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Jimin's pov
-può darmi anche due lemon tard e due meringhe con panna?-mi chiese la donna indicandomi esattamente cosa avesse appena chiesto, osservandomi prendere quelle cose e metterle nella scatola apposita.

-desidera altro?-chiesi cortesemente, sorridendole attendendo la sua risposta.

-no grazie mille-rispose ed io iniziai a chiudere la scatola, porgendogliela subito dopo. La signora dopo aver pagato se ne andò con un gran sorriso sul volto.

-bene Jimin se vuoi puoi prenderti cinque minuti di pausa-mi disse Jin, sorridendomi, facendomi notare che in quel momento nella pasticceria non ci fosse assolutamente nessuno.

-ok Hyung allora ne approfitto e vado in bagno-dissi, dirigendomi nel posto indicato.

Cercai di fare velocemente. Non volevo passare lì tutta la mia piccola e breve pausa. Pochi istanti ed uscii, rimanendo di sasso vedendo chi fosse entrato. Non potevo crederci che fossero tornate.

Subito notai Jin avvicinarsi a me, posandomi una mano sulla spalla e ridacchiando.

-chim il tuo fan club è qui-mi disse, incitandomi ad andare a servirle. Sospirai, mentre vidi entrare anche qualcun altro che conoscevo.

-papà? Jungkook? Che ci fate qui?-chiesi visibilmente sorpreso sorridendo alla loro vista.

*Almeno una gioia*

-siamo venuti per i deliziosi dolci e per farti una sorpresa-rispose mio padre sorridendomi, stessa cosa che fece Jungkook.

-sedetevi, arrivo subito da voi-risposi, indicandogli un tavolo, dirigendomi verso il mio peggio incubo. Vedevo tutte le ragazze del gruppo osservarmi come se fossi stato un Idol che cammina a rallentatore. Sembravano come stregate da me e la cosa mi faceva uscire pazzo. Mi sentivo ogni volta spogliato dal loro sguardo come se effettivamente in loro presenza fossi senza vestiti. Cercai di non pensarci, arrivando davanti al loro tavolo.

-buongiorno ragazze cosa vi porto?-chiesi sorridendo cordialmente, sperando che facessero in fretta facendo finire prima quello strazio.

-ciao Oppa, oggi sei davvero molto bello-mi disse una delle tre, sorridendomi.

*Aiutatemi*

Sorrisi sentendomi un po' a disagio, sperando che dopo quel commento decidessero di ordinare.

-oppa mi porti della cheesecake?-mi chiese sempre lei con quasi sguardo supplichevole e io annuii.

*Cazzo siamo una pasticceria, cosa dovrei portarti della pasta al pomodoro?!*

-oppa io vorrei....un tiramisù-disse un'altra ed appuntai anche quell'ordine puntando poi lo sguardo verso la terza, nonché la stessa ragazza che aveva provato a rifilarmi il suo numero.

-io vorrei...una mousse al cioccolato-mi disse, portando poi una mano sul mio braccio mentre scrivevo anche la sua torta. Aggrottai le sopracciglia, fermandomi dallo scrivere cercando di capire che cosa le passasse per la testa. Che cazzo stava facendo?

Senza darle modo di fare altro, con una scatto veloce, mi allontanai dicendogli che gli avrei portato il tutto in breve tempo.

Respirai profondamente, dirigendomi a prendere le ordinazioni di mio padre e del mio kook.

-chim vedo che fai conquiste-scherzò su mio padre sulla cosa ed io sbuffai

-non me ne parlare, le odio. Sono appiccicose e urlanti-risposi, vedendo kook stranamente silenzioso, ma non gli diedi molto peso continuando il mio lavoro e portando le ordinazioni a tutti.

Non appena posai la mousse alla ragazza che a quanto pare mi amava alla follia, lei si sporse verso di me catturando il mio polso. Sbarrai gli occhi per la sua presa ferrea, guardandola subito dopo. Neanche il tempo di realizzare che la vidi avvicinarsi e baciarmi a stampo.

Sbarrai ancora di più gli occhi, realizzando cosa stesse succedendo, staccandola subito dopo.

Lei mi guardò confusa ed imbarazzata, quando io dal canto mio avrei solo voluto picchiarla.

*Che cazzo le è passato in testa baciarmi così davanti a tutti e......*

Realizzai subito tutto. Entrai in panico, ricordandomi che nel locale ci fosse anche il mio kook e che probabilmente avesse visto l'intera scena per filo e per segno.

Mi voltai verso la sua direzione con il cuore a mille, consapevole che la scena che mi sarebbe apparsa davanti non mi sarebbe piaciuta ed infatti non sbagliai.

Jungkook era in piedi con le lacrime agli occhi che mi fissava. Non appena i nostri sguardi si incontrarono, sentii il gelo invadermi superando persino il panico.

Senza pensarci oltre, non appena cercai di fare un passo nella sua direzione, prese la porta ed uscii correndo lasciandomi lì come un povero idiota. Per colpa mia ora stava male, ma non avrei permesso oltre questo teatrino del cazzo. Guardai Jin chiedendo perdono per quel che stessi per fare.

Mi voltai nero come non mai verso la ragazza che aveva osato baciarmi così come niente fosse ed iniziai a parlare non curandomi minimamente dei suoi sentimenti.

-senti sarò chiaro una volta per tutte perché sembra che i miei tentativi per farti capire che non mi interessi sia stato vani. Per prima cosa mi chiedo chi ti ha detto che potevi baciarmi? Poi mi chiedo ti ho mai dato delle speranze? Assolutamente no. Sai cazzo il ragazzo che è appena uscito in lacrime correndo? Lo sai? È il mio ragazzo, sono gay va bene? Quindi mettiti in quella cazzo di testa, che non me ne frega niente di te e ne di tutte le altre ragazze sulla faccia della terra. Non mi piacete ok? Mi piace il cazzo va bene?...non ti azzardare mai più a fare una cosa così o non risponderò di me-conclusi il discorso, vedendola quasi in lacrime ma fregandomene e correndo dietro a Jungkook dopo aver chiesto sempre con lo sguardo il permesso a Jin che non esitò a darmi.

Jungkook era la cosa più importante. Dovevo trovarlo e parlargli. Non volevo perderlo così per qualcosa che non avevo ne chiesto e ne voluto.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora