"Quindi tieni a me?"-"No."

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Il rumore dei tacchi anticipava sempre l'arrivo di Regina.
Ad Emma piaceva pensare che era un po' come nel film "Il diavolo veste Prada."
Ormai conosceva la sua camminata,le sue abitudini,quello che mangiava a pranzo e a colazione.
Di Regina sapeva tante cose,eppure sentiva di non sapere abbastanza. Era certa che la mora le tenesse nascosta ancora la parte più vera di sé,la sua essenza,ma era anche certa che non sarebbe stato così facile scoprirla.

A quel rumore inconfondibile,Emma parlando con Killian si era girata e aveva visto il capo dirigersi verso di loro a grandi passi,sonori e decisi.
Si era spostata e sistemata i capelli neri,facendo risaltare ancora di più gli occhiali che indossava al lavoro e che per Emma erano l'ottava meraviglia del mondo,o meglio: quegli occhiali indosso a Regina lo erano.
Incrociando il suo sguardo si erano sorrise,anche se erano due sorrisi molto diversi:mentre la mora sorrideva ingenuamente,l'altra le sorrideva con la consapevolezza di chi sa di essere affascinante.
"Buongiorno,volevo avvisarvi che la pausa caffè è finita da un po',quindi siete pregati di tornare a fare ciò per cui vi pago. Vi ringrazio."-così dicendo se ne era andata lasciandoli in silenzio.

Mentre Killian era tornato al lavoro non senza sbuffare,Emma si era diretta senza pensarci due volte nell'ufficio di Regina chiudendosi la porta alle spalle.
"Che ti è successo?"-"Di cosa parla,Swan?"-aveva concluso lei alzando lo sguardo appena da quel computer.

"Quegli occhiali mi faranno impazzire prima o poi. Quelle labbra Dio mio,quel rossetto. Tutto."

Dopo un attimo di esitazione Emma aveva ripreso a parlare.
"Sei acida più del solito e se capita è perché sei arrabbiata o infastidita per qualcosa. Parla Regina,ora."
La bionda la fissava negli occhi e aveva appoggiato entrambe le mani sulla scrivania in attesa di una risposta.
"Ah si? Addirittura con questo tono?"-"Sí."-"Ricordati che sono sempre il tuo capo anche se ci conosciamo anche al di fuori del lavoro."-"Non mi importa niente. Licenziami se vuoi,ma non mi muoverò da qui finché non aprirai quella bocca perfetta per formulare una risposta."
Era troppo tardi. Emma si era resa conto di quell'aggettivo solo dopo averlo detto.
"La mia bocca sarebbe perfetta,Swan?"-disse Regina sorridendo e guardandola divertita.
Emma era rossa in volto.
"Mi disp...non volevo,scusa."-"e di cosa ti scusi? Di un complimento?"
Regina così dicendo si era alzata e ancora con gli occhiali indosso aveva fatto il giro della scrivania per sedersi di fianco alla bionda su una della due sedie.
Emma presa dall'imbarazzo aveva abbassato lo sguardo,ma prontamente la mora con un dito le aveva alzato il mento costringendola a guardarla.
"Non ho niente Swan,sono solo arrabbiata,tutto qui."-la voce di Regina era passionale,ma anche triste verso la fine della frase. Era intenta a fissare l'altra e nemmeno si era resa conto di averlo detto con quel tono.
Si guardarono a lungo.
"E perché?"-ora era la mora ad abbassare lo sguardo e a tacere.
"Regina...?"-"Sono arrabbiata perché conosco Killian e credo che non sia un bravo ragazzo,potrebbe ferirti e non lo potrei tollerare."-aveva detto sospirando e maledicendosi per aver detto ad Emma una mezza bugia.

Avrebbe voluto dirle che era terribilmente gelosa perché avrebbe voluto la bionda per sé,perché lei era speciale. Avrebbe voluto dirle che aveva paura che sarebbe stata presto sostituita dal ragazzo,che sicuramente aveva un carattere più facile del suo e che temeva che Emma nel giro di poco l'avrebbe abbandonata per lui e che non le avrebbe più parlato.
In quel momento aveva capito perché la bionda era così importante per lei:era innamorata.
Si era innamorata anche un'altra volta,ma non aveva mai provato qualcosa di così serio e forte per qualcuno.

"Sei preoccupata per me?"-Emma le aveva sorriso e avrebbe voluto stringerla a sé,ma immaginava che l'altra odiando il contatto fisico non avrebbe apprezzato.
"Oh ti prego Swan,non esagerare le cose. Ho solo detto che ti potrebbe ferire."-"Quindi tieni a me."-"No."-"Stai mentendo Regina."-disse sorridendo.
Sorrideva perché conosceva il suo capo.
Sapeva perfettamente che lei non lo avrebbe mai ammesso e la divertiva vedere Regina che tentava così goffamente di nascondere l'ovvio.
Regina aveva abbassato lo sguardo,ma l'altra le aveva prontamente sollevato il mento esattamente come aveva fatto lei poco prima.
"Ah Regina...Starò attenta e poi siamo solo buoni amici. Ti ringrazio per esserti preoccupata per me,sapevo che sotto quella corazza c'era molto altro."-così dicendo le aveva accarezzato la spalla,non le importava se il gesto l'avrebbe infastidita.
Incredibilmente però, Regina non si scostò,ma anzi le sorrise e quasi si spostò verso la sua mano per prendere da quella carezza tutto l'amore che essa poteva contenere.

"Ho bisogno di te. Di qualcuno che mi tocchi esattamente come fai tu."
"È così dannatamente carina quando accetta le carezze e mi sorride."

"Ti va di venire da me a cena stasera? Guardiamo un film e tu porti le fantastiche lasagne. Ti va?"-"Perché no. A che ora vengo?"-"Per le otto è perfetto."-"Sarò in orario perché non sono una ritardataria come te e perché non ho un auto che potrebbe lasciarmi a piedi da un momento all'altro."-concluse Regina prendendo in giro Emma.

"Regina,Regina...Ora stai meglio,decisamente direi."
"Quanto amo prenderla in giro e darle fastidio,lo farei per una vita intera."

*SPAZIO AUTRICE*
Ciao ragazzi/e spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Se non si fosse capito il carattere diverso e virgolettato come questo alla fine del capitolo sono i pensieri di Emma e Regina. Continua a 15 stelline! A presto!

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