la domenica passò tranquilla e il pomeriggio di lunedì lo passai a fare i compiti da sola, dato che i gemelli andarono a vedere l'allenamento dei Grifondoro.
cenai con i due ragazzi e poi andammo nell'affollata Sala Comune dove c'erano Harry e Hermione immersi nella solita catasta di compiti.
Harry stava litigando con una nuova carta astrale quando ci avvicinammo a loro.
"Ron e Ginny non ci sono?" chiese Fred guardandosi intorno mentre prendeva una sedia "Bene. Stavamo guardando l'allenamento. Li faranno a pezzi. Senza di noi fanno veramente schifo" aggiunse quando Harry scosse il capo.
"Dai, Ginny non è male" obiettò con onestà George, sedendosi vicino a Fred "anzi non so come ha fatto a diventare così brava, visto che non l'abbiamo mai lasciata giocare con noi".
"È da quando aveva sei anni che entra di nascosto nel vostro capanno delle scope in giardino e le usa quando non ci siete" rivelai sedendomi tra Hermione e George.
"Oh. Be', adesso si spiega" disse George ammirato"Ron ha parato almeno un tiro?" chiese Hermione, emergendo da una pila di libri.
"Sì, può farcela se crede che nessuno lo guardi" rispose Fred, alzando gli occhi al cielo "quindi sabato basta che chiediamo al pubblico di voltarsi ogni volta che la Pluffa arriva dalla sua parte" continuò sarcastico.
Si alzò di nuovo e andò verso la finestra, a osservare i prati bui.
"Il Quidditch era quasi l'unica cosa per cui valesse la pena stare in questo posto" disse lui.
"Tra poco hai gli esami!" disse Hermione severa.
"Te l'ho già detto, non ce ne frega tanto dei M.A.G.O." rispose Fred "Le Merendine Marinare sono pronte a decollare, abbiamo scoperto come liberarci di quei brufoli, bastano due gocce di Purvincolo" disse.George sbadigliò sonoramente e guardò sconsolato il nuvoloso cielo notturno "Non so nemmeno se ho voglia di vederla, questa partita. Se Zacharias Smith ci batte, potrei essere costretto a uccidermi" disse
"A uccidere lui, casomai" disse deciso Fred.
"Ecco il problema del Quidditch" osservò Hermione in tono distratto, china sulla sua traduzione runica "crea tensione e conflitto tra le Case"
Fred, George e Harry la fissarono con un misto di disgusto e incredulità.
"Be', è vero!" sbottò con impazienza la ragazza quando tirò su la testa "È soltanto un gioco, no?".
"Hermione. sei brava sui sentimenti e tutto il resto, ma il Quidditch proprio non lo capisci" disse Harry scuotendo la testa.
"Forse no" convenne lei cupa, tornando alla sua traduzione "ma almeno la mia felicità non dipende dalla bravura di Ron come Portiere".-
Per i due giorni seguenti non uscii dal dormitorio per un'incredibile raffreddore, facendomi passare gli appunti da Angelina e Lee. Fred e George venivano a trovarmi ad ogni ora buca, senza dirmi come facevano a oltrepassare le scale del dormitorio femminile.
pure Ginny e Hermione passarono a farmi compagnia.Giovedì mattina la porta della camera si spalancò.
"Buongiorno!" disse Fred entrando. si bloccò appena alzò lo sguardo su di me: ero in divisa.
"finalmente riesco a respirare decentemente! Buongiorno Fred, George" salutai il ragazzo e feci un cenno con la testa al gemello appena entrato.
"oh, stai bene finalmente!" si avvicinò George e si sedette sul mio letto, stessa cosa fece Fred.
"novità?" chiesi ai ragazzi, sedendomi in mezzo ai due.
"nulla. ora, come sai, tutti parlano dell'intervista di Harry sul Cavillo" rispose Fred, baciandomi una tempia
"ci credo! quasi per tutti sarà stato uno shock capire che Harry ha sempre avuto ragione, immagino.... ha fatto bene" dissi sicura
"vero. ah, la Cooman è stata licenziata. ora un centauro insegna Divinazione. com'è che si chiama?" chiese George al gemello
"che ne so" rispose Fred alzando le spalle
"meglio per quei poveri ragazzi che ancora frequentavano Divinazione. la Cooman è sempre stata incapace" dissi alzando gli occhi al cielo
"giusto. beh, ho fame. andiamo?" disse George
"muoviamoci" disse Fred e ci incamminammo insieme verso la Sala Grande.-
Un cupo Marzo sfumò in un Aprile burrascoso.
"la mia vita pare ridiventare un'interminabile serie di preoccupazioni e di problemi" mi disse Harry mentre ci dirigevamo nella stanza delle Necessità per l'ultima riunione dell'ES prima delle vacanze pasquali.
"non potrò mai provare ciò che provi tu, ma un po' ti capisco. pure a me spaventa tutto ciò che potrebbe succedere" dissi mentre entravamo
"penso un po' tutti" mi rispose lui sorridendomi stanco.
stranamente c'erano già tutti nella stanza, pronti per una nuova riunione."finalmente abbiamo cominciato a lavorare sui Patronus, anche se, come continuo a ricordarvi, evocarne uno in tutta sicurezza e in un'aula illuminata a giorno è ben diverso dall'evocarlo di fronte a un Dissennatore" disse Harry mentre ci esercitavamo a creare questa complicata magia.
"Non fare il guastafeste" lo rimproverò allegramente Cho, seguendo con lo sguardo il suo cigno argenteo che svolazzava nella Stanza delle Necessità "Sono così carini!" aggiunse la ragazza.
"Non devono essere carini, devono proteggerti" le spiegò Harry paziente "Quello che ci servirebbe è un Molliccio o qualcosa del genere... è così che ho imparato: evocando un Patronus mentre il Molliccio faceva finta di essere un Dissennatore..." pensò.
"Ma sarebbe spaventoso! E a me... ancora... non riesce!" aggiunse Lavanda Brown stizzita, guardando la sua bacchetta da dove uscivano solo sputacchianti sbuffi di vapore argenteo.
"se ti concentrassi di più invece di fare delle stupide affermazioni!" dissi alzando gli occhi al cielo.la mia volpe argentea continuava a saltare per la stanza, ogni tanto fermandosi per fissare degli altri Patronus.
"la tua volpe mi sta infastidendo" disse Fred mentre l'argenteo animaletto gli saltellava attorno contento.
"non è colpa mia! guarda che il tuo è anche peggio" dissi riferendomi alla iena di Fred e al coyote di George che si rincorrevano per tutta la stanza "sembrate voi due" conclusi guardando entrambi i ragazzi.
"rompono le scatole esattamente come voi due. la tua volpe è così carina!" mi disse Ginny, passando davanti a noi.
"ma fastidiosa" ribattè Fred e la sorella si mise a ridere mentre io lo guardai storto.
"poverina" commentò Lee muovendo la bacchetta.
"Però sono carini" disse Hermione, guardando con affetto il suo Patronus, una scintillante lontra argentea che continuava a saltellarle attorno.All'improvviso la porta della Stanza delle Necessità si aprì e si richiuse. non si vide nessuno.
"Ciao, Dobby! Che cosa fai... Cosa succede?" disse Harry qualche minuto dopo, riferito all'elfo che gli strattonava la veste.
I pochi Patronus nella stanza svanirono in una nebbiolina perlacea, lasciando il buio.
"Harry Potter, signore... Harry Potter, signore... Dobby viene per avvertire... ma gli elfi domestici non possono parlare..." squittì l'elfo tremando.
Si lanciò a capofitto contro il muro. Harry fece per agguantarlo, ma l'urto fu attutito dagli otto berretti e l'elfo si limitò a rimbalzare sulla pietra. qualche ragazza emisero strilli di paura e compassione.
"Cos'è successo, Dobby?" chiese Harry, afferrandolo per un braccio sottile.
"Harry Potter... lei... lei..." disse Dobby e si colpì con il pugno libero, quindi Harry si affrettò a bloccargli anche l'altro braccio.
"Chi è 'lei', Dobby?" chiese il ragazzo.
L'elfo lo fissò strabuzzando gli occhi e mosse le labbra senza emettere suono."La Umbridge?" sussurrò Harry inorridito.
Dobby annuì, e subito tentò di sbattergli la testa sulle ginocchia, ma con pari prontezza Harry tese le braccia per tenerlo a distanza.
"La Umbridge che cosa? Dobby... non avrà per caso scoperto di noi... dell'ES?" chiese di nuovo.
Dato che aveva le braccia bloccate, Dobby tentò di prendersi a calci e cadde sulle ginocchia.
"Sta venendo qui?" chiese Harry piano.
Dobby lanciò un ululato e cominciò a pestare i piedi nudi sul pavimento.
"Sì, Harry Potter, sì!" rispose l'elfo.Harry si raddrizzò di scatto a fissarci.
"CHE COSA ASPETTATE? SCAPPATE!" urlò.
Ci lanciammo verso l'uscita, accalcandoci sulla porta, poi tutti cominciarono a riversarsi nel corridoio.
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our story || ff fred weasley
Fanfictionla vita di Grace Cooper ✨ dal primo capitolo: George ed io abbiamo sempre avuto un rapporto fantastico, non potevo desiderare di meglio come migliore amico. mi sono trovata in sintonia subito con loro. Hermione è la mia migliore amica, Ron è il mio...