Parte 16
Tommy/Franci
La prima notte dal ritorno a Milano Francesco la passò insonne troppo teso a sorvegliare il sonno di Tommaso con la paura, neanche tanto infondata, del ritorno dei ben noti incubi e dell'ansia che avevano popolato i suoi sogni negli ultimi tempi, prima della partenza per Courmayer.
Nei giorni successivi, nonostante il ragazzo non diede alcun segno di disagio né di giorno né di notte, Fra cercò sempre un pretesto per staccarsi il meno possibile dal suo fianco e lo accompagnò sia all'Accademia che all'incontro con la direttrice dei negozi Armani in Italia.
Ambedue gli impegni si rivelarono tosti perché mentre per i corsi Tommaso chiese ed ottenne a fatica un rinvio degli esami utili all'ammissione al secondo anno accademico, così da rimettersi in pari con il programma di studio, l'incontro con Corinne non diede l'esito sperato.
Tommy ritornò alla sala d'aspetto dove Fra lo stava aspettando con un'espressione sul viso che era tutto un programma con in evidenza gli occhi lucidi di un pianto non ancora iniziato. Nonostante avesse portato un book di tutto rilievo da sottoporre alla severissima direttrice non fu apprezzato quasi nulla di quanto da lui proposto.
La delusione che provava gli si leggeva chiaro in faccia e durante il ritorno a casa Fra preferì rimanere in silenzio e lasciarlo tranquillo, ne avrebbero parlato alla villa con molta calma, senza 'schiacciare' troppo sull'acceleratore.
Al momento di pranzare Francesco mise la questione in mezzo.
"Hai voglia di parlare amore?"
"Credo di si, sai la delusione è tanta"
"Ma dimmi Tommy: tu davvero credevi di fare subito impressione su Corinne al vostro primo incontro e con in mano bozzetti elementari, carichi si di innovazione ma disegnati e presentati male?"
"A me sembrano perfetti" Tommy rispose un po' piccato dalla critica di Francesco
"Ecco una delle prime cose da tenere in conto quando ti presenti a un primo colloquio soprattutto davanti a una delle direttrici di moda più severe al mondo"
"Potevi darmi un avviso però"
"No, all'incontrario, ho preferito che fossi tu in prima linea a valutarti e a valutare il tuo lavoro. Da cosa presagivi una valutazione positiva? Eri convinto di aver fatto un lavoro da professionisti al primo tentativo?"
"Mi sembrava di avere fatto tutto bene, anche il power point e la presentazione grafica mi soddisfacevano davvero"
"Tommy stai parlando con un grafico, ti ricordi?"
"Quindi? Mi puoi dire cosa non andava?"
"Hai improvvisato e ti sei fidato delle tue scarse conoscenze di grafica pubblicitaria. Il nostro mondo non è così semplice, amore mio. Non basta etichettare e dare al fondo del book il colore che va più di moda. Qui sei stato pressapochista, un difetto che nel tuo futuro ambiente di lavoro uccide anche i talenti migliori.".
Tommaso abbassò la testa deluso poi guardò in viso Fra comunque fiero del suo discorso. Il suo uomo era esperto proprio in quel settore e, a costo di risultare quasi crudele nei suoi giudizi, sapeva che poteva fidarsi di lui ciecamente.
"Cosa mi consigli allora?"
"Apri la cartella che hai sul tuo pc con le nozioni base di impostazione pagina, colori, formato, filtri, impaginazione e caratteri. Insomma studia grafica, applica le cose che apprendi a dei bozzetti di prova, usa photoshop all'infinito per abituare il tuo senso estetico, confronta i vari tentativi, salvali e riprendili il giorno dopo. Ti accorgerai di quante volte cambierai idea e rifarai tutto finché non arriverà la versione giusta, quella che non cambierai più!

STAI LEGGENDO
L'Agenzia
FanfictionTommaso è un giovane studente universitario che lavora per l'Agenzia come escort per soli uomini per mantenersi agli studi e provare il piacere del lusso. Francesco è un giovane manager di successo che dopo la morte della moglie si dedica solo al la...