L'Agenzia - 2
Tommy/Francy
Francesco non ricordava quasi più l'ultima volta che aveva provato sensazioni così forti nel fare l'amore, riconducibili solo a quelli di tanti anni fa, quando aveva accanto la donna che gli aveva rubato il cuore.
Gli sembrava impossibile provare un sentimento così forte per un ragazzo giovane come Tommaso e per di più conosciuto da poche ore. Cosa gli stava accadendo? Allora era vero che nella vita poteva esserci una seconda occasione, che non tutto era finito con la morte di Ginny? E chissà se non fosse stata lei a mandargli questo angelo dai morbidi riccioli, dai profondi occhi scuri e dal sorriso pronto a illuminare il mondo intero?
Francesco non sapeva che pensare, per troppo tempo il suo cuore si era inaridito e ora era davvero destabilizzato, non era pronto a provare questa moltitudine di sensazioni così forti.
E aveva paura, una paura folle di perdere il dominio, di ritrovarsi inerme e indifeso in balia di un ragazzo che probabilmente, per il mestiere che esercitava, era capace di usare ogni mezzo per fare perdere la testa ai clienti con cui si intratteneva.
Lo aveva ammesso lo stesso Tommy durante la loro chiacchierata prima di iniziare a fare sesso, amava il lusso, i soldi e il potere che questi ultimi ti potevano dare.
Ma qualcosa di indefinibile spingeva Francesco a non credere che Tommy fosse un semplice arrivista pronto a tutto pur di arricchirsi; il suo 'lavoro', Francesco ne era certo, non poteva essere del tutto un'aggravante nel contesto della vita incasinata del giovane. Oltretutto, nonostante l'impegno incessante dell'Agenzia lui ce la stava mettendo tutta per laurearsi, quindi questo poneva a suo favore.
Mentre Tommaso si risvegliava lentamente accanto a lui, Franci decise di dargli una possibilità, senza giudicarlo affrettatamente, il ragazzo gli piaceva davvero e quella notte, dopo tanto tempo, era stato davvero bene.
"Franci...... sei reale".
"Certo, pensavi non lo fossi?"
"Credevo di averti solo sognato, che bello" e con un gesto impulsivo Tommy lo abbracciò forte.
Francesco non era certo abituato a questi esternazioni di puro affetto soprattutto con i ragazzi dell'Agenzia con cui si intratteneva abitualmente, così si rese conto che anche lui non era del tutto indifferente a Tommaso e, incredibile per il suo modo di concepire la vita, quell'abbraccio spontaneo e sincero gli sciolse qualcosa dentro.
Si alzò bruscamente e si diresse in bagno ma dallo specchio vide Tommaso intristirsi subito per la sua reazione. Appena dentro si chiuse a chiave e si mise a piangere!
"Cosa mi sta succedendo? Perchè sto reagendo così?".
Adesso era quasi terrorizzato: non piangeva dal funerale della moglie, da allora aveva eretto un muro invalicabile per chiunque. Da quel giorno non aveva più versato una lacrima, neanche nelle ricorrenze legate alla morte della moglie o altri dolori che la vita gli aveva riservato abbondantemente.
Pianse per qualche minuto, poi si lavò il viso e cercò di riacquistare il suo solito aplomb e uscì deciso dal bagno. Tommy si stava rivestendo e alzò gli occhi per guardarlo, c'era un velo di tristezza in quelle pozze nere ma il ragazzo rimase silenzioso.
"Non ti fai una doccia?"
"La farò a casa. Ho l'impressione che è meglio se tolgo il disturbo"
Francesco rimase colpito ma anche lui rimase in silenzio, si avvicinò al cassetto dove aveva il libretto degli assegni e ne compilò uno poi, dopo averlo firmato, lo staccò e glielo porse: "Sei molto bravo, abbiamo passato una bella notte insieme"

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L'Agenzia
FanfictionTommaso è un giovane studente universitario che lavora per l'Agenzia come escort per soli uomini per mantenersi agli studi e provare il piacere del lusso. Francesco è un giovane manager di successo che dopo la morte della moglie si dedica solo al la...