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Jimin's pov
Jin aveva deciso di chiudere prima la pasticceria quel giorno. Aveva ricevuto una chiamata da qualcuno e subito era entrato in panico, dicendomi che doveva chiudere e che potevo andare a casa. Sinceramente non sapevo cosa gli fosse successo o cosa la persona al telefono gli avesse detto ma non volevo invadere troppo la sua privacy e fare troppe domande. Se domani avesse voluto raccontarmelo ne sarei stato felice.

Decisi quindi di tornare a casa. Non ero così stanco come gli altri giorni, probabilmente per il fatto che alle 14 Jin aveva chiuso il suo negozio ed avevo tutto il pomeriggio libero.

*Cosa potrei fare?*

Mentre camminavo in direzione di casa, mi arrivò un messaggio dal mio migliore amico che mi invitava a passare da lui dopo il lavoro. Che tempismo.

Tae
Hey Chim quando stacchi vieni a cena da me?

Jimin
Certamente

Risposi di getto, quando poi mi balzò un'idea in testa. Come avrei fatto con Jungkook? Non potevo lasciarlo a casa da solo anche tutta la sera, mi avrebbe odiato e si sarebbe sentito solo però allo stesso tempo sapevo che non sarebbe tornato coniglio prima di diverse ore. Non sapevo che fare. Come avrei spiegato a Tae la situazione? Avrei fatto in tempo con i tempi?

Ero davanti a casa, colto da mille dubbi quando senza rendermene conto la porta d'ingresso si aprì rivelando la figura del mio coinquilino sorridermi. Non appena mi vide, il suo volto si illuminò che neanche il sole splendeva in quel modo.

-hyung che ci fai qui? Non lavoravi fino a stasera?-mi chiese uscendo e dirigendosi ad abbracciarmi. Ormai era una cosa che faceva sempre. Ogni volta che tornavo a casa si dirigeva da me per avvolgermi in un abbraccio e dovevo dire che mi piaceva tutto quel suo affetto nei miei confronti. Con solo quei piccoli gesti mi sentivo meno solo.

-oggi Jin Hyung ha chiuso prima per un imprevisto quindi eccomi qui-risposi io sorridendo, vedendolo contento dalla notizia.

-non sei contento che sia qui?-gli chiesi ormai ridendo sentendolo stringere le braccia ancora di più.

-certo che si Hyung, mi sei mancato tanto-rispose muovendo il viso nell'incavo del mio collo provocandomi un leggero solletico.

Con quel movimento, qualcosa mi saltò però all'attenzione. Qualcosa che non avevo notato minimamente fino a quel momento. Jungkook puzzava ed anche tanto.  Non sapevo da quanto non si lavasse, ma a guardarlo bene aveva ancora i vestiti che gli avevo dato qualche giorno prima.

*Che stupido avrei dovuto comprargli altri vestiti ed avrei dovuto prendermi più cura di lui. Che padrone orribile che sono. Devo rimediare subito*

-kook-lo richiami per attirare la sua attenzione. Dovevo agire. Non potevo lasciare che se ne stesse con quell'odore addosso per chissà quanto tempo. Dovevo prendermi cura di lui.

-si Hyung-mi rispose staccandosi e guardandomi con un'espressione interrogativa, chiedendosi quale fosse il problema.

-da quanto non fai un bagno?-chiesi guardandolo dritto negli occhi e vedendolo subito irrigidirsi ed iniziare ad allontanarsi velocemente da me.

*Ha paura del bagno?*

Alzai un sopracciglio rendendomi conto che ormai ci fosse un metro tra di noi e sembrava non arrestare un passo. Aveva davvero paura del bagno?

-jungkook dovresti...-non riuscii a finire la frase che mi interruppe iniziando a scappare.

-NOOOOOO-urlò iniziando a correre per tutta la casa cercando un posto in cui nascondersi, senza però calcolare il fatto che al momento fosse umano e che non avrebbe mai potuto nascondersi come quanto era coniglio. Il suo corpo così era molto più grande ed ingombrante.

-jungkook avanti è solo un bagno-cercai di convincerlo, quando lo vidi nascondersi dentro un armadio tenendo le ante affinché io non potessi aprirle. Sospirai, avvicinandomi lentamente.

-jungkook non c'è, ha lasciato il paese-mi rispose provacandomi una risatina per quanto fosse adorabile in quel momento. Sembrava un bambino.

-ah peccato vorrà dire che dovrò bere io i suoi banana milk o forse dovrei solo buttarli. Effettivamente sono un po' tanti da bere tutti insieme-dissi, avvicinandomi al frigo ed iniziando a tirarlo fuori uno ad uno posizionandoli sul bancone. Sapevo che fosse un colpo basso utilizzare i banana milk, da lui tanto amati, per convincerlo a lavarsi ma dovevo trovare un modo per tirarlo fuori da lì. Prenderlo di peso non era fattibile, dato che era pesante e muscoloso di me.

Continuai, rimanendo in attesa di qualche risposta da parte sua non sentendo però niente. Decisi quindi di passare al passo successivo. Presi una busta dell'immondizia pulita ed iniziai delicatamente ad inserire tutti i banana milk dentro essa sperando che almeno questo gesto lo spronasse a farsi avanti.

-oh che peccato buttarli ma del resto come posso berli tutti da solo-dissi a voce alta cercando di convincerlo che fossi davvero serio nel buttarli. Finalmente sentii qualcosa, più precisamente dei passi avvicinarsi alla cucina lentamente. Continuai a fare ciò che stavo facendo non facendogli capire che lo avessi sentito e che sapessi che fosse li.

-hyung...ti...prego...non...farlo-mi disse con dei lacrimoni agli occhi enormi che furono una lama al cuore, finché non avvolse le sue braccia intorno al mio bacino abbracciandomi da dietro e poggiando la testa sulla mia schiena.

-non buttarli-continuò con una voce ancora più flebile, muovendo il viso sulla mia schiena cercando di convincermi.

-ok kook io posso non buttarli a patto che tu faccia un bagno-dissi, passando al ricatto. Mi sentivo un po' in colpa, ma mi sembrava l'unico modo per convincerlo.

*Cosa mi tocca fare per convincerti*

-hyung...io...io...staresti con me mentre mi lavo?-mi chiese con la testa bassa ed un tono bambinesco. Era così adorabile che mi voltai nelle sue braccia e lo accolsi tra le mie, coccolandolo qualche istante per infondergli sicurezza.

-certo starò con te sempre mio piccolo coniglietto-dissi dolcemente, stringendolo maggiormente a me mentre solo dopo pochi istanti realizzai il tutto.

Jungkook ora era umano. Avrei visto lui nudo con un corpo da umano. Cazzo che imbarazzo. Purtroppo però non potevo più tirarmi indietro. Una promessa è un promessa.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora