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Sentimmo bussare, ci guardammo tutti in faccia perplessi...
Io ero titubante, solitamente non avevamo mai visite, gli altri invece erano più scocciati al solo pensiero di alzarsi per andare ad aprire.

Feci per alzarmi ma Dylan mi strinse i fianchi bloccandomi.

<< non andare tu. >> disse serio guardandomi negli occhi.
<< che sarà mai Dyl...non mi ammazzano mica. >> ridacchiai per sdrammatizzare.

Lui titubante lasciò la presa e andai verso la porta.
Abbassai lentamente la maniglia e la aprii.

Non c'era nessuno.

<< Ei c'è nessuno?...>> chiesi iniziando ad insospettirmi.

Abbassai lo sguardo e vidi una cartolina. La presi e la lessi a mente.

- venerdì ore 20:00 avrà inizio il gala, verrai piccola Rachel? Oh certo che verrai...o la tua piccola Lydia non farà una bella fine. Mi raccomando vestiti bene...e tranquilla ormai il cadavere di tuo padre non è più lì...baci. -

Aggrottai le sopracciglia e stetti a pensare per un po'....finché non capii...e spalancai gli occhi.
Mi si gelò il sangue nelle vene e cominciai a tremare.

Lo stesso posto dove avevo ucciso mio padre, al ballo elegante...dove io e Dylan avevamo intenzione di riprendere il famoso pezzo.

Ma che voleva da noi? Perché ci aveva invitati lì? Era un altro dei suoi piani malvagi?....

C'era quella maledettissima frase che mi martellava in testa...e che continuava a ripetersi come un disco rotto: "o Lydia non farà una bella fine".
Che voleva dire? Da un lato ero sollevata...mia figlia stava ancora bene, ma dall'altro lato però avevo paura...paura che le potesse fare qualcosa.

<< EI RACHEL CI SEI? >> sentii urlare preoccupato Dylan.
Agitai la testa per uscire dal mio stato di trance e guardai un'ultima volta la cartolina, dopo averla girata e rigirata mi decisi a rispondere titubante.

<< RACHEL?! >> urlò e potei già sentire i suoi passi pesanti dirigersi verso di me.
<< A-AMORE STO BENE ARRIVO! >> urlai per farmi sentire da tutti.

Chiusi la porta e sentii la solita scossa di preoccupazione lungo la spina dorsale. Faceva male...mi metteva ansia e mi agitava il respiro.

Titubante andai dagli altri...mi squadrarono preoccupati, probabilmente per la mia faccia, e fecero segno col capo per spronarmi a dire chi fosse stato a bussare, ero indecisa se dirglielo o meno...stavamo passando una bella serata non volevo rovinarla. Sopratutto per Dylan, stava sorridendo dopo tanto tempo e non volevo preoccuparlo con questa storia...ovviamente prima o poi gliel'avrei detto ma non sapevo di preciso quando.

<< amore chi era? >> chiese dolcemente il mio ragazzo parlando per tutti.
<< io-...eh...nessuno...>> risposi titubante sedendomi sulle sue gambe.
Ottima mossa Rachel...non ti avrà creduto neanche Greta! E Greta era abbastanza stupida per la cronaca...

<< dimmi la verità. >> mi impose serio Dylan.
<< h-ho aperto la porta e...>> feci grandi respiri profondi mentre i miei amici mi mandavano occhiatacce impazienti e nervosi per la suspense.
<< c'era questa per terra e i-...io-...>> mi interruppi appena sentii un nodo alla gola solo a leggere il nome di mia figlia.

Dylan senza pensarci due volte mi prese la lettera dalle mani e la lesse ad alta voce, facendo sbiancare e incupire il viso di tutti i presenti.

<< c-cosa?...>> chiese in un sussurro Davis.
<< ragazzi ho sentito parlare del ballo di venerdì. >> ci informò Alice titubante.
<< cosa sai? >> chiesi agitata.
<< stamattina delle vecchiette ne stavano parlando, è un ballo molto prestigioso e ovviamente lussuoso, avevano detto che ci saranno molte persone ricche e che si terrà appunto questo venerdì. Mh...non so altro non hanno detto molto...>> continuò a rimuginare nella sua testa quella scena nella speranza di ricordarsi di più.
<< ok fin qui ci sono ma...perché dobbiamo andarci? Ci ridarà Lydia? >> chiese confuso Jack.
<< non lo so. L'unica cosa di cui sono sicura è che io ci andrò e riprenderò mia figlia a tutti i costi. Siete liberi di non venire. >> dissi decisa gesticolando nervosamente.
<< siamo un gruppo e non ti lasceremo mai sola. Venerdì andremo tutti a questo ballo...ci camufferemo con abiti lussuosi ed eleganti e
ci riprenderemo Lydia. Non è la prima volta che dobbiamo organizzare un piano no? Sarà facile...>> disse sicura di sé Alice.
<< facile è un parolone ma ce la faremo. >> disse questa volta Marcus.

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝟐~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora