heart of ice.

Capitolo 10.

Continuammo a baciarci, per più di dieci minuti. Erano solo minuti ma sembrava che stessimo con l'uno sulla bocca dell'altra per un'eternità.  
'Sei diventata parte di me, del mio cuore e della mia mente. Come se tu fossi anima e io corpo. Da corpo senz'anima non valgo nulla.'   

Disse fermandosi e prendendo aria.

'Non riesco a stare senza te.'

E ripresi a baciarlo.

In quel momento non pensai a nulla, nè a mio padre,nè ai pianti..a nulla pensai solo alla mia bocca sulla sua.

Sorrisi senza accorgermene e dopo esserci staccati mi accesi una sigaretta e lui mi seguì.

'Non dovresti fumare.' Mi rimproverò.

'Nemmeno tu, quindi non fare a me la predica.'

'Okay hai ragione ma non mi piaci quando fumi, bellezza.'

Scrollai le spalle e continuai a fumare la mia Marlboro finché, quamdo terminata,la lanciai via:quest'ultima andò sulle scarpe di un uomo, quasi un ragazzo era molto giovane.

Egli accortosi della sigaretta mi rivolse umo sguardo agghiacciante:lì vidi i suoi occhi nocciola. Aveva anche capelli biondi...sembrava una mia versione maschile.

'Mi scusi.' Boccheggiai.

'Le scarpe nuove, brutta puttana.'

Lo guardai con uno sguardo omicida e mentre stavo per ribattere Marco scattò in piedi e sputò lui in un occhio.

Iniziò una rissa e mentre tentavo di fermarla mi accorsi di un tattoo sul collo dell'uomo.

Una ragnatela.

Era lui, quell'uomo che tentò di violentarmi nel vicolo buio e scuro.

Istintivamente urlai e indietreggiai mentre le lacrime mi uscivano dagli occhi.

'Alice che succede?' Disse Marco, avendo appena steso quell'uomo ed era pieno di sangue.

'Alice?' Disse l'uomo accasciato a terra.

Rabbrividii ascoltando il mio nome che uscì dalla sua bocca.

'È lui! Colui che ha cercato di mettermi le mani addosso prima che tu arrivassi in quella stradina buia!'

Marco mi prese in braccio e corse più che poté fino ad arrivare fuori una casa, la sua immagino.

Entrammo e mi offrì una camomilla per calmarmi e fumai una sigaretta.