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Jimin's pov
-buonanotte papà, se ti serve qualcosa la mia stanza è la porta infondo al corridoio-dissi, avvicinandomi verso la porta per lasciargli un po' di privacy quando però disse qualcosa che mi fece drizzare le orecchie ed arrossire per i pensieri che mi provocò. Ormai era fisso su quel punto e nessuno riusciva a smuoverlo.

-va bene tesoro....divertiti con Jungkook-disse con tono alquanto malizioso, lasciando poco spazio all'immaginazione.

Uscii senza dire niente, infondo cosa potevo dire. Non potevo di certo dire che non mi sarebbe piaciuto realizzare le parole di mio padre dato che kook mi faceva eccitare da morire ed il pensiero di noi due mentre facevamo l'amore mi faceva venire un'erezione immediata, ma di certo anche se fosse successo non sarebbe successo con mio padre in casa.

Sarebbe stato troppo imbarazzante poi spiegare i gemiti senza ammettere ogni cosa, ed ero sicuro che ci sarebbero stati soprattutto da parte mia. Era già successo una volta quando avevo diciassette anni. Ero alle prime esperienze ed uscivo con un ragazzo con il quale andavo anche a letto. Una sera mio padre rientrò prima dal lavoro e sentii proprio il momento in cui venimmo gemendo forte. Quando il giorno dopo mi chiese spiegazione avrei preferito sotterrarmi piuttosto che ammettere di aver fatto sesso la sera prima. Era stato davvero imbarazzante e non volevo che capitasse ancora. Per quanto fosse una cosa normale da fare con il proprio ragazzo, era terribilmente imbarazzante parlarne con il proprio padre o con un familiare.

Entrando in camera, notai subito qualcosa che mi fece nascere delle domande. Jungkook se ne stava in piedi a parlare con il nulla non capendo esattamente quale fosse il problema. Continuava a fare avanti ed indietro, borbottando parole su parole. Mi chiedevo perché fosse in quello stato dato che fino a qualche istanti prima era il solito Jungkook.

-ok allora....se fai così...però anche così...-continuava a ripetere senza dare effettivamente un soggetto alle sue frasi. Che voleva dire? Che problema aveva?

-kook-lo chiamai preoccupato volendo sapere cosa lo preoccupasse al punto da arrivare a parlare da solo.

-hyung-si voltò di scatto sobbalzando, probabilmente non avendomi sentito entrare.

-va tutto bene kook?-chiesi un po' preoccupato, iniziando ad avvicinarmi a lui, ma subito lo vidi portare lo sguardo ai miei piedi come se volesse in qualche modo fermarli con il pensiero.

-fermati Hyung, ti prego-disse quasi un un sussurro portandomi a fermare all'istante. Alzai lo sguardo di scatto verso i suoi occhi, trovandoli subito e leggendo preoccupazione in essi.

-kookie ehy che hai? Stai male?-chiesi ormai in preda al panico. Perché mi teneva a distanza? Perché non voleva che mi avvicinassi? Cosa avevo fatto di male?

-hyung ti prego stai lì, te lo chiedo per favore-continuò facendomi allarmare ancora di più ma questa volta decisi di assecondarlo però di continuare ad indagare.

-ok non mi avvicino a patto che tu mi dica cosa c'è che non va-dissi, alzando lo sguardo verso di lui nuovamente, trovandolo a mordersi il labbro inferiore. Dio come avrei voluto morderlo io e baciarlo fino a consumarlo.

-é imbarazzante Hyung-rispose, iniziando a giocherellare con le mani preso dall'imbarazzo. Lo trovai super tenero ed adorabile.

-kookie puoi dirmi tutto non ti giudicherò ok?-dissi, sorridendo un pochino per farlo tranquillizzare.

Dopo un attimo di indecisione lo vidi sospirare e sedersi sul letto dietro di sé, abbassando lo sguardo prima di iniziare a parlare.

-eh che....sono...cioè insomma...eccitato e non vorrei....rifare come l'ultima volta...-disse ed io sorrisi trovandolo davvero tenero e piccolo in quel momento. Stava cercando di tenermi lontano per paura di ferirmi o di farsi odiare. Aveva pensato prima di tutto ai miei sentimenti piuttosto che ai suoi.

-kokkie tranquillo, non succederà ok?!-dissi, ormai ad un passo da lui inginocchiandomi alla sua altezza e sollevando il suo viso.

-kokkie io mi fido di te ok? So che gli istinti e le voglie sono difficili da controllare ma ci puoi riuscire come sto facendo io mhh-gli dissi, guardandolo vedendo la sua espressione cambiare. Realizzai all'istante le mie parole. In pratica gli avevo detto che mi stavo cercando di controllare dal saltargli addosso.

-hyung...vuoi dire che...tu...insomma...vorresti...-disse cercando di capire dal mio volto la risposta e in quel momento non potei che rivelare i miei pensieri. Ormai il danno era fatto.

-si kook lo vorrei, ma non possiamo-dissi, sospirando un po' rassegnato all'idea che il mio sogno proibito non si sarebbe mai realizzato.

-perché no? Cosa ce lo impedisce?-chiese posando le mani sulle mie e tirandomi più vicino a lui. I nostri visi ormai erano a pochi centimetri e non potevo che fissare sia i suoi occhi che le sue labbra.

-kook...non giocare con me....sto cercando di controllarmi...-dissi quasi in un sussurro, troppo perso nei suoi occhi sentendo il suo fiato caldo infrangersi contro il mio viso.

-hyung non trattenerti ti prego...-continuò lui avvicinandosi ancora a me portando una mano dietro la mia schiena.

-kook...-sussurrai ormai con il cervello in panne avvicinandomi anche io a lui.

-lasciati andare Hyung-continuò lui con un tono dannatamente sexy da farmi eccitare ancora di più di quanto non fossi già.

Ormai non ero più in grado di controllare il mio corpo. Sentire il calore delle sue mani sul mio corpo mi stava provocando dei brividi lungo tutta la schiena facendomi impazzire. Non riuscivo più a pensare lucidamente. In quel momento vedevo solo lui e la fottuta voglia di fare l'amore con lui. Non mi importava altro, ne delle conseguenze, ne di mio padre e né di come sarebbe stato il nostro rapporto dopo questo.

Sentivo soltanto l'eccitazione e la fottuta voglia di baciarlo fino a consumare le sue labbra. Così feci, annullai in un nano secondo le distanza tra le nostre bocche in un bacio bagnato fatto di schiocchi e lingue portandomi a cavalcioni su di lui.

Come tu mi vuoiDove le storie prendono vita. Scoprilo ora