Una delle tante

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Erano le 7.30 del mattino ed Emma vegliava ancora Regina che sembrava respirare sempre più piano e sempre meno.
Pregava con tutta se stessa che il destino avesse scelto quel 20% di possibilità.

Nel frattempo era arrivata la madre di Regina,una donna elegantissima e distinta che aveva sin da subito guardato male Emma.
"Senta,lei chi sarebbe?"-"Sono Emma Swan,un'amica di sua figlia."-"Ah. Beh una delle tante amiche suppongo."-"Come scusi?"
Emma la guardava interrogativa,mentre la madre di Regina la osservava con disprezzo.
"Ogni volta che Regina aveva una storiella diceva che era una sua amica. Erano tutte poco di buono."-"Ah,ma quindi Regina..."-"Esatto. È bisessuale,ma ha pessimi gusti. Lei ne è la prova."
Emma si era sentita infuocare il viso dalla rabbia.
"Io e Regina non stiamo insieme."-"Quindi lei sta al suo capezzale da ieri notte,hanno chiamato lei e non me,e non è la sua ragazza?"-"No,infatti."-"Beh,ora se ne può anche andare. È mia figlia e baderò io a lei. Arrivederci."
Emma non aveva intenzione di muoversi di lí,ma aveva deciso di lasciare sola Regina con la madre.

Tornata da Regina,si era messa ad accarezzarla:le sembrava un miracolo avesse superato la nottata,anche se il suo respiro si faceva sempre meno percettibile.
Era questione di minuti,lo sapevano tutti.
Emma piangeva disperata,mentre la madre di Regina era uscita poco prima.

"Ti prego,Regina,non morire,ti scongiuro. Sei la persona più importante della mia vita,ti prego."-così dicendo affondava il viso nel letto e le stringeva forte la mano.
D'un tratto aveva sentito stringere.
Regina stava aprendo gli occhi e la guardava cercando di capire dove si trovava.
Era viva.
Tolto il tubo per la respirazione,Regina le sembrò più umana.
"Swan,dove sono? Cosa è successo? Perché piangi?"
Dopo averle spiegato l'accaduto la mora aveva stretto le mani della bionda.
"Sei stata qui con me tutto questo tempo...Oh Emma. Davvero sono la persona più importante della tua vita?"-"Mi hai sentito allora!"-"Si Swan."-"Lo sei,Regina."
Si erano sorrise come poche altre volte avevano fatto. Regina si era spostata un po' e aveva fatto spazio ad Emma nel letto. Lei prontamente si era coricata accanto e aveva iniziato ad accarezzarla.
Regina era troppo debole per opporsi a quel contatto fisico e aveva capito che quella situazione le dava la possibilità di farsi coccolare senza sembrare debole.

Passarono i giorni e dopo qualche settimana Regina venne mandata a casa. Era in grado di camminare da sola,ma nonostante questo nelle settimane successive avrebbe avuto bisogno di riposo e assistenza.
Uscendo dall'ospedale si era fermata a ringraziare un'infermiera che le aveva detto che Emma l'aveva accarezzata e vegliata senza mai perderla di vista un secondo.
Emma questo non lo aveva detto a Regina.
Non le aveva detto di averla vegliata,stretta e accarezzata in quelle ore.
Regina si era sentita piena di commozione e gratitudine,sentiva di amarla con tutta se stessa come non aveva mai amato nessun altro.
Era anche certa però che Emma non la amasse.

Tornata a casa in convalescenza,sua madre Cora aveva deciso di passare un po' di tempo da lei per assicurarsi che stesse bene.
Emma non capiva bene che tipo di rapporto intercorresse fra le due,ma sapeva che era complicato,questo era evidente.
Mentre la bionda insisteva per prestare assistenza a Regina una volta finito il lavoro,Cora insisteva perché le stesse il più lontano possibile e che lasciasse fare a lei.
Diceva che quando le due erano insieme Regina le sembrava più debole e fragile del solito,come se Emma avesse la capacità di cancellare per un po' quella sua corazza che la mora indossava continuamente e in effetti era proprio così.
Quello che Cora odiava di Emma era proprio la sua capacità di rendere sua figlia più malleabile,concentrata su cose inutili quali l'affetto e temeva che questo avrebbe potuto rovinarle la vita e la carriera.
Nonostante tutto questo però,la bionda si presentava ogni giorno a casa Mills alle 17 venendo direttamente dall'ufficio.
Niente le avrebbe fatto cambiare idea.

Mentre Emma e Regina stavano bisticciando su una delle tante cose inutili sulle quali discutevano di solito,qualcuno aveva suonato alla porta.
Cora andò ad aprire.
"Buongiorno,cerco Regina. Abita ancora qui,vero?" La donna era bionda,con gli occhi azzurri e indossava un paio di tacchi vertiginosi.
"Lei sarebbe?" Cora la guardava da capo a piedi con aria interrogativa.
"Sono una vecchia conoscenza di Regina. Mi chiamo Malefica."-"Che ci fa qui?"-"Ho saputo dell'incidente di Regina e mi sono precipitata. Lei sarebbe?"-"Sono sua madre. Si accomodi. Regina la trova di sopra."

Mentre Emma era seduta di fianco alla mora che per la stanchezza era seduta sul letto,bussarono alla porta della camera.
"Avanti,mamma"-disse scocciata Regina.
Quando si trovò davanti Malefica, ebbe un secondo di esitazione.
"Malefica...che cosa ci fai qui?"-disse alzandosi e andando verso di lei ancora incredula.
"Ho saputo e sono venuta subito. Dovevo accertarmi stessi bene,Gina."-le disse sorridendole e accarezzandole una guancia.

"Gina. Nemmeno io ho la confidenza di chiamarla così. Chi diavolo è questa? Sua cugina,una sua amica?!"
Emma non capiva.

Regina e Malefica si guardavano intensamente,di uno sguardo che Emma mai aveva visto nella mora.
"Sto bene. E poi si sta prendendo cura Emma di me e purtroppo mia madre." le due risero.
"Finalmente ho l'occasione di conoscere tua madre. Anni fa me la raccontavi come una stronza,Gina. Comunque vedo che in questi anni non hai cambiato nulla in camera da letto,eh? "-"Lo è ancora. Non vedo perché dovrei cambiare arredamento,è così bello. Comunque lei è Emma Swan,una mia carissima amica."-disse guardandola e sorridendole.

"L'arredamento della camera da letto?!"

Dopo le presentazioni,Emma decise di andarsene per lasciare le due chiacchierare liberamente,anche se non era stata contenta di farlo.
Qualcosa le diceva che avrebbe presto odiato Malefica.

"Non sa della tua magia vero?"-"Nemmeno sa che esiste."-"Ti ho portato una cosa Gina."
Con un gesto di mano Malefica fece apparire una rosa e gliela porse guardando Regina intensamente.
La tentava con lo sguardo.
"Non dovevi Malefica,ma grazie. Sai che le cose sono cambiate."-"Lo so Gina. Non si può nemmeno più fare un gesto carino?"le disse avvicinandosi e guardandola sorridendo.
"Certo che si."

*Aggiorno a 20 stelline!*

Quello che non sai di meDove le storie prendono vita. Scoprilo ora