Soul Sister 2

24.

VIOLET'S POV

Abbiamo passato i primi tre giorni di luna di miele a letto tra amore e passione e devo dire che è stata la cosa più bella di sempre.

Ci siamo sempre fatti portare in camera i pasti e praticamente non scendevamo dal letto se non per farci una doccia.

Harry voleva stare a letto anche oggi ma sono riuscita a convincerlo ad uscire, in fin dei conti siamo a Venezia, in Italia, era il sogno della mia vita venire in questo paese e finalmente ora ci sono e non posso sprecare il tempo stando in camera.

Tutto ciò che abbiamo fatto in questa stanza può essere tranquillamente replicato anche a Londra senza alcun problema.

Io ed Harry usciamo dalla camera e dopo aver chiesto alcune informazioni alla reception, ci dirigiamo verso l'esterno dell'hotel.

Facciamo per attraversare la strada quando sentiamo qualcuno chiamarci.

"Signori Styles!" e io ed Harry ci giriamo insieme per vedere chi ci sta chiamando

"Buongiorno Filippo" dico sorridendo

"Salve signora Styles, dove volete andare oggi?" chiede gentilmente

"Sei il nostro autista per tutto il soggiorno qui?" domanda Harry

"Si signore. In questi tre giorni sono sempre stato fuori dall'hotel aspettandovi ma non siete mai usciti. Ad ogni modo, sono a vostra disposizione. Dove desiderate andare?"

"Sorprendici" dico e subito prendo la mano di Harry trascinandolo in modo da seguire Filippo il quale si ferma davanti ad una scaletta che finisce nel corso d'acqua

"Prego" e ci fa segno di scendere con la mano

"Dov'è la limousine?" chiedo perplessa

"A Venezia si gira in barca signora Styles, non con le auto. Prego, salite pure"

Harry scende per primo salendo sull'imbarcazione e aiutandomi a fare lo stesso.

È una piccola barca, ha una specie di scompartimento al chiuso con dei divanetti rossi in pelle e un piccolo mini bar. Al di fuori c'è la postazione del guidatore e sul lato posteriore della barca ci sono dei divanetti all'aperto.

È molto carina, molto intima.

Io ed Harry ci sediamo fuori e l'aria fresca di aprile ci inonda i sensi.

La barca parte e Harry mette istintivamente un braccio intorno alle mie spalle costringendomi più vicino a lui.

Affondo la testa nell'incavo del suo collo godendomi il suo profumo.

Ho sempre pensato che il profumo di un uomo sia fondamentale e quello di Harry è esattamente quello che ogni donna vorrebbe sentire.

È quel tipo di profumo che ti inebria e ti obbliga a non staccarti dal soggetto che lo porta. È quel tipo di profumo per cui non sentiresti altro, vuoi solo ed esclusivamente quello, tutti gli altri odori sono nulla in confronto.

Lascio piccoli e dolci baci sul collo di Harry e lui appoggia la sua guancia sulla mia testa lasciandosi cullare dalla barca.

Giriamo per quasi due ore tutto il lido e l'entroterra di Venezia.

È tutto così bello qui, potrei farci l'abitudine, chissà magari un giorno potremmo venire a vivere qui, io, Harry e il bambino.

Sono giunta quasi al termine e tra poco più di un mese dovrei partorire e non so se sono pronta.

Alla fine però penso che nessuna donna sia pronta, come si fa ad essere pronti a far passare un essere umano dalle tue parti intime?

Meglio non pensarci per ora, ci ripenserò quando il problema mi si porrà davanti.