Parte10

601 29 10
                                    


 Parte 10


Tommy/Franci

Durante il tragitto fino a Courmayer Tommaso non smise di parlare un solo istante, accompagnando le parole con il gesticolare delle mani e per rimarcare quello che stava dicendo, fece pure delle facce buffe che fecero ridere sia Francesco che l'autista. Ogni tanto il ragazzo fissava fuori e continuava a lamentarsi che non erano ancora arrivati e poi si buttava su Fra, lo abbracciava e lo baciava ininterrottamente ignorando completamente la presenza della terza persona in macchina con loro.

Francesco lo lasciava fare e se lo guardava beato, era ormai da troppo tempo che non vedeva il suo uomo così felice, iperattivo e voglioso di fare qualsiasi cosa. Le ultime settimane dopo il blitz dei sicari dell'Agenzia erano state terribili e in certi momenti disperava di recuperare il suo Tommy e di riportarlo a quello che era ai primi tempi in cui si erano innamorati perdutamente uno dell'altro.

Distaccarsi dalla villa era stata decisamente un'ottima idea e si sarebbe goduto quelle settimane fino all'ultimo secondo rimanendo appiccicato a Tommaso da togliergli quasi il fiato.

Quando furono alla baita era ormai calato il buio ma la bellezza della casa in legno illuminata da un tramonto incredibile, la miriade dei fiori di montagna tutt'intorno e il bosco di abeti dietro la proprietà erano 'da cartolina'. Infatti Tommy non era ancora sceso dal suv che stava già cliccando come un pazzo furioso con il suo cellulare,

E quando si videro arrivare incontro tre cani enormi che abbaiavano felici Tommaso si buttò in ginocchio e si fece leccare da tutti e 3 accarezzandoli e riempiendoli di complimenti con una vocina tra lo scemo e l'affettuoso. Dietro i tre animali spuntarono i componenti della famiglia Werner: un simpatico vecchietto accompagnato da due nipoti e i loro genitori. Facce rubiconde, sorriso aperto, occhi luccicanti di sincera simpatia e mani protese ad accoglierli e Tommaso se ne innamorò all'istante e così come loro di lui.

Dopo le dovute presentazioni e l'apertura della baita da parte del capofamiglia per Tommy varcarne la soglia fu incredibile, tutto lì gli parlava di pace, di serenità, di felicità e lui fu pronto a farsi avvolgere da quella atmosfera semplice e genuina che mai aveva provato in tutta la sua vita.

D'istinto abbracciò alla vita Francesco e si fece condurre nelle stanze al piano di sopra dove era tutto in ordine e accogliente grazie anche al discreto calduccio dovuto alla stufetta in legno già accesa.

Si staccò da Franci per aprire le valigie e sistemare con molta arguzia tutto il contenuto nei vari armadi in legno intarsiato alla valdostana sparsi nei due corridoi antistanti le due belle camere da letto.

Mentre Tommaso era impegnato con i vestiti e i loro effetti personali Francesco controllò il resto della casa e tornò al piano di sotto dove si intrattenne con i Werner finché Tommy non li raggiunse raggiante. Fra notò con immenso piacere che era tornato un bel colore sulle guance del ragazzo e gli occhi brillavano per l'eccitazione, inoltre aveva fatto subito amicizia con i suoi tenutari e aveva imposto che i tre cagnoni si accomodassero accanto a lui a tavola nonostante Hans, il capofamiglia non voleva "perché i cani devono stare al loro posto, cioè fuori".

La signora Werner, Gertud aveva cucinato polenta e salsiccia accompagnandola con una bella insalatona mista dell'orto vicino casa e Hans aveva stappato due bottiglie di un corposo vino rosso della zona così tutti quanti si sedettero a tavola passando un paio d'ore in piena allegria.

Hans ragguagliò Francesco di tutte le novità accadute in valle e della situazione a Courmayer dove una smottamento di terreno incombeva sulle prime case del paese creando non pochi problemi agli abitanti preoccupati per le loro abitazioni- C'era infatti la possibilità concreta di rimanere isolati se tutto quel terreno in bilico fosse nel frattempo franato. La baita del manager per fortuna era stata costruita lungo la strada provinciale e vicino c'era il ristorante dei Werner e il pericolo per loro non sussisteva ma erano comunque allertati nel caso si fosse creata l'emergenza.

L'AgenziaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora