✓ 𝑳𝒐𝒗𝒆 𝑺𝒕𝒐𝒓𝒚 ~ ||𝚂𝚝𝚛𝚊𝚢 𝙺𝚒𝚍𝚜||

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HYUNJIN POV

Dopo essere uscito da scuola, decido di non tornare a casa.
Oggi non ho proprio voglia di tornarci.

Mi sistemo cappello e mascherina nascondendomi come si deve per non farmi riconoscere dai fan e cammino avanti, senza una meta.

Mentre cammino passo davanti a un vicolo e sento delle voci, quindi cammino all'indietro e mi fermo davanti al vicolo.

C'erano tre bulli che se la prendevano con un altro ragazzino «Ya! Vi piace tanto prendervela coi deboli, bastardi?!» gli urlo contro attirando la loro attenzione su di me.

Quelli si guardano tra loro per poi guardare me dall'alto al basso «Bastardo, ti pentirai di esserti intromesso» urla uno venendomi addosso.

Ecco che inizia una rissa. Vengo assalito da loro tre «Bello un tre contro uno eh?!» dico, afferrando il tizio davanti a me. Invece un altro mi afferra da dietro e mi lancia contro il muro. La mia borsa con un sacco di riviste su di me e altri quaderni o libri cade spargendo tutto a terra.

«Oh? Un quaderno con foto di un ragazzo? A quando pare sei uno stalker e, soprattutto, gay» quelli iniziamo a ridere trovando un quaderno dove scrivevo cose dedicate a... Changbin.

«E quindi? Chi se ne frega» dico io, cercando di alzarmi. Uno mi mette la mano sulla spalla facendomi riscendere giù.

«Visto che sei gay perché non farmi un pompino?» dice quello con la mano sulla spalla mentre ghigna. Che disgustose le persone come loro... li odio. «E se andassimo a cercare il tuo "ragazzo" piuttosto che prendercela con te?» dice l'altro chiudendo il quaderno e lanciandolo alle sue spalle facendolo finire addosso a quello a cui poco fa davano fastidio.

«Non azzardatevi a coinvolgerlo!» urlo, poi mi rialzo e afferro uno prendendolo come un sacco e facendolo cadere all'indietro, poi prendo un altro per il braccio e lo tiro verso il basso dandogli calci e pugni nella pancia e in faccia, infine l'altro ci afferriamo per le braccia, siamo più o meno pari.

Mi fa finire contro un muro, allora gli tiro un calcio nella pancia facendolo indietreggiare, poi afferro la mia borsa e lo picchio con quella, tipo le vecchiette.

Tutti e tre alla fine scappano arrendendosi «Aish, che bastardi» raccolgo il mio cappello e la mascherina. Indosso il cappello, ma la mascherina purtroppo è sporca e non posso rimetterla.

«Stai bene?» chiedo al moccioso che ho appena salvato, lui si alza e annuisce, tendendomi il mio quaderno «Ah grazie» lo prendo, poi metto tutti i libri nella mia borsa e lui mi aiuta. «Come...» inizia lui allora alzo lo sguardo. Anche lui alza lo sguardo e mi guarda dritto negli occhi «Come conosci Changbin?»