Dylan cadde sulle sue ginocchia, impassibile.
Il suo volto era privo di emozioni, però...le lacrime che attraversavano silenziosamente il suo viso, parlavano da sé.
<< ragazzi...>> ci richiamò sottovoce Arianna.
<< n-non può essere...>> sussurrai accarezzando il pigiamino.
Infilai la mano all'interno del pigiama e trovai un altro maledettissimo biglietto.
<< piaciuta la sorpresa? >> Lessi ad alta voce, in realtà era più un sussurro spezzato.
<< ragazzi torniamo a casa...questa stupida caccia al tesoro è solo una perdita di tempo. Ormai non abbiamo più indizi da seguire, e ogni luogo ha qualcosa che vi abbatte sempre di più. È una trappola...lo sta facendo apposta, vuole farvi incazzare ecco che vuole fare quella puttana. >> disse giustamente Davis.
Rimasi un altro pò a passarmi quel pigiama tra le mani e lo poggiai sul mio petto.
Presi un grande respiro, e tremolante mi alzai in piedi con l'aiuto di Davis e Arianna.
<< torniamo a casa, è stata una pessima idea fidarci di questi stupidi stupidi foglietti di merda. >> lo strappai con violenza diventando rossa per la rabbia.
<< tranquilla piccola, riusciremo a trovare Lydia anche senza questi stupidi indizi inutili. È stata solo una perdita di tempo...>> mi rassicurò Arianna abbracciandomi.
Mi girai verso Dylan, sembrava morto...non dava segni di collera o tristezza, come sempre l'unica cosa che si poteva ben notare...erano le lacrime che scendevano ininterrottamente dalla sue guance.
<< amore...>> lo richiamai piano singhiozzando.
Non rispose.
<< Dyl...>> poggiai delicatamente una mano sulla sue spalla.
Non rispose.
Fece solo un piccolo singhiozzo strozzato.
<< piccolo...>> mi accovacciai di fronte a lui mordendomi nervosamente il labbro inferiore.
Gli presi il viso tra la mie mani e feci scontrare i suoi occhi con i miei, nella speranza di infondergli tranquillità, anche se ero tutto tranne che tranquilla.
<< guardarmi...>> lo pregai con un filo di voce tremolante appena abbassò lo sguardo.
<< n-...n-non ce la faccio...>> mugolò con voce spezzata.
Io senza pensarci due volte lo abbracciai forte cullandolo tra le mie braccia, anche lui, per quanto potesse sembrare grande e forte, aveva bisogno di un supporto, come tutti quanti d'altronde...lui era sempre pronto a sorreggermi e ad essere il mio appoggio quando ero al limite, io sarei stato il suo, per sempre...che lui lo volesse o no.
<< t-ti prego torniamo a casa...>> sussurrò sul mio petto.
<< certo amore...>> gli lasciai un bacio sulla fronte.
Mandai un'occhiata a Davis indicando con un cenno della testa le chiavi sul comodino, Dylan non poteva guidare in quelle condizioni.
Mi alzai lentamente senza scollarmi da Dylan e uscimmo dalla stanza più distrutti di quando eravamo entrati.
La cosa buffa era che stemmo in quella stanza per nemmeno dieci minuti e...guardate come ne eravamo usciti.
Salimmo in macchina e nessuno si permise di proferire parola per tutto il viaggio. Non era un silenzio imbarazzante, in quel momento l'imbarazzo era l'ultimo dei nostri pensieri al dire il vero. Era un silenzio di riflessione...un silenzio abbastanza triste.
Arrivammo a casa e, senza parlare, entrammo in casa.
<< RAGAZZI! AVETE TROVATO QUALCOSA?! >> venne entusiasta Greta seguita dagli altri, avevano tutti uno sguardo speranzoso...mi dispiaceva deluderli, si erano illusi per tutto quel tempo.
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~𝐏𝐞𝐫 𝐜𝐚𝐬𝐨 𝟐~ Dylan O'brien
Romance|| DA REVISIONARE || • questa storia contiene spoiler del primo libro, se non avete letto "per caso" non leggete questo o vi spoilererete tutto :) • Rachel e Dylan faranno di tutto per ritrovare la loro piccola Lydia...e quando dico tutto, intendo...
