Era tutto così complicato. Io e Dylan eravamo preoccupati a morte, non riuscivo neanche a mangiare e nelle condizioni in cui ero non mi faceva affatto bene. Dylan invece...era più aggressivo, non fisicamente ma verbalmente, era molto nervoso e capitava spesso che mi rispondesse con un tono troppo altro o con parole poco piacevoli. Vista la situazione non potevo contraddirlo, ma ci rimanevo male...ero stressata anch'io e avevo bisogno di un supporto morale e fisico, e lui comportandosi così mi faceva solo stare peggio.
<< ho parlato con il dottor Martin. >> mi informò con tono freddo sedendosi sulla sedia vicina al mio lettino.
<< cosa vi siete detti? >> chiesi titubante.
<< gli ho detto di non dire niente a nessuno della bambina, lui mi ha detto di chiamare subito la polizia ma gli ho spiegato che se lo facessi sarebbe troppo pericoloso e può succedere qualcosa a Lydia. Insomma gli ho spiegato che ci penseremo noi e che non si deve preoccupare. >> rispose distaccato guardando un punto fisso di fronte a lui.
<< stai bene? Ti vedo pensieroso...>> chiesi cercando di prendergli la mano.
Si scostò bruscamente e scattò in piedi.
<< secondo te?! Come potrei stare?!...non so come tu faccia a stare così tranquilla! Non ti importa di nessuno...nemmeno di nostra figlia. >> mi urlò addosso severo e arrabbiato.
<< i-io...>> cercai di parlare ma le parole mi morirono in bocca facendomi fare dei piccoli gemiti striduli e angosciosi.Non sapevo cosa dire...c'ero veramente rimasta di merda, come poteva anche solo insinuare che non me ne importasse nulla di Lydia?! Ero preoccupata a morte, la mia saluta sia mentale che fisica erano andate a puttane e lui che faceva? Mi buttava contro che non me ne importava nulla?....questa cosa mi fece sentire mille volte peggio.
<< non parlare. Lo sai benissimo anche tu che è così. >> disse nervoso uscendo dalla camera sbattendo violentemente la porta.
Guardai il vuoto per due secondi e cominciai a singhiozzare.
<< p-perché a-a me...>> singhiozzai tirandomi i capelli.
Piccoli gemiti strozzati e dolorosi uscivano dalle mie labbra tremolanti.
L'ansia prese ancora di più il sopravvento quando pensai ai miei amici...loro ancora non sapevano nulla. Non ne avevamo parlato con nessuno, la piccola era stata rapita da un solo giorno e non mi sentivo pronta a parlarne. Ma dovevo, dovevo informarli.
Feci grandi respiri cercando di contenere il panico e la tristezza.
Ma non feci che agitarmi di più alla vista del sangue...mi stava uscendo sangue da...avete capito.
Schiacciai subito il pulsante per chiamare il dottore che non ritardò ad entrare.
<< Rachel che succede?! >> chiese preoccupato venendo verso di me.
Cominciai a singhiozzare più forte sentendo la pressione impossessare i miei polmoni, il mio cuore, il mio petto...e la mia testa.Gli indicai il sangue e sbarrò gli occhi.
<< ok..sta tranquilla, più ti agiti peggio sarà ok? Ti fai male? >> chiese lentamente cercando di calmarmi.
Io annuii soltanto.
<< quanto male? >> chiese nuovamente.
<< t-tanto. >> risposi titubante e tremolante.Chiamò le altre infermiere che vennero immediatamente.
<< va bene allora Rachel ascoltami, abbiamo due scelte... o mettiamo i punti facendo smettere tutto, o aspettiamo che finisca da solo..non è nulla di grave ti sei solo agitata troppo è normale, devi stare tranquilla...ok? >> mi spiegò gesticolando.
<< n-no! Ho p-paura degli aghi...>> sbiancai al solo pensiero.
<< allora aspettiamo che passi da solo, ma sappi che il dolore continuerà. >> mi guardò attentamente.
<< non importa. Sopporterò. >> risposi decisa. Andava bene tutto ma non gli aghi.Le infermiere si dissero qualcosa sotto voce e uscirono dalla stanza.
<< io vado, se vedi che continua per troppo tempo, o qualsiasi altra cosa chiamami subito ok? >> chiese dolcemente.
<< okay...>> sussurrai cercando di calmarmi.
<< adesso riposa e sta tranquilla, non muovere troppo le gambe. >> uscii spegnendo la luce.Perfetto! Da quando l'agitazione mi faceva uscire così tanto sangue? Dio...
In quel momento volevo Dylan con me...soltanto quello, anche se mi aveva trattata di merda io avevo bisogno di lui, o non sarei mai riuscita a stare tranquilla.Presi dei grandi respiri profondi, chiusi gli occhi e cercai di riposare...cosa impossibile.
Dopo una decina di minuti riaprii gli occhi. Il
Dolore, l'agitazione, l'ansia, la paura, la tristezza e la preoccupazione non mi facevano riposare. La mia testa veniva bombardata da pensieri orribili ogni volta che chiudevo gli occhi.Restai a guardare il soffitto, ero tentata di prendere il telefono ma non potevo, mi sarei dovuta muovere troppo e non volevo peggiorare il dolore. Sbuffai e cercai nuovamente di chiudere gli occhi.
Ma mi fu impedito dalla luce...qualcuno aveva acceso la luce di camera mia.<< Ei! >> urlai coprendomi gli occhi.
<< oh scusami amore...>> venne lentamente verso di me.
<< che vuoi? >> chiesi fredda.
<< il dottore mi ha chiamato e sono venuto di corsa...>> rispose abbassando lo sguardo e cercando di prendermi la mano che io scansai bruscamente.
Adesso ero io quella fredda, e facevo bene...se lo meritava.
<< sto bene, puoi anche andare. >> non lo guardai negli occhi.
<< no senti io rimango con te, mi dispiace...scusami...non volevo trattarti così mi dispiace tantissimo. >> mugolò con la voce di un cane bastonato.
<< non me ne faccio niente delle tue scuse, tanto tra due minuti tornerai a trattarmi di merda. >> cercai di trattenere le lacrime ma la mia voce tremante non aiutava.
<< piccola cosa stai dicendo? >> chiese confuso accarezzandomi il viso. Quel gesto mi fece scoppiare.
<< È DA TUTTO IL GIORNO CHE MI TRATTI DI MERDA PENSANDO CHE QUESTA COSA FACCIA PREOCCUPARE SOLO TE! BEH CARO MIO TI SBAGLI IO STO LETTERALMENTE DI MERDA DYLAN! E SE MI TRATTI COSÌ...io non ce la faccio...i-io io ho bisogno di te in questo momento...>> sussurrai le ultime parole lasciando cadere le lacrime.
<< senti io-...>> si interruppe abbassando lo sguardo non sapendo che dire.
<< non c'è bisogno che dai spiegazioni. >> dissi freddamente.
<< mi dispiace tantissimo per favore perdonami...non mi controllo sono molto nervoso e lascio ricadere la mia rabbia su di te..amore mi dispiace per favore..>> sussurrò con voce spezzata.
<< mh..>> mugolai io non sapendo che fare.Mi spostai faticosamente facendogli spazio sul letto. Diciamo che quel gesto fu un "non ti perdono ma mettiti accanto a me perché ti voglio e ho bisogno di te".
Lui, interpretando il mio comportamento, si mise accanto a me stringendomi forte tra le sue braccia.<< mi perdoni? >> chiese al mio orecchio.
<< no. >> risposi solamente.
<< ti amo. >> sussurrò arreso.
<< anche io...>> bisbigliai credendo non mi avesse sentita, ma il bacio che mi lasciò in testa mi fece ricredere.Tra le sue braccia riuscivo a trovare conforto, riuscivo a stare bene...e i problemi si facevano più leggeri. Così mi addormentai cullata dal suo caldo respiro sul mio collo.
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PEM! A raga pigliatevi sto capitolo! ❤️~ Giorgia ✨
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~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝟐~ Dylan O'brien
Storie d'amore|| DA REVISIONARE || • questa storia contiene spoiler del primo libro, se non avete letto "per caso" non leggete questo o vi spoilererete tutto :) • Rachel e Dylan faranno di tutto per ritrovare la loro piccola Lydia...e quando dico tutto, intendo...