Capitolo 25 - è un caso perso

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la mattina dopo quando arrivò la posta stavo facendo colazione davanti a George.

"hai visto le uscite ad Hogsmade?" mi chiese
"non ancora, quando sono?" chiesi masticando un muffin, stanca, mente prendevo la Gazzetta del Profeta dal becco del gufo e gli mettevo un paio di monete nel sacchetto.
"a San Valentino è la prima" mi disse
"hai intenzione di fare qualche passo in avanti con Angelina, George?" gli chiesi
"volevo...volevo appunto invitarla" mi disse grattandosi la nuca
"è un'ottima idea! invitala, fidati di me" gli dissi sorridendogli e in quel momento arrivò Fred.

"mi sa che hai scambiato gemello" mi disse il ragazzo sedendosi vicino a me.
"mi ha detto di invitare Angelina a Hogsmade durante la prossima uscita, dato che è a San Valentino" spiegò George al gemello
"perchè no? invitala, sarà la cosa giusta!" disse Fred sorridendo al fratello, spalmando del burro su una focaccina (come solito).
"vedi, pure lui te lo dice" dissi
"ma siete sicuri? sai se gli interessa qualcuno?" mi chiese George
"non so nulla, mi ha accennato di qualcuno, ma non ha fatto nomi" chiesi pensandoci
"naturalmente sono io" disse Fred ironico
"deve solo provarci" dissi
"gelosa?" chiese il rosso vicino a me, lasciando a mezz'aria la focaccina
"secondo te?" riposi e lui mi guardò con un sopracciglio inarcato prima di baciarmi.

"sai di burro" dissi una volta staccati
"e tu di cioccolato" disse lui ridendo
"potrei vomitare" disse George guardandoci.
"vai a invitare la tua dama! cosa fai ancora qui?" disse Fred
"quando arriva la inviti, chiaro?" dissi e lui mi sorrise.
"andiamo a Hogsmade insieme a San Valentino" disse Fred mentre io presi il giornale in mano.
annuii bevendo e quando finalmente posai attenzione al primo articolo sgranai gli occhi.
"cosa succede?" chiese subito George.

distesi il giornale sul tavolo, in modo che i due ragazzi lo vedessero, e indicai le dieci fotografie in bianco e nero che occupavano tutta la prima pagina: erano nove maghi e una strega.
Sotto ciascuna immagine erano scritti il nome della persona e il crimine per cui era stata rinchiusa ad Azkaban.
"sentite qua: Bellatrix Lestrange, condannata per aver provocato con la tortura l'invalidità permanente di Frank e Alice Longbottom" lessi ad alta voce
"Longbottom non è Neville?" chiese Fred
"esatto. ora si piega perchè lui abita con la nonna" dissi dispiaciuta
"e credono che questa evasione di massa sia avvenuta con l'aiuto di Sirius!" disse George leggendo.
"che cazzata! lui è a Grim-" dissi e Fred mi tappò la bocca con la mano.

"ci sono altre notizie?" chiesi quando George lo prese in mano per leggere bene l'articolo.
"Bode è morto. era un dipendente del ministero" rispose il ragazzo
"papà parlava di lui... era un Indicibile, lavorava all'Ufficio Misteri" disse Fred.
"altro?" chiesi al mio migliore amico
"nulla di interessante" disse George chiudendo il giornale.
durante il pomeriggio George mi informò che Angelina aveva accettato l'invito.

-

nei giorni seguenti si scoprì che Hagrid era in verifica, un sacco di gente cominciò a credere a Harry e Silente, capendo che la storia del Ministero non aveva ne capo, ne coda.
uscì poi un decreto didattico che evitò agli insegnanti di fornire agli allievi qualunque informazione che non sia pertinente alle materie che insegnano.
invece, durante le lezioni dell'ES tutti lavoravano ancora più intensamente da quando sapevano che c'erano altri dieci Mangiamorte in libertà.
e infine, un'incredibile quantità di compiti giornalieri venivano assegnati a noi del settimo e a quelli del quinto anno.

Lee aveva fatto notare alla Umbridge, durante una lezione, che in base alle nuove regole non era autorizzata a sgridare Fred e George perché giocavano a Spara Schiocco in fondo all'aula.
"Spara Schiocco non ha nulla a che vedere con la Difesa contro le Arti Oscure, professoressa! Non si tratta di informazioni pertinenti alla sua materia!" disse e si beccò una punizione.
quando rividi Lee, il dorso della sua mano sanguinava e gli consigliai l'essenza di Purvincolo.

-

Gennaio parve passare a una velocità allarmante e in poco tempo arrivò febbraio, portando con sé un clima più umido.
La mattina del quattordici scesi in sala Comune dove trovai Fred ad aspettarmi.
"bellissima, come sempre" mi disse facendomi fare un paio di giravolte.
"se mi fai girare ancora una volta vomito" dissi ridendo, abbracciando il ragazzo
"fine, come sempre" disse stringendomi a se.
appoggiai il mento sul suo petto per guardarlo.
"Buon San Valentino, ti amo" dissi guardandolo negli occhi. le sue pupille si allargarono e gli spuntò un meraviglioso sorriso
"ti amo anche io" rispose lui e mi baciò.

a colazione ci sedemmo con George e Angelina, mentre Lee dormiva ancora.
un'oretta dopo ci unimmo alla fila delle persone che Gazza spuntava dall'elenco, chiacchierando felicemente.
Era una giornata fresca, con una brezza leggera e quando passammo davanti allo stadio del Quidditch, intravidi Ron e Ginny in volo radente sugli spalti.
"ti manca vero?" gli chiesi e lui annuii.
"Oliver sai che fine a fatto?" chiesi.
io e l'ex capitano di Quidditch siamo stati insieme per un paio di mesi prima di chiudere la relazione ma rimanere amici; il nostro era più un affetto fraterno. una volta uscito da Hogwarts non l'ho più sentito.
"gioca nel Puddlemere United. l'abbiamo visto l'anno scorso alla Coppa del Mondo di Quidditch, ricordi?" mi disse
"ahh già, non mi ricordavo" risposi.

"Allora... da dove cominciamo?" chiese il ragazzo quando entrammo a Hogsmeade.
La via principale era piena di studenti che passeggiavano, guardando le vetrine e intasando i marciapiedi.
"Zonko?" chiesi a mia volta
"quindi non lo ammetti ma ti piace andarci" mi disse
"non ho mai detto che non mi piaceva, semplicemente mi lamento per la tua ossessione verso questo posto" dissi alzando gli occhi al cielo
"beh, colgo la palla al balzo allora" disse ignorando la mia ultima esclamazione, prendendomi per mano e tirandomi verso il negozio di scherzi.

rimanemmo mezz'oretta dentro Zonko e quando varcammo finalmente la soglia per uscire, stava piovendo.
"te l'ho detto che pioveva ma non mi hai dato ascolto" dissi al ragazzo
"Burrobirra?" mi chiese guardandomi e io annuii.

corremmo sotto la pioggia fino ad arrivare ai Tre Manici di Scopa.
Fred andò al bancone a ordinare mentre io mi dirigevo verso un tavolo da due.
"mi mancherà questo posto" dissi poco dopo al ragazzo, togliendomi la giacca e sedendomi e lui mi imitò.
l'argomento Hogwarts ci accompagnò fino all'arrivo della cameriera con due bibite.
mi portai il calice alla bocca e mandai giù un sorso, stessa cosa fece lui.
"ti sei ricordato!" dissi riferendomi allo zenzero nella mia burrobirra
"ovvio" mi rispose
"Hermione la prende sempre con lo zenzero. l'ho assaggiata da lei l'anno scorso. è buona sai?" dissi e lui fece una smorfia.
"vuoi assaggiare?" chiesi e gli passai il calice.
lui mando giù un sorso e poi me lo ripassò, facendo finta di vomitare.
"oh, piantala! ti fa così schifo che l'hai quasi finita!" dissi ridendo guardando il calice che ormai era quasi vuoto.

"Grace" disse Harry avvicinandosi a noi poco dopo e entrambi lo salutammo.
"vi dispiace...?" chiese
"no figurati, prendi una sedia Harry" disse Fred sorridendo al ragazzo e si posizionò al tavolo con noi.
"cosa fai qua tutto solo?" chiesi sorridendo
"ero con Cho ma quando gli ho chiesto di venire qua per vedere Hermione, si è arrabbiata, ha cominciato a parlare di Cedric ed è scappata" rispose Harry scocciato
"gelosa la ragazza" disse Fred bevendo
"vero. pensa che tu esca con Hermione dopo essere uscito con lei" spiegai
"ed è così" disse lui
"ok, ma Herm penso ti voglia vedere in amicizia mentre con lei era un'appuntamento, no?" chiesi e lui sembrò illuminarsi
"ah" disse solo
"guarda, là c'è Hermione, ti starà aspettando" disse Fred indicando un punto dietro di me.
appena mi voltai vidi qualcosa di incredibilmente strano.
"perchè è con Luna e Rita Skeeter? sono due persone che non sopporta!" chiesi e Harry si alzò
"grazie ragazzi, a dopo" disse il ragazzo andando verso l'amica.
io e Fred lo guardammo sedersi con le due ragazze e la donna, poi ci guardammo e scoppiammo a ridere.
"è un caso perso!" dissi e lui annuii

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