Capitolo 6 - a proposito di gemelli...

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mi svegliai verso le 8.15.
mi lavai e mi vestii senza svegliare Ginny, per poi scendere nella cucina dove c'erano già tutti gli adulti e Hermione.

"buongiorno" esclamai sorridendo.
ricevetti un paio di saluti e poi mi sedetti in un posto vuoto vicino a Hermione, presi due fette di pane tostato e cominciai a spalmargli sopra la marmellata.
gli adulti si misero a parlare dell'ordine tra di loro a bassa voce, mentre Hermione leggeva il libro di antiche rune.

ad un certo punto la signora Weasley si sbatte una mano sulla fronte attirando l'attenzione di tutti, dicendo "non ho controllato se i gemelli hanno fatto i bauli".
mandai giu velocemente il boccone e le risposi prima che si alzasse "si, gli ho aiutati io".
"oh, grazie cara. se non ci fossi tu..." disse sorridendomi.

"a proposito di gemelli..." bofonchiò mio padre mentre leggeva la gazzetta del Profeta.
"...ci vuoi dire cosa è successo ieri sera?" continuò Sirius per poi bere.
"non è successo assolutamente nulla" spiegai alzando gli occhi al cielo.
"io non ci credo" disse Sirius alzando le sopracciglia
"non ci posso fare nulla. probabilmente sei troppo vecchio per capire" dissi toccando un tasto dolente.
"ho solo trentasei anni!" urlò facendo ridere tutti. continuò a bofonchiare per altri 15 minuti, fin quando il signor Weasley mi mandò a svegliare i gemelli.

arrivata alla camera, spalancai le tende e le finestre "GEORGE, FRED, IN PIEDI FORZA!". si lamentarono, naturalmente.
George fu il primo ad alzarsi, mi salutò e andò in bagno per prepararsi.
Fred ci mise cinque minuti in più, ma alla fine andò a prepararsi anche lui.

Scendemmo le scale verso la cucina, mi sistemai nel posto di prima e loro fecero colazione.
"Grace mi ha detto che vi ha aiutato a fare i bauli" disse la signora Weasley.
"si" disse George sbadigliando
"non mandarla mai più a svegliarci" aggiunse Fred facendo una faccia spaventata
"oh, piantatela di lamentarvi!" dissi ridendo

-

un paio di ore dopo mi misi appoggiata sullo stipite della porta della mia camera con il mio baule, aspettando che Hermione controllasse di aver preso tutto. poco dopo vidi i bauli di George e Fred passarmi davanti: gli avevano stregati in modo che volassero di sotto, per risparmiarsi la fatica di trasportarli, solo che quelli travolsero Ginny che precipitò per due rampe di scale fino all'ingresso;
la signora Weasley si mise ad urlare a pieni polmoni.
"...POTEVATE FARLE MALE SUL SERIO, IDIOTI..."

corsi giù dalle scale per vedere come stesse Ginny, poi andai a vedere a che punto fosse Harry.
"Harry, sei pronto?" gli chiesi entrando nella sua stanza
"Quasi. Ginny sta bene?" mi chiese di rimando
"si, è caduta per due rampe di scale ma la signora Weasley l'ha risistemata" risposi sorridendo. arrivò Hermione che gli portò la civetta e si misero a parlare mentre io scesi dai gemelli.

"l'avete fatta grossa sta volta" dissi una volta vicino a loro
"già, fortuna che non si è fatta troppo male" mi rispose George mentre Fred mi guardava annuendo.
"ragazzi, ai bagagli ci pensa Moody" spiegò Remus.
poco dopo la signora Weasley spiegò ad Harry come fare.
"allora. io, Harry, Tonks e Lavanda siamo un gruppo. Fred, George e mia figlia vanno con Remus. Ron, Hermione e Grace vanno con Arthur. Alastor e Oliver si occuperanno dei bagagli. no Sirius, tu non puoi venire"
spiegò la signora Weasley.
poco dopo uscì con Harry e il cane nero, cioè Sirius.

io, Ron, Hermione e il signor Weasley uscimmo  a piedi dopo di loro, parlammo durante il viaggio e dopo venti minuti arrivammo a King's Cross. Poco dopo arrivarono Remus e i ragazzi.
"beh, state bene" disse Remus stringendo le mani a tutti e abbracciandomi. pure Tonks e i miei genitori mi abbracciarono, mentre strinsi la mano a Moody e al signor Weasley.
abbracciai la signora Weasley e strofinai le dita dietro alle orecchie del cane nero, che scondinzolò freneticò.
gli sussurrai un "ci vediamo vecchietto" e lui mi morse giocosamente il polso, per poi leccarmi la mano in un gesto affettuoso, a cui io risposi con un "ma che schifo felpato!"

Fred e George mi fecero salire sul treno prima di Ginny, Hermione, Harry e Ron, che si misero a salutare dal finestrino.
"bene" disse Fred, battendo le mani una volta, "non possiamo star qui a chiacchierare tutto il giorno, abbiamo degli affari da discutere con Lee. Ci vediamo dopo" concluse. mi prese la mano e mi tirò a destra lungo il corridoio, subito seguiti da George.

arrivammo in una cabina, dove all'interno c'erano Lee Jordan e Angelina Johnson.
Fred entrò e quindi anch'io, dato che non aveva ancora lasciato il mio polso.
"Leeee!" urlai quando lo vidi
"Aceeee!" urlò Lee alzandosi per abbracciarmi, ma Fred mi strattonò dal polso facendomi sedere.
"ciao Angelina" dissi alla ragazza che squadrava Fred con uno sguardo divertito
"ciao Grace, come stai?" mi disse sorridendo
"bene grazie, tu invece?" dissi
"bene anche io. quest'anno sono il capitano della squadra di Quidditch!" mi rispose tutta contenta
"ma che bello, io invece..." cominciai, prima di essere bloccata dal mio migliore amico

"ci siamo anche noi è!" esclamò George facendo l'offeso
"non lo sapevamo" risposi e lui mi pizzicò il fianco
"ahia! la piantate voi due di pizzicarmi? è tutta l'estate che lo fate! mi fate male" dissi arrabbiandomi, guardandoli storti.
"tutta l'estate? siete stati insieme?" domandò Lee sorridendo.
"già, l'abbiamo dovuta sopportare per tutto questo tempo" disse Fred facendo ridere tutti.
"antipatico" dissi guardandolo e lui mi fece l'occhiolino

"ragazzi io vado da Alicia e Katie. a dopo" disse Angelina cinque minuti dopo uscendo dalla cabina
"a dopo" esclamammo all'unisono tutti e quattro. mi avvicinai a George e gli sussurrai all'orecchio "ti piace, vero?" lui diventò rosso e fece 'si' con il capo. sussurrai un "lo sapevoo" e mi voltai, notando i due ragazzi che ci fissavano.

"cosa gli hai detto che l'ha fatto diventare rosso?" mi chiese Lee curioso
"posso dirglielo?" chiesi senza voce a George, che annuì.
"beh, gli ho chiesto se era interessato ad Angelina" dissi con semplicità e Lee volle sapere di più mentre io mi incastrai nei miei pensieri.
si vedeva da lontano un miglio che a George piaceva la cacciatrice, si capiva da come la guardava e mi chiesi se c'era qualcuno che mi guardava così.

"ragazzi ho sonno" dissi poco dopo.
mi sdrai a pancia in su e appoggiai la testa sulle gambe di Fred e le gambe su quelle di George.
"oh, perchè io le gambe? volevo la testa" disse George facendomi ridere
"perchè si" dissi prima di guardare Fred che mi stava sorridendo.
"almeno tu hai una parte" disse Lee che era seduto sul divanetto opposto, da solo.
io chiusi gli occhi, addormentandomi in un'attimo.

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