Parte 18

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 Parte 18

Tommy/Franci


Il giorno prima dell'appuntamento con Corinne, Tommaso si trasformò in un'altra persona al punto che Francesco si domandò se un demone si era impossessato di lui.

Si era alzato prestissimo, ad un'ora per lui inimmaginabile e dopo una veloce colazione si era chiuso da solo nello studio letteralmente circondato da modelli in carta, stoffe, scampoli vari e una miriade di accessori sparsi su tutto il pavimento. Dopo giorni di lavoro intenso e la scelta ponderata ed approvata del materiale da proporre alla megera, nella notte precedente i dubbi avevano assalito Tommy trasformando i suoi sogni in veri e propri incubi.

Tutto da rifare? Mio dio no! Fra non osava bussare alla porta dello studio per chiedere come andava, già immaginava il suo ragazzo in piena fibrillazione prendere, scegliere, scartare, riprendere i modelli o certi accessori considerati quelli giusti fino a poche ora prima, che ora invece venivano scartati fino al giro seguente. No, Franci se ne teneva distante, sapeva per esperienza grazie al suo lavoro come questi talenti dall'ego smisurato riuscivano a esaurirti dopo ore e ore di sopportazione di tutti i loro capricci e vaneggiamenti artistici. Se osavi dire la tua o contraddire le loro decisioni diventavi la loro vittima preferita al punto da richiedere l'aiuto di uno psicologo per riprenderti dallo stress dopo aver concluso il lavoro o aver finito una riunione importante con loro.

Fortunatamente il contatto diretto con i clienti della sua azienda da qualche anno veniva gestito dai suoi talentuosi giovani futuri manager che erano muniti della giusta pazienza, quello che lui sapeva bene di non avere più. Questo gli suggeriva di non stare fianco a fianco con Tommy il giorno prima del fatidico colloquio che avrebbe deciso del suo futuro; avrebbero sicuramente litigato e se c'era una cosa che voleva assolutamente evitare in quel periodo idilliaco di coppia era mettersi a urlare l'uno contro l'altro e farsi del nervoso dicendosi anche cose pesanti per il troppo stress accumulato.

All'interno dello studio Tommy si passava continuamente una mano tra i capelli (che nel frattempo erano cresciuti e formavano bellissimi riccioli naturali) e fischiettava nervosamente guardando il proprio lavoro disteso sul pavimento in ordine cronologico di stagione e con ogni modello abbinato a splendidi accessori dedicati.

Sapeva di avere fatto un gran bel lavoro ma nella sua testa si stava facendo continue paranoie immaginando il colloquio con la strega tra un batti e ribatti da ambedue le parti, questa volta, si disse, non sarebbe rimasto in silenzio mentre lei si sarebbe divertita a smontare tutto il suo lavoro, le avrebbe risposto per le rime anche con il rischio di diventare maleducato.

"Tanto, se vuole silurarmi anche questa volta, la soddisfazione di farmi vedere deluso e sconfitto non gliela lascio e anzi, sarà un piacere dirle in faccia quanto mi sta sui coglioni lei e tutto il suo snobismo celato da finto interesse per i nuovi talenti".

A pranzo Fra ritornò dall'ufficio con Tommy ancora chiuso nello studio, Damiano fu mandato in avanscoperta ad annunciargli l'ora della 'pappa' ma il ragazzo rifiutò di mangiare preferendo un panino sostanzioso da trangugiare durante il suo lavoro. Questa volta fu Francesco a portarglielo stando però a debita distanza per non disturbare ma quando vide il suo ragazzo voltarsi a guardarlo distrattamente e cambiare subito espressione aprendosi in uno dei suoi sorrisi incredibili gli si avvicinò deciso. Lo cinse da dietro con le braccia cominciando a baciarlo delicatamente sulla fronte, poi sul naso per poi scendere al viso e leccare lievemente lungo tutta la linea del collo fino a fermarsi alla clavicola mordicchiando leggermente tutto intorno fino ad arrivare alla spalla dopo aver spostato la maglietta per avere più facile accesso alla pelle morbida.

Fortunatamente il suo 'trattamento' ebbe l'effetto sperato, Tommaso si girò verso di lui e lo baciò a lungo e con un trasporto unico, si fece tirare via dalla poltrona dove era seduto ormai da ore e si fece stendere sul divanetto accanto alla scrivania dove Fra ricominciò con molta solerzia il percorso di baci e leggeri morsi dopo avergli tolto la maglietta, unico ostacolo tra la sua bocca e la pelle calda e morbida del ragazzo. Mentre i baci si spostarono ai capezzoli dove le labbra esperte di Fra si chiusero succhiando avidamente prima uno e poi l'altro strappando suoni inarticolati a Tommy, le mani dell'uomo (le sue ben note mani, patrimonio dell'Unesco) gli slacciarono abilmente i pantaloni e tirarono giù in un nanosecondo anche gli slip rivelandogli quanto il suo ragazzo stesse 'apprezzando' moltissimo le sue attenzioni. Ma il suono del cellulare di Francesco interruppe la sex session proprio mentre anche lui si stava spogliando per distendersi sopra il corpo di Tommy e con malcelato entusiasmo (ironic mood here!) si alzò per rispondere. 

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