MICHAEL's POV
-Comunque, ci sono alcune feste in giro in questi giorni se volete vivere la vita..altrimenti fate come volete e annoiatevi a prendervi cura della vostra piccola bambina- dissi ai due davanti a me che stavano fermi e rigidi senza accorgersene nulla di quel che stava accadendo. Buttai un occhio dentro verso la cucina per controllare se Emily avesse finito è proprio in quel momento la vidi uscire dalla porta.
-grazie per i tuoi consigli Clifford, ma la vita è nostra e decidiamo noi- rispose Hemmings assottigliando gli occhi. Io sorrisi, un sorriso divertito.
-Va bene. Fate come volete- dissi aprendo le braccia "arrendendomi", in realtà per finire il discorso.
-Ora vado, ci vediamo presto!- feci per andarmene, ma quando feci due passi mi rigirai.
-Ah, e se volete un po' di erba..beh so call me maybe! Ciao Hemmings, ciao Hood- finii ridendo e andando verso la mia Jeep dove c'era Emily e la piccola Hemmings ad aspettarmi.
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-Bene. Ora le mandiamo un messaggio con il numero anonimo- affermò Emily. Io annuii e lei prese il suo IPhone 5s e selezionò la modalità di mandare il messaggio in anonimo.
'Mamma, mamma! Pensa un po' più a tua figlia e perdi meno tempo con gli errori del tuo fidanzato.
-A' digitò sullo schermo e premette INVIA. Dopo due secondi il messaggio era stato inviato. Emily si girò verso di me e fece un espressione vincente.
Sentimmo piagnucolare. Era la bambina. Forse aveva freddo visto il posto in cui eravamo, oppure aveva fame o aveva fatto gli escrementi e dovevamo cambiarle il pannolino. A quel pensiero sgranai guardando Emily che anche lei sbiancò.
-dimmi che tu ci sai fare con i bambini..- dissi disperato ad Emily. Non volevo sentire all'infinito il pianto di questa bamboccia...
-Beh io in realtà no...ma se vuoi ci provo- rispose insicura. Annuii e lei cominciò a fare facce buffe alla bambina. Le facce erano proprio buffe così comincia a ridere non riuscendo più a trattenere la risata. La bionda mi mandò un'occhiataccia.
-Almeno ci sto provando, mentre tu stai lì impalato a ridere- mi ammonì. Cercai di fermarmi dal ridere e mi morsi il labbro inferiore per non scoppiare.
-Meglio se vado a comprare un po' di pannolini e biberon con latte in caso ce ne fosse bisogno- avvertii la ragazza intenta a far smettere la bambina dagli occhi azzurri di piangere. Uscii dal capannone freddo e buio per andare a comprare le cose.
SKYLER's POV
'Mamma, mamma! Pensa un po' più a tua figlia e perdi meno tempo con gli errori del tuo fidanzato.
-A'
Lessi il messaggio e andai subito in panico vedendo se la bambina fosse in cucina, dove l'avevo lasciata. Luke non sapeva del messaggio e neanche Calum che lo avevo chiamato subito. Io e Luke cerammo per tutta la casa la nostra bimba, ma non c'era. Ero sempre più spaventata e preoccupata. Da sola non poteva essere andata da nessuna parte, ma allora dov'era? Ero nella più totale confusione e non riuscivo bene a ragionare. Negli occhi di Luke si capivano che era preoccupato, spaventato e confuso quanto me. Si avvicinò verso di me e mi abbracciò.
-Andrà tutto bene- mi sussurrò con voce insicura. Sembrava più dirlo a se stesso che a me. Nessuno dei due era sicuro di quello che aveva appena detto. Nessuno dei due si era preoccupato della bambina prima e questo era uno dei nostri primi errori da genitore. Come è sempre detto si impara dai propri errori. Il nostro abbraccio fu interrotto dal suono della campanella. La aprii e mi ritrovai mio fratello che respirava velocemente con una ragazza tinta di capelli rosso/arancioni. Non diedi caso a chi fosse e raccontai a Cal quel che era accaduto.
-Emily...- dicemmo io e Cal contemporaneamente. Andai a prendermi un felpa leggera, mentre Luke si affrettò a prendere le chiavi della macchina a di casa. Presi il mio cellulare controllando se c'erano altri messaggi da '-A' ma nessuna traccia. Tutti e quattro uscendo da casa e andammo nella BMW di Luke. Mi sedetti nel posto passeggero a destra dell'autista che in quel momento era il biondo. Mise in motore la macchina e partì non so per dove ma partì. Presi il cellulare di Luke e chiamai Emily ma partì la segreteria, così chiamai Clifford. Ma neanche lui rispose. Persi la pazienza e buttai la testa indietro, sbattendo contro il sedile. Chiamai la polizia per denunciare.
-Salve, mia figlia è stata rapi...- non riuscii neanche a finire la chiamata che il cellulare si spense.
-Cazzo, la batteria!- sbottai infastidita. Presi il mio di iPhone per chiamare la polizia ma..proprio in quel momento mi arrivò un messaggio da un numero anonimo.
'Non ti viene chiamare la polizia, oppure...immagina che cosa può succedere.
-A'
Lessi questo messaggio e subito la paura mi salì. Sbiancai e il biondo accanto a me mi guardò preoccupato. Cominciai a tremare, sperando che non facessero un graffio a mia figlia. Mia figlia non si tocca.
Brividi mi percorrevano sulla schiena, le mani e le gambe mi tremavano come tutto il resto del mio corpo. Cercai di non pensare al peggio è cercai di tranquillizzarmi. Una mano grande si poggiò sulla mia schiena strofinandola su e giù per tranquillizzarmi e ci riuscì ma non del tutto.
Decisi di non chiamare più la polizia. E provare a mandare un messaggio ad '-A' che credo che sia lei. 'Ti prego non toccare mia figlia, faccio tutto quello che vuoi ma non fare del male a mia figlia ti prego!' scrissi sullo schermo e mandandolo. Quando mancava proprio poco alla fine del caricamento apparse sullo schermo 'errore invio messaggio' e sbuffai.
-Dove stai andando Luke?- chiesi non conoscendo la strada.
-Forse so dove tengono la bambina- affermò e io annuii poco sicura.
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Arrivammo in un posto piuttosto deserto e Luke girò in una stradina strettissima. Proseguimmo e in distanza vedemmo un capannone. La strada si allargava in una specie di parcheggio davanti al capannone. Scendemmo tutti dalla macchina, pure la ragazza che era con Calum. Aprimmo la porta del capannone trovandoci in un posto buio, freddo, inquietante.
In lontananza vidimo la nostra bimba..in braccio alla stronza di Emily che ci guardava con uno sguardo furbo.
-Wow! Ashley guarda chi ci fa visita?- chiese alla piccola sorridendo.
-Ti prego, non farle del male!- urlai disperatamente. Luckey mise la sua grande mano sulla mia spalla avvicinandomi più a lui.
-Oh, ma chi ti ha detto che le farò del male- affermò e nessuno rispose. Dopo un paio di minuti di silenzio il biondo affianco a me parlò.
-Cosa vuoi- chiese con voce roca.
-Uh bella domanda Hemmings- disse la bionda davanti a noi -è molto semplice in realtà, voglio te- rispose Emily.
-Non mi avrai mai più-
-Allora, voi non avrete questa bella bambina!- si affrettò a dire seria la bionda.
Sentimmo dei rumori provenire dalla porta dietro di noi e piano piano si aprì.
-Oh, chi si rivede!- esclamò il rosso. Come risposta gli feci una smorfia. Clifford si avvicinò alla bionda con un sacchetto in mano.
-Davvero mi vuoi?-
-Si- rispose ovvia Emily.
-WoW, non pensavo che Clifford facesse lavori senza avere niente in cambio!- esclamò il ragazzo di fianco a me. Lo guardai stranita. Non capivo cosa volesse fare. Lui si girò verso Calum e si guardarono negli occhi, dopo un po' guardai io negli occhi azzurri. Sembravano dirmi 'tranquilla, andrà tutto bene. Fidati di me'.
-Allora?- chiese di nuovo guardando Michael. Quest'ultimo schiuse la bocca per un attimo sorpreso dalla domanda. Ma subito dopo quell'espressione sorpresa diventò in un espressione furbo, le labbra sorridevano e la parte sinistra era più incurvata dell'altra.
-Sai, io voglio 100mila dollari in contanti- rispose. Schiusi la bocca per la quantità di soldi e quello lo fece pure la rossa tinta.
-Ok ti accontenterò- rispose Luke sicuro. Mi girai verso di lui guardandolo con le sopracciglia aggrottate sempre più confusa.
-Ma Qualcuno deve andarli a prendere-
-Oh certo, ma tu resti qui. Ci vanno i fratelli Hood e..- squadrarono la rossa- se vuole anche lei- dissero tranquillamente.
-Va bene, andate ragazzi- disse.
Incerta uscii seguita da mio fratello e la tizia. Salimmo in macchina tranquillamente. Appena chiuso lo sportello mi affrettai a chiedere a mio fratello -Che diamine sta succedendo? Che intenzione ha di fare Luke?!-
-Lo scoprirai presto- rispose girando la chiave della macchina e mettendo in motore la macchina. Lo fissai per due minuti ma lui continuò a guidare e a guardare davanti.
Arrivammo davanti casa nostra e si fermò, scendemmo ma non capivo cosa volesse fare, non abbiamo tutti quei soldi in contanti.
-Dove li troviamo tutti quei soldi?- chiesi camminando a passo di Calum.
-Vai a prendere un borsone- disse senza ascoltare la mia domanda. Feci quel che mi disse sperando che dopo mi dica che cosa aveva intenzione di fare.
-Andiamo- partì di nuovo con la macchina. Non dissi più niente, arrendendomi nel scoprire cosa volessero fare.
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Arrivammo davanti alla polizia e mi irrigidii subito.
-No.- dissi senza accorgermene di averlo detto. Calum si girò guardandomi strano.
-guarda questo messaggio- dissi mostrandogli il messaggio. Lui sgranò gli occhi e poi parlò.
-Sta tranquilla, dovrebbe aver craccato il tuo cellulare, da solo cosa fai con il tuo cellulare- mi raccomandò scendendo dalla macchina. Non ero tanto sicura di questo.
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Cal aveva fatto la denuncia e aveva prelevato 10mila dollari dalla banca, la polizia sarebbe venuta con noi senza la sirena in modo da non farsi scoprire. Li avrebbero arrestati di sorpresa.
Arrivammo al capannone dove c'erano Luke, Ashley, Emily e Michael e io e Calum e la rossa entrammo con il borsone con solamente 10mila dollari.
-Eccoli, sono qui i soldi- disse Calum mostrandogli il borsone. I due sorrisero vittoriosi e quando si avvicinarono Cal li fermò.
-Ma prima vogliamo la bambina- i due davanti a noi rotearono gli occhi.
-E se è una trappola?- chiese la bionda.
-Dovreste saperlo...-A- risposi e lei mi guardò malissimo.
-Bene, facciamo uno scambio equo, Michael da la bambina a Skyler e Calum da i soldi a me- affermò. Mi girai verso Luke che ci stava guardando in silenzio e incontrai i suoi occhi e poi annuì così diedi l'ok a Emily. Clifford e Smith si avvicinarono piano. Il rosso mi porse la bambina mentre il mio Hood porse il borsone ad Emily. Appena gli arrivò il borsone in mano il suo volto si trasformò in gioia.
-Non volevi anche me?- chiese il biondo che era stato zitto.
-Oh si, adesso vieni con noi in macchina infatti- rispose la bionda. La bionda e il rosso si avviarono verso la porta ed uscirono trovandosi la polizia davanti. La polizia li ammanettò e ci rodarono il borsone. Stavamo per salire in macchina quando la voce di Emily mi attirò l'attenzione.
-Non sorprenderti se accadrà qualcosa perché la colpa è solo tua, sapevi benissimo che non l'avresti passata liscia- disse entrando nella macchina della polizia. Cominciai a preoccuparmi ma mi ripetevo nella mente che non sarebbe successo niente perché sarebbe stata dietro le sbarre, ma non stavano lì dentro per sempre.SPAZIO PUBBLICITÀ:
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Wherever You Are || Luke Hemmings
Fiksi PenggemarPer un periodo abbiamo preteso che non sarebbe finita, ma sapevamo che dovevamo dirci addio. Niente dura per sempre. Io non sto per niente bene.Quando chiudo gli occhi e cerco di dormire, cado a pezzi. Combatto duramente per respirare. Mi sento stra...