XX Capitolo || Dad

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*Flashback*
5 anni fa
-Sono tornato a casa!- gridò mio padre felice con un sorriso stampato, ma non sapevo che sarebbe stato l'ultimo vero sorriso che avrei potuto vedere. Mia madre gli andò incontro e gli diede un dolce bacio sulle labbra. L'hanno sempre fatto, mi ricordo che quando avevo 5/6 anni ogni volta che si baciavano mi facevano schifo, era disgustoso. Ma crescendo ho capito che è segno di amore, amore vero. Non sapevo realmente il significa di 'vero amore' fino a quando non ho conosciuto Luke. Lui era l'amore della mia vita.
Mio padre ci aveva sempre protetti da tutto e tutti, ci voleva tanto bene è sempre ci accontentava anche se avevamo problemi economici. Non avevamo tanti soldi, vivevano in un appartamento non tanto grande. Mia mamma non lavorava e stava a casa ad occuparsi delle faccende di casa, mentre mio papà lavorava in un bar ma guadagnava poco.
-Come mai oggi così felice?- chiese mia madre preparandola tavola e la aiutai.
-Beh, si dice che ho trovato un nuovo lavoro dove guadagnerò molto di più- disse molto molto emozionato direi.
-Davvero?? Oh mio dio! Che bello! Sono davvero felice, che cosa farai?- chiesi davvero felice. Ma appena disse quel cognome...mi rattristai subito, abbassai lo sguardo -Lavorerò per Mr. Smith- disse con un sorriso stampato ma appena mi vede triste si affrettò a chiedermi cosa succedeva.
-Niente papi, ho solo dei problemi a scuola- non avevo mai detto ai miei di Emily, di come mi trattava a scuola. Neanche mio fratello lo sapeva, non avevamo un buon rapporto come adesso ho. Ah, comunque mio fratello era fuori con i suoi amici, Ashton, Luke e Michael.
Andammo a cenare e papà e mamma parlarono del nuovo lavoro, ma io mi limitai a tacere prima che scoppiassi.
Dopo cena arrivò Calum e la sua banda, andarono nella loro camera a suonare e a cantare come al solito. Erano molto bravi ma non mi ero mai complicata con loro. Cantarono un paio di canzoni ma quando si misero a cantare la mia canzone preferita ovvero 'She Will Be Loved' dei Maroon 5 mi misi a canticchiare ma poi comincia a cantare più forte senza accorgermene fino a quando i ragazzi si fermarono e uscirono dalla stanza. Li guardò in modo interrogativo poi Cal si avvicinò e mi invitò a cantare con loro. Ci pensai per un attimo ma poi accettai. Mi dissero che dovevo cantare con Luke perché era quello che cantava meglio è così feci. Da quel giorno quella canzone fu la nostra canzone.
Il giorno dopo papà arrivo a casa non con un sorriso di ieri, ma un sorriso soddisfatto mischiato ad una faccia stanca. Si vedeva che era molto stanco e sempre più stanco nei giorni seguenti fino a quel giorno. Quel giorno dove dovette lasciarci per sempre. Dopo 2 anni.
Erano le 15:00 e decisi di andare con mia mamma a fare una passeggiata e dirigerci verso il centro commerciale. Prendemmo la solita strada che la nostra famiglia prendevamo. Ma quando vidimo in una stradina buia mio padre essere picchiato con bottiglie di birra, gli tiravano una corda sulla schiena nuda e gli tiravano pietre non molto piccole. Perdeva sangue dappertutto, aveva graffi sulla schiena, lividi neri, sputava sangue, segni delle corda sulla schiena. Era distrutto. Quando ci videro, due uno mini di statura grossa ci presero e ci legarono in modo da non poterci muovere. Io piangevo a dirotto e continuavo a urlare 'papà!' 'Vi prego lasciatelo stare' 'non lasciarci', mamma piangeva tantissimo, soffriva, si vedeva ma non parlava, piangeva e basta. Ad un certo punto, un uomo vestito elegantemente, affianco a quella ragazza che odiavo a morte, tirò fuori un coltello e appena lo vidi non riuscii più a gridare nulla, spalancai gli occhi e speravo non facesse quel che pensavo, ma mi sbagliai. Ficcò quel coltello sul petto di mio padre è in quel momento urlai fortissimo per la disperazione, mentre mia madre chiuse gli occhi e si voltò continuando a piangere. L'ultima cosa che mi disse mio papà era 'mi dispiace' che sussurrò mentre lo stavano massacrando.
Quando fu ormai senza vita, l'uomo che lo colpì con il coltello si voltò verso di noi e disse -Ecco cosa succede quando chiedi milioni di soldi in prestito e poi non restituirli più. Ora voi non direte nulla sull'accaduto, seppellirete il corpo e non sapete più nulla. Altrimenti...non sarà l'unico a finire in questo modo- finì la frase e se ne andò liberandoci. Emily si avvicinò al mio orecchio e mi disse -fai la brava bambina, altrimenti...ops, sai che ti succede- disse con un sorrisetto furbo.
Dovemmo fare quello che ci dissero per non cercare guai. Chiamammo Calum per venirci a prendere e subito dopo lo informammo dell'accaduto. Non credeva a quello che gli avevamo detto, era stupito e disperato allo stesso tempo.
-Che cosa faremo adesso?- chiese tra le lacrime.
-Dobbiamo andare avanti e stare attenti a tutto e a tutti- ci disse mamma sospirando.
Furono mesi molto difficili per noi ma c'era sempre Luke a consolarmi. Sì, stavamo insieme, era l'inizio della nostra storia d'amore. Mamma si era trovata un lavoro e dopo un anno trovò un uomo ricco ma era un uomo che si preoccupava di noi e ci accudiva come se fossimo suoi figli. Ero felice che la mamma si era trovato un uomo così anche se so che amava ancora papà, ma un po' di amore l'ha trovato anche per John.
Ti voglio un mondo di bene papà, mi manchi un sacco.

Wherever You Are || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora