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Jimin's pov
Non facevo che pensarci. Non pensavo ad altro che non a quello che era successo quella mattina. I miei pensieri per quanto assorti nel lavoro che stavo svolgendo, erano in realtà rivolti al risveglio che avevo avuto. Non riuscivo ancora a capacitarmi di come eravamo arrivati a quel punto.

Ok ci eravamo scambiati alcuni baci a stampo, ma non erano di certo baci riconducibili ad un qualcosa di romantico nonostante dovessi ammettere che quei piccoli contatti tra noi erano davvero meravigliosi. Quei baci dovevano essere soltanto sperimenti come le situazioni in cui erano stati scambiati.

Non credevo che quei baci fossero stati scambiati da Jungkook come un qualche incoraggiamento ad andare oltre ed ad arrivare a dove eravamo arrivati quella mattina.

Non nego affatto che quello che era successo non mi era piaciuto, anzi mi aveva letteralmente fatto impazzire ma non doveva e non poteva succedere di nuovo.

Lui era il mio tenero e piccolo coniglietto ed io da bravo padrone non potevo assolutamente approfittare di lui in alcun modo, anche se il suo corpo era dannatamente sexy e provocante provocandomi un'erezione soltanto alla vista di esso. Non potevo. Dovevo essere un buon padrone e prendermi cura di lui, non farmi scopare da lui.

Pensandoci, con il senno di poi, mi ero reso conto che non lo avessi fermato incentivato probabilmente dall'astinenza che provavo. Infondo ero single da più di un anno dopo che la mia ultima relazione era giunta al termine con un tradimento da parte del mio ex fidanzato. Lui non ci era andato giù leggero portandosi a letto più di dieci persone nel giro di pochi giorni, negando ovviamente tutto quando lo avevo scoperto e beccato a letto con una di queste persone. Mi aveva fatto talmente schifo da quasi vomitargli addosso, dopo avergli girato la testa con un forte schiaffo direttamente sulla sua guancia.

Da allora ero rimasto single. Non che qualcuno non abbia provato ad avvicinarmi, ma non volevo ridurmi ad una classica botta e via per poi tornare alla mia vita di tutti i giorni. Non ero il tipo da fare queste cose non lo sarei stato. Se solo avessi provato a farlo probabilmente mi sarei sentito uno schifo non riuscendo più a guardarmi allo specchio per il resto della mia vita.

Ma Jungkook aveva qualcosa di diverso, dovevo ammetterlo. Jungkook riusciva a trasmettermi così tanto affetto ed amore con dei piccoli gesti che potevano sembrare insignificanti agli occhi degli altri, ma ai miei erano come un dono prezioso.
Anche per questo motivo non potevo permettermi di oltrepassare quella linea e decidere di fare quel genere di cose con lui. Lui era piccolo ed indifeso e sinceramente non desideravo che se ne andasse con la coda tra le gambe tornandosene per strada a vagare chissà dove troppo spaventato da me.

Gli volevo bene, forse fin troppo. Mi ero talmente affezionato a lui che non potevo negarlo ne impedirgli di abbracciarmi come solo lui sapeva fare. Adoravo il suo modo di trasmettermi calore attraverso le sue braccia strette intorno al mio corpo. Mi scaldava il cuore ogni volta portandomi a sorridere come un ebete. Jungkook mi faceva stare bene, quel bene che non provavo ormai da diverso tempo, quel bene al quale non volevo rinunciare per degli istinti o per delle voglie.

-chim va tutto bene?-mi chiese il mio migliore amico, riportandomi con i piedi per terra mentre la sua mano si era posata sul mio braccio.

-ehm...si scusami.....dicevi?-chiesi scuotendo la testa cercando in un certo modo di ritornare al discorso che stavamo facendo, anche se dovevo ammettere che non avevo ascoltato neanche una parola di quello che mi stava dicendo.

-stai bene? Ti vedo assente oggi. Qualcosa non va?-chiese ancora cercando di farmi aprire con lui, ma come potevo dirgli la verità?Cosa avrebbe pensato di me sapendo quello che era successo?

-sto bene, sono solo molto stanco. Jungkook mi ha tenuto sveglio stanotte non facendomi dormire molto-risposi, dicendo più o meno la verità. Infondo era vero che Jungkook mi aveva svegliato toccandomi e facendomi eccitare da morire.

-jungkook eh?!-disse con un ghigno sul viso quasi da farmi paura realizzando le mie parole e mettendo subito in chiaro il malinteso.

-intendevo Jungkook coniglio non il mio amico come pensi tu..pervertito-gli dissi, afferrando un oliva che avevo davanti, tirandogliela.

-va bene, va bene mi arrendo. Ma ora Jungkook sta bene?-mi chiese ridacchiando preoccupandosi subito dopo per lui. Come potevo saperlo? Dopo avergli urlato contro chiedendogli cosa avesse fatto non ero neanche stato ad ascoltarlo troppo preso dai pensieri, uscendo subito di casa ed andando al lavoro. Non ero neanche ancora rientrato in casa, dato che dopo il lavoro avevo visto Tae, soprattutto per evitare Jungkook.

Non avevo il coraggio di affrontarlo. Cosa potevo dirgli?

*Jungkook mi è piaciuto da morire, scopiamo?*

Certo che no, non potevo dirgli così anche se il desiderio di farlo era davvero tanto.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora