XXXI Capitolo

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-Ashley! Che cosa ti salta in mente?! Perché fai così??- chiesi disperatamente urlando. Lei in tutta sua risposta, alzò le spalle e roteò gli occhi standone in piedi con quella felpa che le stava enorme.
-Rispondimi! Non posso tornare a casa dopo tre giorni e trovarti a letto con uno sconosciuto pieno di tatuaggi! Poi trovo la casa sotto sopra, con tutte quelle bibite alcoliche vuote, reggiseni e mozziconi per terra!- urlai fortemente.
-Eh dai Skyler...lasciala divertire! È normale che i ragazzini alla sua età facciano ste cose- cercò di difenderla Luke. Mi girai verso di lui con uno sguardo arrabbiata perché già lo ero con mia figlia, poi arriva lui e la difende.
-Cazzo Luke! È tua figlia! Non puoi lasciarla andare a letto con qualunque ragazzo che si trova per strada e non può invitare a casa tutti quelli della scuola per fare un mega party dove ci saranno state quelle puttane che saranno andate a scoparsi qualche ragazzo!- urlai fregandomene delle parole che avevo utilizzato davanti a mia figlia, ormai era diventata così. Non voleva ascoltarmi e non voleva capire. Le ripetevo queste cose ormai da mesi!
-Oh..intanto non era tutta la scuola- si intromise Ashley che si era appoggiata sull'armadio. La guardai malissimo e poi mi rigirai verso Luke.
-Oh andiamo! Skyler, le vari fatte anche tu queste cosa quando eri una ragazzina!- cercò di difendersi.
-Luke!- strillai -come puoi pensare che io facessi queste cose!- chiesi incredula di quel che aveva detto. Lui rise, poi alzò le mani in segno di arresa e uscì dalla stanza. Mi voltai verso la bionda che in quel momento sbuffò annoiata. Mi arresi a sgridarla, ma le diedi una punizione.
-In quanto a te...- le puntai il dito -non uscirai di casa e non avrai il cellulare per una settimana. Ti verremo a prendere a scuola o io o tuo padre e ti porteremo uno dei due- sbuffò e poi aprì bocca -mai hai visto come papà non gliene frega se faccio ste robe?- chiese. -Beh, vorrà dire che farò io queste cose. Ora vai in camera tua e fa i compiti!- le ordinai.
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-Luke! Cosa cazzi ti prende all'improvviso?!- urlai appena scesi dalle scale. Aggrottò la fronte come se non capisse di quello che stavo dicendo.
-Sei sempre stato protettivo nei confronti di Ashley, non la avresti fatta toccare nemmeno da una mosca e ora le lasci fare tutto quello che vuole!?- strillai facendogli capire di quel che volevo fargli capire.
-Ormai è grande e sa quello che fa- rispose in tutta tranquillità.
-Pff...ma sei serio? Hai visto con i tuoi propri occhi...- non riuscì neanche a dirlo per il disgusto -insomma, l'hai visto- dissi strizzando gli occhi cercando di non immaginarmi la scena che avevo visto. Mi stavo stancando del suo comportamento che non gliene fregava un fico secco di sua figlia, ero stanca di dover dare regole a mia figlia e dopo le infrangeva, fregandosene di me. Ero stanca di sentire Ashton al telefono che mi diceva che suo figlio diventava sempre migliore, mentre mia figlia diventava sempre peggiore. Ero stanca che Luke non mi capisse...
Sbuffai tornando in camera a leggere un libro.
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Ero stesa sul letto e stavo leggendo il libro. Sentii i passi provenire da fuori. Si avvicinava sempre di più verso la camera, poi la maniglia della porta si aprì e la figura di Lukey mi si trovò davanti. Aveva un volto triste, non proprio triste...sembrava più...dispiaciuto credo, sì dispiaciuto.
-Amore...lo sai che non voglio mai litigare con te, so di aver lasciato troppo libertà a nostra figlia...ma voglio dire..a questa età tutti si divertivano- si avvicinò al letto matrimoniale e si stese accanto a me, braccio contro braccio e gamba contro gamba.
-Piccola...è da sua giorni praticamente che sei arrabbiata con me e non assaggio le tue morbide labbra...non ce la faccio più!- si lamentò. In effetti anch'io non ce la facevo più a non baciarlo. Mi morsi l'interno della guancia per trattenermi nel prendergli la testa tra le mani e baciarlo, assaporando ogni millimetro della sua bocca.
-Mi dispiace...ti a..- non riuscì a finire la frase che mi girai di scatto, presi la sua testa dalla chioma bionda e lo baciai senza approfondendo. Ma lui schiuse le labbra permettendomi di infilare la mia lingua nella sua bocca. Le nostre lingue cominciarono a rincorrersi come facevamo noi da giovani nel parco. Mi godetti di quel momento. In quel momento è come se tutto lo stress che mi ero accumulata si liberò. Ci staccammo per prendere fiato, ma comunque i nostri visi furono un centimetro dall'altro. Le nostre fronti si toccavano, come lo facevano i nostri nasi. Avevamo il respiro affannato, ma le labbra di tutti e due si incurvarono in un sorriso.
-Ti amo- soffiò sulle mie labbra, come io gli soffiai -Ti amo anch'io- .
Questo era un tipico litigio con Lukey, spesso facevano litigate ma poi finivamo per fare pace dopo un bacio profondo. Questa volta era diverso dalle altre volte però: questa volta avevamo litigato per il comportamento di nostra figlia...non lo avevamo mai fatto.
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ECCO A VOI UN NUOVO CAPITOLO, FA SCHIFO PERCHÉ L'HO SCRITTO UN PO' ALLA CAZZO. MA NON VEDO L'ORA DI SCRIVERE LA FINE DELLA STORIA, CIOÈ VOGLIO FINIRLO PERCHÉ SARÀ IL CAPITOLO PIÙ BELLO E... NON SPOILERO NIENTE! MA ALLO STESSO TEMPO NON VORREI FINIRLO!
SPERO VI SIA PIACIUTO LO STESSO, CI VEDIAMO AL PROSSIMO CAPITOLO :)
Soz xx

Wherever You Are || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora