16

983 58 0
                                    

Jimin's pov
Io e Jungkook eravamo ormai in attesa che la porta della casa di Tae si aprisse. Eravamo arrivati da pochi minuti e dopo aver suonato il campanello, stavamo aspettando il mio migliore amico.

Ero un po' in ansia. Avevo raccontato a Tae che avrei portato un amico con me che era venuto a trovarmi dal Giappone e che sarebbe stato con me qualche mese. Tae non si era fatto troppe domande a riguardo, fino a che non gli avevo detto che anche lui si chiamasse Jungkook esattamente come il mio coniglietto. A quel punto aveva iniziato a farsi i peggio film su di noi dicendomi che avevo chiamato il mio coniglio in quel modo perché avevo una cotta per il mio amico. Se solo avesse saputo che in realtà erano la stessa persona. Avrei voluto dirglielo ma prima di farlo volevo essere più sicuro della condizione di Jungkook.

-hey ragazzi, entrate-venni riportato alla realtà dalla voce del mio migliore amico che finalmente aveva aperto la porta e ci stava facendo entrare in casa.

-ciao Tae-disse avvicinandomi ed abbracciandolo, cosa che fece anche lui per poi rivolgere la sua attenzione a Jungkook,il quale si trovava dietro di me.

-ciao io sono Tae migliore amico di Jimin tu sei Jungkook vero?-chiese Tae con uno strano ghigno sul viso. Sinceramente non volevo sapere cosa gli passasse per la testa, mentre stringeva la mano di Jungkook.

-si ciao sono Jungkook il suo co...-rispose Jungkook, quando lo interruppi preso dal panico più totale.

*Cosa voleva dire? Sono il suo coniglio che torna umano?*

-coinquilino, eh già attualmente vive a casa mia-dissi per poi ridere istericamente pensando al fatto che Jungkook stesse per rivelare ogni cosa, guardando il mio migliore amico sperando che ci credesse almeno un po'.

-ok, piacere-continuò Tae invitandoci poi ad entrare ed a sederci a tavola per la cena. Fortunatamente non si era fatto altre domande e la cosa mi aveva leggermente tranquillizzato.

-vado un attimo a lavare le mani, Jungkook vieni con me?-chiesi a lui che subito si alzò e mi seguii in bagno senza aggiungere niente. Chiusi la porta e mi rivolsi a lui, mentre tranquillamente si lavava le mani.

-kook stai attento ok? Non puoi dire che sei il mio coniglio. Al momento sei il mio amico venuto dal Giappone ok?ti prego stai attento. Facciamo cosi, se durante la cena Tae ti fa delle domande alle quali non sai come rispondere toccami la gamba e capirò che hai bisogno di aiuto e risponderò per te ok?-dissi un po' in panico. Non ero pronto a rivelare ogni cosa a Tae anche se sapevo che non mi avrebbe mai giudicato.

Sin da piccoli ci eravamo sempre raccontati ogni cosa, anche la più piccola senza paure e senza timori ma  in questo caso non ero ancora pronto a rivelare ogni cosa. Volevo capire e imparare a gestirla prima di rivelare almeno a lui la sua condizione.

-ok Hyung, scusami per prima-rispose abbracciandomi subito dopo, stringendomi forte.

-scusa Hyung, non avercela con me-continuò mettendo la testa nell'incavo del mio collo lasciandoci un dolce bacio che mi provocò un brivido lungo la schiena costringendomi a mordermi il labbro inferiore. Cercai di non darlo a vedere, facendo un respiro silenzioso.

-va bene kook tranquillo è tutto apposto-risposi trovandolo ancora tenero, vedendolo staccarsi e guardarmi imbronciato.

-sicuro? Non ce l'hai con me vero?-chiese un po' pensieroso e non potei che sorridere, portando una mano ad accarezzare il suo viso dolcemente.

-no kook tranquillo-risposi ancora trascinandolo di nuovo in salotto per affrontare la cena con il mio migliore amico. Dire che ero un po' in ansia era poco. Conoscevo bene Tae e sapevo che fosse curioso, soprattutto se pensava che avessi una cotta per il mio amico venuto dal Giappone.

La cena andò abbastanza bene, senza troppi intoppi, tranne per alcune domande un po' particolari come: come vi siete conosciuti? Da quanto vi conoscete?

Erano domande per le quali conoscevo la risposta giusta ma ovviamente non potevo dire quella. Sarebbe stato strano se avessi detto "l'ho incontrato mentre mangiava vicino dei secchi della spazzatura e ci conosciamo da qualche giorno". Così decisi di inventare risposte più o meno credibili, creando una storia dal nulla.

Dopo cena ci mettemmo un po' sul divano a fare delle chiacchiere tra amici mentre sorseggiavamo birra. Essendo preoccupato per Jungkook lo avevo lasciato fare soltanto per la prima birra per poi chiedergli gentilmente di bere altro. Non volevo farlo stare male più del dovuto, era pur sempre un coniglio. Sembravo quasi una mamma che gli vietava le cose, ma avevo pur sempre la responsabilità della sua salute e dovevo stare attento. Non avrei mai voluto che stesse male a causa mia e che dovesse essere ricoverato d'urgenza per chissà quale problema. Se fosse stato ricoverato da umano cosa sarebbe andata? Avrebbe avuto dei problemi con i medici? Il suo corpo sarebbe stato come quello di un umano anche internamente? Avrei dovuto portarlo in ospedale o da un veterinario?

-va bene allora Tae grazie per serata, ci sentiamo domani noi andiamo-dissi, alzandomi seguito da Jungkook abbracciando il mio migliore amico. Era ormai tardi ed avrei dovuto lavorare l'indomani.

-buonanotte ragazzi, è stato un piacere Jungkook-rispose Tae abbracciando me e stringendo la mano a Jungkook il quale ricambiò con l'aggiunta di un sorriso.

-grazie a te-rispose lui, per poi seguirmi fino alla macchina.

Era stata una bella serata piena di cibo e risate. Avevo visto Tae davvero contento di conoscere Jungkook, anche se già immaginavo cosa la sua mente stava elaborando. Sapevo che stesse immaginando me e Kook nelle peggio posizione mentre scopavamo come animali. Ammetto che l'idea non era poi così male, anche se qualcosa mi frenava. Forse era il fatto che fosse più piccolo di me o forse il fatto che probabilmente lui non mi volesse o forse il fatto che fosse un coniglio. Non avrei saputo che rispondere, anche se il pensiero di farmi scopare da lui non mi dispiaceva.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora