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VIOLET'S POV

Mi sono svegliata presto e Harry era già in piedi, pronto per tornare a Londra.

Il viaggio in aereo è stato silenzioso, non ci siamo praticamente rivolti parola se non qualche eccezione in cui Harry mi chiedeva se avessi bisogno di qualcosa e se stessi bene.

Rispondevo che non volevo nulla e che stavo bene, la verità è che non sto bene per niente.

Mi sento estremamente debole e ho spesso dei giramenti di testa. Essendo un medico, so come controllarli, come controllarmi ed evito che Harry se ne accorga altrimenti andrebbe in agitazione.

Io capisco che Harry sia spaventato ma non ha idea di quanto io lo sia. Ho il terrore di star male da un momento all'altro e qui non si tratta solo di me, si tratta del bimbo, della sua salute, il resto non conta.

[...]

"Entra in casa, prendo le valige e arrivo" mi dice Harry e mi limito ad annuire entrando dentro

Vorrei andare in camera da letto ma ora come ora non sono in grado di fare le scale, sono davvero troppo debole.

Mi siedo sul divano del salotto e accendo la tv.

La luna di miele è stata stupenda. Ho finalmente visitato una città italiana e l'amore tra me ed Harry era così accentuato e passionale, poi a causa dei miei problemi di salute il suo lato protettivo ha prevalso sul resto e mi ha obbligata a tornare prima.

Il mio corpo mi sta mandando segnali negativi, so di non stare bene ed è una cosa seria questa volta. Spero solo di stare meglio affinché possa partorire in sicurezza.

HARRY'S POV

È passata una settimana e mezza da quando siamo tornati da Venezia e le cose vanno sempre peggio.

Violet mangia a stento ed è quasi sempre sdraiata perché non riesce a stare in piedi talmente è debole e deperita.

Vederla stare così male mi sta uccidendo dentro. Mi sento un essere inutile, un incapace perché non posso fare nulla per farla stare meglio.

Se solo potessi le darei la mia vita se servisse a farla riprendere.

Sto venendo meno alla mia promessa di proteggerla.

Ancora una volta la sto deludendo.

Ho preso dei permessi a lavoro, non sono in grado di concentrarmi su qualcosa che non sia il bambino o Violet.

Per cercare di distrarla un po', sono andato a fare compere e ho preso tutto quello che potesse servire al bimbo.

Vestitini, scarpette, pannolini, omogeneizzati e quant'altro. Non sapendo ancora il sesso del bambino, ho preso colori neutrali come il giallo, il rosso o l'arancione.

Sto cercando di essere forte per Violet, cerco di distrarla il più possibile, mi comporto come se stessi bene, la faccio ridere e divertire, ma la verità è che sono distrutto.

Mi sento così impotente al momento ed ho come un nodo allo stomaco che si stringe di più ogni volta che la vedo soffrire.

Ho preparato un po' di zuppa e spero che almeno questa riesca a mandarla giù.

Metto il piatto e le posate su un vassoio e salgo al piano superiore, verso la camera da letto.

Entro e trovo Violet accovacciata per terra che sta armeggiando con una scatola.

"Che stai facendo? Dovresti stare a letto Violet, lo sai" dico posando il vassoio su un mobile vicino al letto e andando verso di lei che intanto ha rimesso la scatola sotto al letto in modo da nasconderla

Soul Sister 2Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora