Parte 12

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 Parte 12


Tommy/Franci

N.B. light sex

La prima settimana di vacanza volò in un istante portando in dono la bellezza di giornate bellissime e piene di sole che permisero loro di fare parecchie escursioni nei dintorni in posti ben conosciuti da Francesco, grazie alla sua frequentazione di anni e anni insieme alla famiglia, soprattutto nell'infanzia e nell'adolescenza.

Durante le gite, specie quelle che duravano tutto il giorno, Fra si divertì a raccontare a Tommy alcuni episodi e aneddoti vissuti con i suoi cari e gli accennò anche di alcune leggende secolari della zona che i valdostani si tramandavano di generazione in generazione. 

Tommaso era letteralmente rapito da quei racconti e si immaginava le situazioni e le persone proprio come se le avesse avute lì presenti, grazie soprattutto alla particolare bravura di Franci nel raccontargliele, riusciva a coinvolgerlo e a interessarlo su qualsiasi cosa gli stesse descrivendo se passavano per zone particolari o piccoli paesi durante il loro cammino. Si divertiva a ripercorrere la storia di quei posti, accompagnando il racconto con il gesticolare di quelle bellissime mani che Tommaso trovava meravigliose e decisamente porno da ritenere assolutamente indispensabile vietarle ai minori di 18 anni.

Fiocco diventò la loro ombra, non c'era giorno che non andasse con loro e alla sera si accovacciava ai piedi di Tommaso e, miracolo! negli ultimi tempi cercava le coccole anche da Fra a cui si stava affezionando sempre di più, del resto se il suo padrone amava quel capellone così tanto, qualche pregio doveva pure averlo, no?

Nel frattempo il venerdì successivo Francesco dovette andare a Milano per pratiche da vedere personalmente, un paio di appuntamenti improcrastinabili e una montagna di firme su parecchi documenti in scadenza.

Quel giorno per Tommy non fu facile da passare: la completa simbiosi con Franci lo aveva reso totalmente dipendente dalla sua presenza fissa, fisicamente sentiva una sensazione di vuoto, di incompletezza che non gli era mai capito di provare e il suo umore in poche ore era andato automaticamente 'in down'.

Gertrud Weiner se ne rese subito conto e con la scusa di un paio di braccia in più lo portò al loro ristorante facendogli fare brevi lavoretti in cucina e accudire gli animali che avevano nella stalla. Per evitare che si annoiasse comunque, nel pomeriggio, dopo pranzo, gli rifilò le due 'pesti' dei figli che impegnarono allo stremo il povero Tommaso fino a fargli desiderare di chiudersi in baita e non aprire più a nessuno.

Con la scusa della stanchezza (che non era neanche una scusa perché Tommy era stato 'prosciugato' di tutte le energie da quei due diavoletti) in pieno pomeriggio insieme a Fiocco tornò alla baita, svolse una coperta sul prato vicino casa e con la sola compagnia del cane, si distese a prendere un po' di sole.

A un certo punto, mezzo assopito, sentì Fiocco accanto a lui uggiolare gioioso e la sua codona colpirlo ritmicamente al braccio poi il cane partì in una corsa spettacolare abbaiando, ululando e facendo le feste col culone a terra impazzito dalla gioia e arrivando ad una velocità incredibile per la sua stazza fino in fondo alla stradina che portava alla loro baita. Tommy si alzò subito appena riconobbe la sagoma a lui così cara e gli corse incontro con le lacrime agli occhi per la gioia di rivederlo dopo tutte quelle ore di separazione.

Fra vedendolo così emozionato lo abbracciò preoccupato: "Che succede Tommy? Non stai bene?"

"No no amore, è che stare da solo tutte queste ore senza di te non è stato facile. Forse quello che abbiamo passato pochi giorni fa mi ha reso più debole, più vulnerabile e il non averti qui accanto mi ha fatto stare un pò male ma ora sto davvero molto meglio con te vicino".

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