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Jimin's pov
Era di nuovo mattina e purtroppo dovevo rendermene conto in un modo che odiavo. La sveglia del mio cellulare aveva iniziato a suonare incessantemente che neanche una bomba che sta per esplodere. Cominciai a tastare il materasso intorno a me, cercando con il tatto delle mie mani il cellulare. Ricordavo di averlo lasciato da qualche parte sulle coperte insieme al cartone della pizza.

Tastando tastando dopo poco riuscii a trovarlo ed a spegnere quell'infernale suono che mi stava bucando un timpano. Non avrei retto un altro giorno con quel suono, aveva il potere di rovinarmi l'intera giornata.

*Nota per me, comprare una nuova sveglia*

Portai successivamente una mano verso il mio occhio destro iniziando a stroppicciarlo ancora assonnato, girandomi su me stesso verso l'altro lato del letto così da poter dare il buongiorno a Jungkook.

Mi mossi leggermente, rendendomi conto solo in quell'istante di avere un braccio intorno alla vita che mi stringeva delicatamente. Guardai di scatto le mie braccia vedendole entrambe per poi riportare gli occhi verso quel braccio sconosciuto ancora posizionato li. Di chi era quel braccio? Chi c'era nel letto con me? Era reale tutto ciò? Stavo sognando o cosa?

*Ok Jimin calma, è solo la tua immaginazione. Ora chiuderai di nuovo gli occhi e quando li aprirai di nuovo quel braccio non ci sarà più e potrai tornare alla tua giornata normale*

Presi un bel respiro, richiudendo gli occhi qualche istante cercando di dimenticare il leggero peso che continuavo a sentire sull'addome sperando che fosse soltanto il potere dalla mia coscienza che mi giocava brutti scherzi.

Respirai, aprendo leggermente gli occhi sbrirciando se il braccio ci fosse ancora o no. Abbassai lo sguardo e questa volta non era più li.

*Visto Jimin lo hai immaginato*

Sorrisi sollevato, voltandomi come niente fosse verso Jungkook, trovando tutt'altro. Quello che vidi era un ragazzo,attaccato al braccio muscoloso che poco prima era su di me.

-AHHHHH!-urlai, spaventato a morte dando un calcio sullo stomaco a quel ragazzo facendolo cadere a terra lontano da me. Per l'impatto lo vidi svegliarsi ed iniziare a muovere la bocca per cercare di creare saliva.

-CHI SEI E COME SEI ARRIVATO NEL MIO LETTO?- urlai spaventato coprendomi fino al naso per la paura e l'imbarazzo.

-come chi sono, sono Jungkook. Non mi riconosci più Hyung?!-mi rispose lui con tutta la tranquillità del mondo iniziando a rialzarsi da terra.

-non puoi essere Jungkook, lui è un dolce e tenero coni....AIUTO SEI NUDO!- dissi, coprendomi subito gli occhi per l'imbarazzo, vedendolo rialzarsi. Era totalmente nudo dalla testa ai piedi e se ne stava lì in piedi come niente fosse esponendo al vento tutte le sue grazie.

-COPRITI CAZZO BRUTTO PERVERTITO ED ESCI DA CASA MIA-urlai sgattaiolando fuori dalle coperte iniziando a correre verso il salotto per stare lontano da quel ragazzo sconosciuto cercando il telefono per chiamare la polizia, ma sapevo che prima c'era qualcosa di più importante. Dovevo trovare Jungkook.

*Piccolo, probabilmente si sarà spaventato con questo tizio nudo in casa*

-JUNGKOOK... JUNGKOOK DOVE SEI PICCOLINO?! VIENI FUORI... JUNGKOOK-urlai per tutta la casa cercandolo ormai in panico. Dove era finito?

-hyung sono qui-mi rispose il ragazzo che a quanto pareva mi aveva seguito fino in cucina. Preso dal panico più totale, afferrai un mestolo intimandogli di starmi lontano.

-hyung, perché mi tratti così? Sono io Jungkook, Hyung-continuò lui cercando di rendere la storia più credibile ma come poteva essere vera una cosa del genere. Come aveva fatto a tornare umano? Non era possibile. L'unica cosa che nella sua storia aveva senso era il fatto che Jungkook era sparito ed ora c'era lui.

-hyung ti prego-continuò quasi in lacrime cercando di avvicinarsi a me nuovamente.

-NON TI AVVICINARE!-urlai confuso vedendolo subito fermarsi e guardarmi pensieroso.

-ok allora....ammettiamo per ipotesi che sia la verità...come è possibile questo? Come hai fatto a diventare umano?-chiesi volendo capire il tutto. Ero confuso non sapevo se credere o no a questo ragazzo che se ne stava in piedi davanti a me continuando a ripetere di essere Jungkook, il mio piccolo e tenero coniglietto.

-hyung non so come funziona bene, ma so che se una persona che ti vuole davvero bene ed ha il cuore puro ti bacia tu puoi diventare umano...non so altro-disse, cercando ancora di avvicinarsi, ma lo minacciai ancora muovendo il mestolo.

-aspetta che siamo su qualche programma strano e il tuo scopo è farmi uscire pazzo per vincere? Perché ti dico che ci stai riuscendo-dissi sempre più confuso e tormentato dai dubbi.

-non conosco programmi del genere, in realtà non so di cosa parli ma ti giuro che è tutto vero e che io sono Jungkook-ripeté ancora una volta ma io continuavo a non essere per niente convinto.

-senti, mettiti nei miei panni come posso credere ad una cosa così? Non esiste una cosa del genere nella realtà, la vita non è così. E poi non fai che dire "sono Jungkook, sono Jungkook" ma quali sono le tue prove eh? Hai delle prove per dimostrare che sei Jungkook? Mhh??-lo minaccia con lo sguardo, volendo vedere cosa si sarebbe inventato ora. Come aveva intenzione di dimostrare di essere Jungkook?

-allora ci siamo incontrati tre giorni fa. Io ero vicino a dei secchi dell'immondizia che rovistavo in una busta nera. Tu sei arrivato mi ha avvicinato lentamente, per poi prendermi ed avvolgermi nella tua sciarpa fino a casa tua. Una volta qui mi hai fatto il bagno e ci siamo addomentati davanti alla stufa sul tuo poof. Poi ieri mi hai lasciato con un ragazzo mentre tu eri fuori e quando sei tornato sei andato a letto portandomi con te mentre mangiavi pizza e guardavi la TV-mi spiegò per filo e per segno tutto ciò che avevano fatto dal nostro incontro ad adesso senza tralasciare niente.

*Che fosse davvero Jungkook?*

Rimasi spiazzato. Dovevo credergli?

-si va beh puoi sempre avermi seguito ed aver scoperto queste cose perché sei un maniaco guardone-risposi io, non ancora del tutto convinto. Lo vidi riflette qualche istante prima di spalancare gli occhi ed aprire la bocca.

-ok Hyung, ricordi la macchia che ho sull'addome quella a forma di cuore?-mi chiese contento iniziando a slegarsi il lenzuolo che si era messo addosso fino al suo stomaco per mettere in evidenza quella voglia.

La guardai attentamente, dovevo ammettere che fosse davvero simile a quella di Jungkook se non uguale. Come era possibile che sia lui che Jungkook avessero la stessa voglia nello stesso punto? Come? Come? Come?

-ora mi credi?-mi chiese lui, vedendomi con il cervello in ricalcolo. Non riuscivo proprio a capire come fosse possibile. In che mondo ero finito? Addormentandomi ero finito in un mondo parallelo dove potevano accadere cose del genere senza problemi? Questo ragazzo era Jungkook davvero od era solo un bravo attore?

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora