Parte 13

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 Parte 13


Tommy/Franci

Come tutte le cose belle della vita le settimane di vacanza a Courmayer erano quasi arrivate al termine e negli ultimi 2 giorni prima del rientro a Milano, Fra notò un repentino cambiamento in Tommy. Lentamente il ragazzo era tornato a essere distratto, sempre incollato al computer per leggere e studiare e nei momenti di intimità lo sentiva lontano anni di luce da lui. Con suo grande timore Tommaso stava peggiorando di nuovo, tornando ad avere quell'atteggiamento passivo degli ultimi tempi dopo il blitz dei killer nella villa.

Era incerto sul da farsi e gli venne spontaneo parlarne con Andrea che in passato era stato volontario presso il centro di recupero delle donne vittime di violenza. 

Lo chiamò al cellulare approfittando dell'assenza di Tommaso che era andato al ristorante dei Werner per fare alcune foto ai loro piatti locali e farsi dare qualche ricetta da Gertrud. Fra in separata sede aveva chiesto a Hans di trattenere il ragazzo il più possibile così da permettergli di avere il tempo necessario per parlare e trovare una soluzione insieme all'amico.

Andrea ascoltò tutto il racconto in religioso silenzio e alla fine rimase a riflettere per qualche momento, poi prese un taccuino e invitò Francesco a scriverci sopra minuziosamente e in ordine cronologico i vari accadimenti dal momento in cui conobbe Tommaso fino agli ultimi giorni prima di allontanarsi da Milano per partire in vacanza.

Quando Fra finì di scrivere Andrea ripercorse i vari punti insieme a lui chiedendo ad ogni 'step' come aveva reagito Tommy in quelle occasioni; a fine esame Francesco si rese conto che Andrea aveva estrapolato dall'elenco un grafico dove era chiarissimo il peggioramento del ragazzo grazie alla curva che scendeva repentinamente negli ultimi 20 giorni di permanenza alla villa, subito dopo la carneficina dei sicari dell'Agenzia.

"Tommaso sta ribadendo a sé stesso e soprattutto a te che nella villa è infelice, non ci vorrebbe più tornare perché non riesce a scacciare i fantasmi che ha nel suo subconscio, le atrocità a cui ha dovuto assistere. 

Insomma France: NON è pronto. Riportarlo ora a Milano sarebbe sbagliato. Ha bisogno di più tempo. Anzi, ti consiglio di lasciarlo qui ancora per qualche altra settimana e di portarlo con te a Milano una volta ogni tanto, senza lasciarlo mai solo, tanto meno alla villa! Te lo porti al lavoro in maniera che la tua presenza sia sempre costante accanto a lui e lo riabitui lentamente a distaccarsi da qui, un ambiente per lui 'protettivo e sicuro'. Potrai reintrodurlo piano a piano a Milano, nel clima che lui sente per ora ostile, ci vorrà del tempo e tanta pazienza".

Mentre Francesco rifletteva su quelle ultime parole ecco arrivare di corsa Fiocco e piazzarsi davanti a lui con la lingua di fuori per farsi grattare dietro le orecchie, segno che Tommaso stava per arrivare così in meno di un secondo Andrea fece sparire il taccuino e si accomodò meglio sulla poltrona della sala facendo finta di finire il caffè che aveva già bevuto ore prima.

Fra benedisse tutti i santi in paradiso per aver pensato a lui per risolvere i problemi con il suo ragazzo e quando un accaldato Tommy entrò in casa sapeva già cosa fare, la decisione era presa: lui sarebbe andato avanti e indietro da Milano tornando sempre nel primo pomeriggio e regolando i suoi appuntamenti di lavoro su tre giorni lavorativi alla settimana. Questo gli avrebbe permesso di lasciare Tommaso in un ambiente 'sano' e protetto e a lui di non lasciarlo solo per troppe ore.

Mentre Tommy dopo aver salutato Andrea corse al primo piano per cambiarsi Fra espose la sua idea all'amico che approvò ogni singola decisione, ci sarebbe stato tempo per decidere con calma il rientro definitivo alla villa, ora la cosa più importante era la salute mentale di Tommaso e il suo reintegro nella vita quotidiana.

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