XXXX Capitolo || Wherever you are The End

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Eccomi qui a salutarvi. Non ci credo ancora che sta finendo la storia :( Ringrazio tutti coloro che mi hanno seguita leggendo la storia in tutto questo tempo. Spero davvero che vi sia piaciuta! Ok, non sono una di molte parole...quindi vi lascio a questo ultimo capitolo. Buona lettura!
Soz xx
PS: ci vedremo in un'altra fan fiction magari!
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'Un piccolo capriccio diventerà un grande guaio'

Skyler's POV
Era una bella serata, un serata da sballo. Ci stavamo divertendo come promesso. In quel momento non mi importava della mia età, pensavo solo a divertirmi...pensavo solo ai momenti passati con Luke simili a questi. Ai party, in discoteca, nei pub, ai compleanni. Ballavo con Luke il lento che era partito. Non so mia figlia con chi stesse ballando questa canzone e spero non con un tizio a caso ubriaco. Cercai di non preoccuparmi tanto di lei e poi godermi questo bel momento con mio marito. Tenevo da sotto l'ascella di Luke la mia mano sinistra sulla sua spalla mentre la destra univa le mie dita con le dita lunghe del biondo. Appoggiai la testa nell'incavo del suo collo. Respirai profondamente sentendo l'odore che più amavo. Me ne era necessario dopo aver annusato il sudore dei ragazzi con troppo gasato e dell'alcol che c'era. Chiusi gli occhi beandomi di quel momento di tranquillità. Le fine labbra di Lukey si appoggiarono sui miei capelli. Mi diede un piccolo bacio anche sull'orecchio e mi soffiò -Che splendore che sei, dolcezza- la sua voce era roca e dolce. Le onde sonore del suono prodotto dalle parole che aveva pronunciato, arrivarono dritto alle mie orecchie e le stesse onde sonore percorsero tutta la mia spina dorsale, procurandomi quel brivido che provavo ogni volta che sentivo quel flebile suono. Tenendo sempre le palpebre serrate, incurvai le mie labbra in un sorriso timido, anche se non mi vedeva. Le mie guance si tinsero leggermente di rosso e le mie labbra si aprirono per ringraziare timidamente. Quando la canzone terminò, aprii gli occhi e mi staccai dalla grande statura di Hemmo che non appena tolsi le mani dalla sua spalla e dalla sua mano, non mi diede nemmeno il tempo di guardarlo negli occhi che mi ritrovai le sue rosee labbra sulle mie fine. Fu un bacio veloce, ma pieno d'amore.
Intorno a noi la gente guardava il dj che cominciava a cambiare tipologia di canzone è durante il cambio parlò a tutti -Buona sera Miami!- e i ragazzi urlarono -siete pronti dopo questo piccolo assaggio?!- e la gente cominciò a dire 'sii' -come scusate?!- chiese il dj volendo più grinta, così i presenti urlarono. -Allora cominciamo! Diamo il via alla serata da sballo!!- e così terminò. Subito parti una canzone house. Tutti cominciarono a ballare in modo gasato sul posto. L'uomo difronte a me fece come loro, ed io lo seguii. Ballammo freneticamente come se non ci fosse un domani. Ad un certo punto della festa mi fermai. Cominciavo un po' a stancarmi.
-Amore vado a prendere un drink, vuoi qualcosa?- chiesi con la voce da una persona che aveva bevuto un pochino. Il viso di Luku si avvicinò al mio e mi soffiò sulle labbra -un rum e pera, per favore- e l'odore dell'alcol che aveva bevuto mi arrivò dritto al naso e mi fece allontanarmi di poco dal suo viso. Camminai verso il bar dove servivano le bevande. Aspettai che qualcuno che lavorava lì si girasse verso di me. Appena uno si girò, ordinai.
-Un rum e pera e....una tequila, per favore- il ragazzo giovane cominciò a prepararle. Dopo pochi secondi furono davanti a me. Lo ringraziai e mi diressi verso il posto dove eravamo prima. Ovviamente feci molta fatica a passare tra la gente che ballava. Arrivai al punto, ma non lo trovai. Provai ad andare ancora un po' più avanti, ma di lui nessuna traccia. Cominciai andare in panico. Pensai di andare da mio fratello a chiedergli se l'avesse visto. Cercai Calum ed Elsa e quando li incontrai mi risposero che non l'avevano visto passare. Andai a chiedere ad Ashton e Cloe ma neppure loro lo avevano visto. Nel frattempo, Ashton mi rubò pure la tequila. Ma non mi importa del drink ma piuttosto di mio marito. La mia testa cominciò a riempirsi di domande del tipo 'Dove è finito?', 'Non è che mi è andato a cercare?', 'perché non è più qui?', 'sta bene?', 'Si è fatto male?'. Mi stavo seriamente preoccupando perché non lo trovavo. Poi mi venne la brillante idea di chiamarlo (sono molto lenta a ragionare quando vado in panico). Squillò, ma poi partì la segreteria. Provai 1 volta, 2..3..4...5, ma non rispose. Decisi di mandargli un messaggio con scritto 'Ehi, dove sei? Mi sto preoccupando.
Skyler xx'. Aspettai due minuti per una sua risposta che non mi arrivò. Le mie unghie intanto si erano ridotte di metà della lunghezza che erano prima. Cominciai a muovermi sul posto per il nervosismo. Pensai a cosa fare. Ovviamente cercarlo, ma come? Da dove devo iniziare? Feci un bel respiro profondo chiudendo gli occhi e poi decidi di muovermi. Non lo avrei trovato se sarei rimasta in palata in un punto della spiaggia. Provai a guardare al bar, negli bagni, dove c'era meno gente ma niente. Tentai di oltrepassare la delimitazione tra la costa e la spiaggia per il party. Era buio, non si vedeva molto bene. Ma si sentiva molto bene. Sentire quello era come tornare indietro. Tornare al cuore spezzato. Che si era curato piano piano in 15 anni. Ma doveva essere spezzato. Era destino che il mio cuore fosse spezzato, che io avrei dovuto soffrire, che non sarei potuta stare con una persona che continuava a rompermi il cuore e curarlo. Le parole pronunciate da lui erano così profonde che bucarono piano piano metà del mio cuore.
-Quanto mi sei mancata, amore- la sua voce roca pronunciò queste parole.
-Non sai quanto mi sei mancato te, Lukey- e la voce inconfondibile di lei arrivò dritto alle mie orecchie.
-Però non mi piaciuto per niente il fatto che tu sia stato per 15 anni con quella stronza di Skyler- continuò.
-Lei non...- non riuscii a continuare ad ascoltare le sue parole. Lacrime rigavano sul mio viso mi girai di fretta. Cominciai a correre sulla spiaggia per tornare alla festa e confondermi tra la folla. I miei singhiozzi fecero voltare i due. Lui mi riconobbe ma non si mosse. Tra i miei singhiozzi e le mie lacrime aprii la mia borsetta per tirare fuori il cellulare. La cerniera non si apriva finché non mi fece innervosire sempre di più e la aprii con forza. Volevo chiamare qualcuno per dirgli di portarmi via da qui. Calum non potevo perché era a divertirsi alla festa e per questo motivo neanche Ashton. Feci scorrere il dito sullo schermo e trovai il nome Harry Styles. Ma quando cercai di schiacciare il numero mi scontrai con qualcuno. Ancora piangendo alzai lo sguardo per vedere chi era e andarmene via. Gli occhi verdi smeraldo mi fissarono preoccuparti. Non riuscii a dire nulla e mi allontanai con passo veloce.
-Skyler! Skyler! Cosa succede!?- urlò il mio migliore amico e la mia migliore amica. Continuai a correre. Chiamai finalmente Harry e sperai vivamente che avesse ancora quel numero e potesse rispondere subito. Dopo qualche squillo rispose.
-Pronto?- dopo un minuto di silenzio risposi cercando di sorridere.
-Ehi Harry,- tremai -sono Skyler, potresti venirmi a prendere, per favore?- sussurrai piano con voce spezzata e non solo quella. I miei tacchi sonori gli fecero capire che stavo andando da qualche che nemmeno io sapevo.
-Dove stai andando?- chiese preoccupato e sentii lo sportello della macchina sbattere. Segno che era già in macchina.
-Non lo so...incontriamoci al Brew- risposi confusa. Sentii dai passi lontani dietro di me e presi a correre diretta al Brew.
Ashley's POV
'DA: Jason Moore
Ciao piccola peste, ti ricordo che hai un conto in sospeso con me. Se vuoi che non accada nulla a qualcuno che tieni davvero o a te è meglio se fai in fretta!
J. M.' Mi arrivò questo messaggio da Jason. Non riuscii a capire bene il senso della frase. Ma dopo svariati minuti riuscii a capire e mi precipitai a vedere dove fosse Fletcher che fortunatamente era ancora affianco a me. Pensai a chi davvero tenevo e subito i miei genitori mi vennero in mente.
-Fletcher, vieni con me, subito!- istruii. Fece proprio quello che gli avevo detto. Il cuore cominciava a battere fortemente mentre andavo in cerca dei miei genitori. Al pensiero che fosse successo qualcosa di grave ai miei, mi fece preoccupare davvero molto. Riuscii a trovare mio padre che stava andando non so dove di fretta, ma non trovai mia mamma.
-Papà! Dov'è mamma?- gli urlai. Si voltò nella mia direzione ma non rispose. E continuò a camminare. Mi bloccai per due secondi e dopo decisi dì seguirlo. Camminava a passi veloci e ampi e divenne veramente difficile seguirlo. Quando si bloccò per guardare cosa avesse visto e perché si fosse bloccato. Un tonfo arrivò dritto le mie orecchie che subito mi fece girare in quella direzione. Due battiti di cuore persi per quel che vidi. Quel vestito che avevo scelto era per terra sporca di sangue. Lacrime scendevano su di me. Corsi verso la direzione del vestito urlando. Mi fiondai su di lei e la mia voce stridula urlava. Una jeep nera arrivò e scese un riccio moro della stessa età dei miei genitori. Il mio cuore morì internamente. Scossi il corpo fortemente ma due braccia mi presero delicatamente. Mi bloccarono la presa e mi allontanarono dal corpo.
-Ti prego Fletcher!- urlai disperatamente.
-Mi dispiace Ashley, davvero tanto. Era con una madre per me...- sussurrò con tono spezzato. Piansi gridando disperatamente.
Skyler's POV
Ero quasi arrivata al Brew, avrei dovuto solamente attraversare quella strada. Ma una luce fioca mi accecò ma riuscii a vedere perfettamente la persona che guidava. Era Clifford. Un colpo nel mio ventre arrivò fortemente. Quella parte di corpo cominciava a bruciare e farmi male. Avevo lividi dappertutto. Le mie forze erano esaurite del tutto ormai. Una figura alta bionda si avvicinò a me. Focalizzai meglio l'immagine. Era Luke: dovevo digli che lo amavo, per l'ultima volta.
-Ti amo, Luke- sussurrai e lui disperatamente rispose -Anch'io di amo Skyker. Ti prego, non chiudere gli occhi. Ti prego non lasciarmi solo-
Non riuscii a rispondergli che le mie palpebre si chiusero istintivamente. Un 'No' uscì fuori dalle sue labbra e insieme riuscii a sentire anche la dolce voce di mia figlia. Avrei voluto rispondere a loro che li amavo più di qualunque altra persona e che anche se sarei morta ci sarei stata lo stesso con la mia anima. Ma non riuscii a pronunciare quelle parole. Un'ultima lacrima rigò sul mio viso per poi sentire il vuoto e vedere il nero... Io ero morta....

The End..

Wherever You Are || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora