallo per me. >> mi supplicò con gli occhi.
<< ci proverò. >> feci spallucce.
<< il dottore ha detto che una volta uscita dall'ospedale potresti avere delle conseguenze o dei problemi per il poco riposo, quindi...visto che non voglio che tu ti senta male, appena arriveremo a casa riposerai TUTTO il giorno e mangerai. >> mi spiegò autoritario calcando per bene tutte la parole.
<< ok...va bene. >> risposi con un filo di voce. La sua autorità mi faceva sentire piccolissima.

Prese violentemente le valigie e le sistemò.

<< riesci ad alzarti? >> chiese mettendosi accanto a me.
<< credo di si. >> risposi titubante.

Provai ad alzarmi e per poco non caddi se non fosse stato per Dylan che mi prese al volo.

<< ok bene...adesso ti aiuto a cambiarti e poi ti porto in macchina. >> prese i vestiti puliti e mi aiutò a metterli lentamente e delicatamente.
<< ok perfetto adesso vieni qui. >> mi prese a mo' di sposa.
<< e le valigie? >> chiesi tenendomi sulle sue spalle muscolose.
<< le prenderò dopo. >> rispose cominciando a uscire dalla camera.

Avevamo gli occhi di tutti addosso ma non mi dava fastidio, insomma non stavamo facendo nulla di male.

<< che hanno da guardare? >> ridacchiò amaramente Dylan aprendo lo sportello della macchina.
<< non è ho idea. >> risposi mettendomi faticosamente sul sedile.
<< pff...giuro che sto iniziando ad odiare gli ospedali! >> sbuffai buttando la testa indietro.
<< fidati. Anch'io. >> disse chiudendo lo sportello dalla macchina.

Rientrò in ospedale per prendere le valigie e io lo spettai in macchina giocherellando con il cellulare.

Vidi una notifica da un numero sconosciuto...mi venne un flashback orrendo, la foto di Greta...ricordate?
Sbiancai al solo pensiero che in quella foto ci potesse essere qualcosa del genere ma sulla bambina...non ebbi il coraggio di aprire quella notifica, troppa paura, troppa ansia...

Presi grandi respiri ed entrai su whatsapp.
Aprii la chat misteriosa e chiusi gli occhi.
Non ero pronta, sentivo l'ansia salire in testa facendomela scoppiare.

Aprii lentamente gli occhi e vidi il messaggio.

____sconosciuto

Che ne dici di cominciare il gioco?

1º indizio: avete trascorso una notte stupenda ad ascoltare l'aria estiva.

____

Ma che caz? Che voleva dire? Che significava?

Balzai in aria appena lo sportello della macchina si aprii.

<< AAA! >> urlai mettendomi una mano sul cuore.
<< Ei Ei sono solo io...stai bene? Perché sei così pallida? >> chiese il mio ragazzo.
<< e perché stai tremando?! >> mi prese la mano la mano per tranquillizzarmi.
Girai il telefono facendogli vedere il messaggio. Rimase confuso quanto me.
<< C-che cos'è? >> chiese titubante prendendomi il telefono dalle mani.
<< non lo so...>> sussurrai spaventata.
<< forse ho capito...ma meglio parlarne con gli altri, adesso andiamo subito a casa. >> mise in moto.
<< D-Dyl...>> lo richiamai in un sussurrò.
<< sta tranquilla ok? >> mi guardò un attimo per poi ripotare gli occhi sulla strada.
<< come faccio?! >> buttai la testa sulle mani.
<< provaci. Se ti agiti stai solo peggio quindi per favore calmati, adesso andiamo dagli altri e gli spieghiamo tutto. Fidati di me. >> mise la sua mano possente e venosa sulla mia.
Sorrisi leggermente e annuii.

Arrivammo in fretta e furia a casa, finalmente.
La nostra dolce casetta, che sollievo...anche se ero tutto tranne che calma...l'ansia mi pressava il petto e mi logorava la testa. Respiravo sempre più agitata e sentivo che sarei potuta scoppiare da un momento all'altro. Ero una bomba a orologeria. Come avrei spiegato tutto quel gran casino agli altri?

<< Ei?! Mi ascolti?...>> chiese Dylan schioccando le dita davanti al mio volto.
<< mh? >> "chiesi" uscendo dai miei pensieri.
<< ho detto, sta tranquilla adesso spiegheremo tutto con molta calma e, dopo che ti sarai riposata, inizieremo a cercare Lydia e soprattutto a cercare di decifrare questo strano messaggio. >> prese le mie mani nelle sue guardandomi negli occhi.
<< Dylan io non riesco a stare calma! Che vorrà dire questo messaggio? Che gioco? E se Lydia già f...f-fosse- >> balbettai cominciando a piangere ma non mi fece finire la frase che mi interruppe bruscamente.
<< NO CAZZO NO! Lei è viva e sta bene. Non dirlo neanche. Nostra figlia sta bene e la salveremo. >> mi prese violentemente il viso tra le mani sbarrando gli occhi dalla rabbia.
<< si...>> sussurrai leggermente spaventata.
<< scusami...è che non voglio sentirtelo neanche dire. >> bisbigliò abbassando il capo.
<< scusami tu...hai ragione. >> gli alzai il viso con due dita e lo baciai.
Sorrise come un'ebete e mi ribaciò.
<< bene...adesso andiamo dagli altri ok? >> chiese mettendomi una ciocca di capelli dietro l'orecchio.
<< ok si sono pronta. >> detto questo scendemmo dalla macchina pronti ad entrare in casa.

Bene...era arrivato il fatidico momento.

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RAGAAAAAAAAAAAAAAA HO UNA SUPER NOTIZIONA! In realtà è da molto che ci penso ma ho preferito aspettare prima di dirvelo.

Sto già progettando il prossimo libro!.!.!.! Quando finirò "per caso" uscirà un altro libro (sempre su Dylan è ovvio) e già ho anche fatto la copertina, ma è ancora presto per spoilerarvi il titolo...dico solo che vi piacerà 😏♥️ spero che continuerete a supportarmi anche con gli altri libri VVB♥️✨

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝟐~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora