Parte 6
Tommy/Franci
Arrivare a mercoledì fu doppiamente sfiancante per Francesco. Da un lato la tensione e la paura di non avere previsto tutte le eventuali contromosse e trabocchetti da parte del 'senatore' che quasi non lo facevano dormire la notte e dall'altra fingere tranquillità davanti a Tommaso tenendolo all'oscuro dei propri piani.
Era come sdoppiarsi in due entità separate che viaggiavano parallele nello stesso corpo ma non dovevano mai sovrapporsi e mostrarsi per non rovinare il precario equilibrio emotivo di Tommy.
Per prendere energia positiva l'uno dall'altro i due si coccolavano continuamente, cercavano ogni minuto libero per stare insieme ed amarsi, toccarsi, accarezzarsi, baciarsi e guardarsi negli occhi a lungo come a voler leggere bene uno dentro l'anima dell'altro; infondersi quel coraggio necessario per vincere quella che era di sicuro una battaglia anche per la sopravvivenza.
Mercoledì mattina mentre Tommy dormiva ancora Franci si chiuse nel suo studio, afferrò un cellulare chiuso a chiave in un cassetto e schiacciò un tasto predefinito, era arrivato il momento di agire illegalmente come accadeva qualche volta con la sua azienda.
All'altro capo rispose una voce giovanile: "Fra? Che succede?"
"Gael ho bisogno del tuo aiuto ma non per noi bensì solo esclusivamente per una mia questione personale molto delicata".
"Sono tutt'orecchi, dimmi".
E per quasi un'ora Francesco gli illustrò minuziosamente il piano che aveva imbastito per liberare Tommaso dall'Agenzia, il ruolo di Gael era fondamentale per l'aspetto informatico: lui era uno dei pochi hacker al mondo in grado di entrare in quasi tutti i database dei potenti di tutto il mondo. Sicuramente l'unico in grado di infilarsi in quello dell'Agenzia e 'correggere' eventuali dimenticanze da parte del 'senatore'.
Gael era entusiasta all'idea e si dichiarò immediatamente disponibile ma Franci lo avvisò che si sarebbe dovuto nascondere in un ufficio vicino a quello suo al momento dell'incontro, per evitare che il 'senatore' e il suo tirapiedi potessero vederlo in faccia e fargliela pagare se il suo intervento fosse stato determinante. Inoltre lo avrebbe fornito di telecamere nascoste e cimici per ascoltare tutto quello che si sarebbe svolto nella stanza accanto.
Gael spiegò a Francesco che i 3 soci dell'Agenzia possedevano un codice personale per entrare nel database più un codice diviso in 3 parti che, solo assemblato avrebbe cancellato tutto l'archivio in caso fosse stato necessario distruggere tutte le prove contro di loro. E questo Fra lo doveva assolutamente evitare, il problema era come farsi dare il codice personale dal 'senatore' senza insospettirlo e qui Gael gli disse che bastava connettersi con il pc del tirapiedi e con una scusa farsi dire verbalmente il codice, al resto avrebbe pensato lui dalla sua postazione segreta.
Finito di parlare con Gael che nel frattempo era già diretto al suo ufficio per installare ogni apparecchiatura a lui necessaria, Franci andò nella stanza da letto ma Tommy non era lì e non stava neanche facendo la doccia. Lo trovò seduto al tavolo in sala intento a bere un po' di caffè ma l'occhiata che gli rivolse non era benevola.
Si avvicinò baciandolo sulla fronte ma notò la sua freddezza; "Che succede tesoro?"
"Perchè mi stai escludendo totalmente dai tuoi piani Fra? Non sono un bambino, la mia vita non è stata tutta rose e fiori. Se permetti avrei anche diritto di sapere cosa sta per accadere e quali sono i tuoi piani, non credi?"
"Ma Tommy......non so di cosa stai parlando"
"Smettila Fra, ti ho sentito parlare chiuso nel tuo studio, ho capito poco ma abbastanza ed ora pretendo di sapere cosa hai in mente"
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L'Agenzia
FanfictionTommaso è un giovane studente universitario che lavora per l'Agenzia come escort per soli uomini per mantenersi agli studi e provare il piacere del lusso. Francesco è un giovane manager di successo che dopo la morte della moglie si dedica solo al la...