JAN

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JAN

Sono davanti alla villa di quelli ché dovrebbero essere i miei genitori, sono Jan Dexis o meglio Jan Ers io è damian siamo fratelli gemelli e gemelli è dir poco siamo identici due gocce d'acqua, stesso viso, stesso corpo, stessa voce addirittura stessi nei, insomma due cloni, anche se dentro siamo molto diversi, lui capelli lunghi e abbigliamento sportivo, io amo le camicie è porto i capelli corti, lui architetto è costruttore navale, io musicista, cantante, ballerino, coreografo, compositore, insomma un artista.
Lui il figlio perfetto, io la pecora nera, non so cuante volte sono tornato a casa completamente ubriaco e quante risse ho fatto, mio padre ha sempre dovuto rimediare ai mie casini, se non era per lui sarei finito in riformatorio ho anche peggio raggiunti i diciotto anni.

Apro il cancello ed entro, dopo cinque anni di assenza rivedo l'immenso giardino dove io è damian giocavamo da bambini, mi esce un sorriso al ricordo di quante volte damian a causa del suo scarso senso dell'orientamento si è perso qui, io lo trova...

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Apro il cancello ed entro, dopo cinque anni di assenza rivedo l'immenso giardino dove io è damian giocavamo da bambini, mi esce un sorriso al ricordo di quante volte damian a causa del suo scarso senso dell'orientamento si è perso qui, io lo trovavo sempre è lo riportavo a casa, sono il gemello maggiore mi sentivo in dovere di proteggerlo, anche lui proteggeva sempre me, eravamo inseparabili, dopo la morte dei nostri genitori eravamo rimasti soli i nostri parenti non ci hanno voluto, e in orfanotrofio ci coprivano sempre le spalle l'un l'altro.
Anche dopo l'adozione non facevamo altro ché spalleggiarci a vicenda, avevamo scatti di rabbia e aggressività ché crescendo sono mitigati.
Man mano ché passavano gli anni però le nostre differenze ci hanno fatto allontanare, stesso sguardo, stessi sentimenti ma due mondi completamente diversi, abbiamo cominciato a litigare per ogni cosa, spesso i nostri genitori facevano dei paragoni, mi dicevano ché dovevo essere come mio fratello, mio padre era orgoglioso di lui sarebbe diventato un grande imprenditore proprio come lui, infatti a soli ventidue anni ha aperto una sua ditta, cosa impossibile per la maggior parte dei suoi coetanei.
A diciotto anni non c'è la facevo più ho litigato pesantemente sia con i miei genitori che con damian, ci siamo anche presi a pugni, nostra madre è addirittura svenuta, abbiamo la stessa forza ed eravamo tutti è due ridotti male, quella sera di cinque anni fa me n'è sono andato è non sono più tornato, ha loro non devo essere mancato molto perché non mi hanno mai cercato.

Andai in America, li fui ospitato da marco, lui io è damian siamo cresciuti insieme eravamo come fratelli, non volevo farmi mantenere così ho cominciato ha suonare per strada, fui notato da un organizzatore di eventi è così cominciai a suonare e cantare alle feste, man mano sono diventato sempre più richiesto, ho fatto dei musical in giro per il mondo è ho fatto soldi, così da un anno ho aperto una scuola di musical e con marco organizziamo spettacoli in giro per il mondo.

Mi siedo su una panchina.
Ma la rabbia è il risentimento verso la mia famiglia non sono mai passate, un mese fa marco venne a casa mia, era furioso mi ha detto ché damian lo aveva praticamente esiliato da Viareggio è ché amava follemente rachel la attuale ragazza di mio fratello. poveri idioti l'amore rende deboli io non mi sono mai innamorato in vita mia, le donne le uso solo per il sesso, una bella scopata e poi ciao è arrivederci,
Ma in quell 'momento mi venne un idea,
Proposi a marco di aiutarmi per vendicarmi dei miei, in cambio rachel sarebbe stata sua.
Il piano era semplice io avrei akerato i conti della loro filiale in Spagna, damian da bravo maniaco dell' controllo ché è sarebbe andato lì, marco avrebbe fatto finta di essere il suo autista, l'ho avrebbe seguestrato è tenuto buono in una stanza, gli ho vietato di toccarlo e' pur sempre mio fratello e io non sono un assassino.
Io intanto sarei venuto qui fingendo di essere damian, avrei mandato in rovina la sua ditta, la nostra famiglia è avrei spezzato il cuore a rachel, mi sarei comportato da bastardo con lei la avrei umiliata è lasciata, così marco la avrebbe consolata, una volta ché Rachel si sarebbe innamorata di lui sarebbero partiti per l'america, e quando damian sarebbe tornato non avrebbe più avuto niente, né lui né i nostri genitori.
Mi alzo è vado davanti alla porta di casa, faccio un lungo respiro è suono il campanello.
Mi aprono i miei genitori, erano cinque anni che non li vedevo ma non erano affatto cambiati.
"damian amore che hai fatto ai capelli?" mi dice mia madre.
"gli ho tagliati non mi andava più di tenerli lunghi"
"damian stai benissimo vestito così, sei davvero elegante in jeans è camicia bianca" dice orgoglioso mio padre.
"vi presento il nuovo me!" dico alzando le mani in modo teatrale, dopo tutto sono anche un attore è recito da dio.
Loro ridono è mi invitano ad entrare.
"damian Rachel è in sala musica" mi dice mia madre, io la guardo sgranando gli occhi
"cosa?"
"lo so, quella era la stanza di JAN ma appena l'ha vista mi ha detto se poteva suonare il pianoforte e io le ho detto di sì"
"hai fatto bene mamma non ci sono problemi" dico sorridendo, invece sono incazzato nero, quella era la mia stanza, il mio rifugio dall'mondo è quell'piano io l'ho sempre amato.
"se permettete vado da lei, mi è mancata tanto"
Mi sorridono e io vado.

Mentre cammino noto ché hanno tolto ogni mia foto, è come sé io non fossi mai esistito, ma ché bravi.

Sono davanti alla porta mi tremano le mani dall'emozione, sento una dolce musica è una voce ché canta hallelujah, è una voce bellissima, sembra ché l'angelo della musica sia sceso in terra è non sto scherzando, raramente si sentono voci così, apro la porta ed entro.

Rivedere quella stanza mi provoca una forte commozione, tutto era come l'ho avevo lasciato, il pavimento in marmo bianco lucido, le pareti di uno stupendo azzurro cielo, il soffitto con disegnati degli angeli ché suonano.
La stanza è davvero grande con finestre a vetro ché si affacciano sull'giardino e la splendida vista mare, una finestra è aperte e fa entrare una fresca brezza.
Ci sono tutti i miei strumenti, il mio violino , la mia batteria, la mia chitarra, la mia arpa è in fondo c'è lui il mio amato pianoforte, uno stupendo Yamaha bianco, è a suonarlo è ha cantare c'è lei.

Mi avvicino per vederla meglio e rimango senza parole, sono stregato dalla sua voce è da lei, è bellissima la ragazza più bella ché io abbia mai visto, viso perfetto, corpo da fare invidia alla più bella delle modelle, capelli castani lunghi che con il vento si muovono come onde sull'mare, ha un vestito estivo rosso, la gonna arriva appena sopra il ginocchio, non è volgare ma ha me manda in escandescenza tutto il corpo, mentre suona il pianoforte bianco con il suo vestito rosso crea un contrasto perfetto tra sensualità è purezza, lei è così hai miei occhi sensuale come un diavolo tentatore e allo stesso tempo pura come un angelo.
Ché cosa mi succede? Ché cos'è questo fuoco ché sento bruciare dentro di me, non mi sono mai sentito così, possibile ché io già la desideri, faccio un passo indietro devo andare lontano da lei prima ché mi incateni per sempre, troppo tardi lei alza il suo viso è mi guarda ha due occhi nocciola stupendi, mi sorride è giuro ché quel sorriso potrebbe rendere suo schiavo qualsiasi uomo.

"amore mio sei tornato finalmente !! Mi sei mancato tanto!!!"

Corre verso di me è si butta tra le mie braccia, io resto fermo ma poi non resisto la stringo forte a me, metto il viso nei suoi capelli e respiro il suo dolce profumo, vaniglia l'ho adoro.

Ero venuto qui per distruggere la mia famiglia, per distruggere damian e per distruggere lei, ma ho fatto male i miei calcoli, lei!... Lei mi distruggerà!.

Eccoci ad un altro capitolo 😁
Ecco il nuovo personaggio ché ne pensate? È adesso ché succederà? 🤔
Grazie come sempre a tutte voi ché leggete, votate è commentate la mia storia 😘
A presto con il prossimo capitolo ❤️❤️

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