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Jimin's
Dire che fossi in panico era dir poco. Nonostante morissi dalla voglia di essere di nuovo toccato da lui, la paura rimaneva. Il mio sguardo era fisso in quel punto, su mio padre seduto a pochi metri da noi.

Cosa voleva fare esattamente Jungkook? Avrei urlato di piacere? Mi avrebbe scopato lì in cucina con mio padre a pochi passi da noi? Ne aveva il coraggio davvero?

Di cose pericolose ed imbarazzati ne avevo fatte ma questa era una di quelle peggiori e soprattutto si aggiungeva a quelle che mi avrebbero fatto toccare il fondo. Perché si in quel momento nonostante tutto volevo che mi toccasse più di qualunque altra cosa al mondo. Ne sentivo il bisogno. Lo volevo da morire.

Cercai di fermarlo ma invano. Sinceramente non mi ero neanche opposto più di tanto attendendo il mio destino lussurioso arrivare.

Sentii subito le sue mani scorrere lungo tutte le mie gambe accarezzandole dolcemente risalendo sempre di più verso i miei glutei. Milioni di brividi si propagarono per il mio corpo a quel tenero e leggero contatto. Dovevo ammettere che quelle attenzioni stavano quasi riuscendo a farmi dimenticare tutto e farmi lasciare andare.

D'improvviso le sue mani furono sulle mie natiche, strette violentemente subito dopo come se la sua vita dipendesse da quello. Mi morsi il labbro già in eccitazione e soltanto per quel piccolo gesto.

Le sue mani esperte le separarono in un naso secondo, mettendo in evidenza il mio anello di muscoli tango sensibile.

-sei bellissimo Hyung-mi sussurró prima dare una prima leccata proprio in quel punto mozzandomi il fiato. Mi trattenni dal non gemere forte. Una sensazione meravigliosa si propagò in me costringendomi a mordere il labbro violentemente per non urlare e far insospettire mio padre.

Senza lasciarmi il tempo di calmarmi qualche attimo, iniziò a leccare e succhiare quel punto più e più volte, alternandolo a delle penetrazioni con il suo muscolo caldo.

Iniziavo a sentirmi terribilmente andanto ogni secondo di più. Sapevo di non potermi abbandonare al 100%, ma non riuscivo a non farlo minimamente.

Chiusi gli occhi, continuando a torturare il mio labbro inferiore godendomi le sensazioni che le sue labbra e la sua lingua mi provocavano. Se fossi andato all'inferno in quel momento sarei sicuramente finito nel girone del lussuriosi. Volevo di più. Nonostante fosse terribilmente piacevole, volevo di più.

-kokkie...-sussurrai in modo da farmi sentire solo da lui, vedendolo fermarsi ed ascoltare cosa volessi.

-voglio di più-dissi totalmente rosso in viso, cercando poi di tornare più neutro possibile guardandomi di nuovo mio padre, il quale sembrava non essersi accordo di niente.

Jungkook sorrise, prima di lasciare un altro paio di leccate alle mia entrata per poi alzarsi e posizionarsi dietro di me. Rabbrividii a quel contatto, consapevole che da lì a poco avrei toccato le stelle.

Fece scorrere le sue mani al di sotto della mia maglia, arrivando a toccare i miei capezzoli, i quali divennero subito duri dopo pochi istanti. Sapeva proprio come farmi cadere nella sua trappola.

Sentii lentamente una sua mano scorrere sul mio corpo fino ad arrivare a sfiorare il mio sedere, accarezzandolo e palpandolo.

-amo il tuo culo Hyung-mi sussurrò all'orecchio mordendomi poi il lobo, mentre la sua mano si insinuava tra la spaccatura dei miei glutei. Attesi, consapevole e desideroso delle sue dita dentro di me.

Subito lo sentii penetrarmi con un primo dito che subito mi fece sussultare per la sorpresa, iniziando da subito a muoverlo ad una velocità assurda. Chiusi gli occhi nuovamente abbandonandomi a quel piacere, lasciando la mia testa spostarsi sulla sua spalla. Incoraggiato dai miei sospiri semi silenziosi fece entrare sia un secondo che un terzo dito, costringendo ad attaccarmi al lavandino per cercare di scaricare un po' di piacere.

-jimin-la voce di mio padre mi riportò alla realtà. Andai in panico, cercando però non darlo a vedere. Avevo paura che vedesse qualcosa e si fecesse idee strane. Anche se non era affatto un'idea strana anzi era la verità.

-penso che andrò a dormire ok? Vado prima a farmi una doccia e poi...oh Jungkook ci sei anche tu?-disse lui, mentre si alzava dal divano arrivando alla porta della cucina per salutarci.

Ero sbiancato, la paura dentro di me stava per esplodere. Speravo con tutto me stesso che non si avvicinasse o la scena che avrebbe visto non so se gli sarebbe piaciuta.

-si signor park-rispose kook sorridendo come se non mi stesse ancora penetrando con le dita nonostante mio padre fosse li a guardarci. Infatti non aveva mai smesso neanche per un secondo. Per fortuna il bancone della cucina copriva tutte le nostre azioni peccaminose ed almeno per questo potevo rilassarmi.

-ok allora ragazzi io vado, voi non fate troppo tardi mi raccomando-ci disse prima di uscire e dirigersi nella sua stanza dove era presente un bagno all'interno.

Jungkook appena se ne andò aumentò la velocità all'istante, arrivando a colpire la mia prostata e riuscendo a farmi cacciare un urlo che cercai di trattenere invano.

-shh Hyung o tuo padre ci sentirà-mi disse con un tono divertito, colpendo ancora ed ancora quel punto, afferrando con l'altra mano la mia erezione ancora priva di attenzioni ed iniziando a pomparla per darmi maggiore piacere.

Ero ormai al culmine, tanto che per agevolare maggiormente i suoi affondi in me mi piegai in avanti così da dargli maggiore spazio.

-kokkie...s...so...no...v..-non riuscii a finire la frase che sentii le sue dita uscire da me e subito drizzai le orecchie pronto ad urlargli contro che non poteva lasciarmi così, doveva farmi venire, ma non riuscii a finire la frase che mi sentii nuovamente riempire però dal suo enorme cazzo che mi fece ruotare gli occhi dal piacere all'istante.

Iniziò a spingere forte, con spinte mirate e profonde facendomi venire in men che non si dica, venendo anche lui subito dopo. Mi lasciai andare sul bancone esausto per ciò che era appena successo, sentendolo nel mentre uscire da me, rivestirmi e prendermi in braccio.

-andiamo a dormire piccolo-mi sussurrò tenendomi stretto trascinandomi in camera ormai divenuta nostra.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora