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Ero seduta sul davanzale della finestra. Contemplavo tutta la città, i grattacieli, le strade illuminate da tanti lampioni, i passanti che sembravano piccole formiche...

Ormai si era fatta sera, fuori era buio, il cielo era pieno di stelle e l'aria era fresca. Le luci dei lampioni accesi in lontananza creavano una costellazione bellissima, un piccolo spettacolo per gli occhi.

Presi un bel respiro, l'aria fredda e serale si bloccò nei miei polmoni, finché non la rilasciai lentamente.

Ero sola, finché non sentii una presenza sedersi di fianco a me.

<< a cosa stai pensando? >> chiese la voce roca del mio ragazzo.
<< sinceramente? A niente...mi sto solo godendo il momento. >> risposi buttando rumorosamente fuori l'aria.
<< io ti vedo pensierosa...>> disse squadrandomi con i suoi occhi color miele.
Feci spallucce e sorrisi leggermente tirando su un angolo delle labbra.

<< domani è giovedì. >> ricordai senza guardarlo in faccia. Stavo ancora osservando il panorama senza mai distogliere lo sguardo.

<< lo so...>> sospirò pesantemente.
<< guarda il lato positivo...ci riprenderemo Lydia. >> sorrise tristemente.

<< già...se non moriamo. >> ridacchiai amaramente, agitando la testa a destra e a sinistra.

<< Ei tranquilla. Riprenderemo nostra figlia e saremo sani e salvi...tutti quanti. Domani devo incontrare alcuni miei amici, sai...ci aiuteranno con il piano. >> mi informò intrecciando le nostre dita. Strinsi forte la sua mano e sospirai alzando gli occhi al cielo.

<< amore ne abbiamo già parlato, non possiamo coinvolgere troppe persone...rischieranno la vita e io non voglio che qualcuno possa morire per colpa mia, anzi nostra. >> feci oscillare il mio sguardo nei suoi occhi.

<< lo so...e hai ragione ma abbiamo bisogno di un po' d'aiuto, anche noi ogni tanto abbiamo bisogno di una mano. >> disse con tono basso e dolce.

<< si hai ragione...>> sorrisi debolmente e lo baciai sulla fronte.

<< andiamo a letto? >> chiese sorridendo dolcemente. Poggiò una mano sulla mia guancia e la accarezzò delicatamente.

<< mh..si sono stanca. >> mi alzai lentamente, camminai verso il letto e mi ci buttai a peso morto.

Subito dopo fui raggiunta da Dylan che si mise accanto a me, cingendomi la vita con le sue forti braccia.

<<buonanotte amore..>> mugolai con già le palpebre pesanti.
<< buonanotte piccola. >> ricambiò altrettanto assonnato.

Mi feci cullare da lui e dopo neanche due minuti ero già tra le braccia di Morfeo.

______

Mi svegliai, aprii gli occhi e feci oscillare il mio sguardo su tutta la stanza. Quella non era camera mia. Sembrava una cameretta da bambina, rosa, piena di peluche e giochi femminili...come barbie, bambole, tazzine da caffè...

Mi alzai e notai di non essere nemmeno io. Ero una bambina, bassa, capelli ricciolini e biondo cenere, magrolina ma non troppo.

Ero io da piccola.

Non riuscivo nemmeno a camminare bene, sembrava avessi 2/3 anni.

Mi guardai allo specchio e vidi i miei occhioni verdi e innocenti scrutare il mio corpo minuto.

Bussarono.

<< Ei tesoro, ti sei svegliata finalmente. >> mi sorrise una donna. Quella donna.

~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝟐~ Dylan O'brien Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora