XVIII Capitolo

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Mi sento sola. Solamente io a casa. Luke è andato a prendere le ultime cose dall'altra casa; Calum è uscito con Harry; Ash e Clo sono andati al centro commerciale; mamma ha portato Ashley da Liz, la mamma di Luke per far conoscere sua nipote. Mia mamma e Liz hanno sempre avuto un buon rapporto din da quando Cal ha conosciuto Luke. A casa sono rimasta io che sistemo le cose vecchie in garage. Ho trovato alcune foto mie e di Cal da piccolini al mare, al mio compleanno o al suo, mentre mangiavamo la torta al cioccolato della mamma, era deliziosa quella torta. Spero che un giorno la mamma ce la prepara ancora.
In uno scatolone ci sono i decori per Natale, sarebbe bello preparare l'albero di Natale tutti insieme come una volta. Vorrei tornare a quei tempi dove la mia felicità era arrivata al massimo. Ora ho delle paure che ogni notte mi fanno svegliare. Ho paura che Luke possa lasciarmi sola di nuovo, paura che ash e Clo ora che avranno una famiglia non mi considerano più, paura che Cal si stanchi dei miei momenti di depressione e non mi consolerà più e paura che Emily possa far male alla mia famiglia...la mia più grande paura.
Scacciai via i miei pensieri e tornai a rimettere gli scatoloni sugli scaffali. Mi misi un paura di piedi per la mia statura non molto alta e per un momento quasi perdei l'equilibrio. Sospirai appena appoggiai i piedi sul pavimento freddo.
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Mi stavo dirigendo verso la camera da letto ma appena salii di due gradini sentii suonare il campanello. Andai verso la porta. Continuavano a suonare, che fretta c'era non lo sapevo ma l'avrei scoprirò subito dopo. Aprii la porta e mi ritrovai una Emily furiosa. In faccia era rossa come un pomodoro.
Appena la vidi mi salì il terrore per cosa mi avrebbe fatto. Speravo solamente che non fosse qualcosa di male ma non fu così. Mi tirò un pugno sullo zigomo, subito dopo mi tirò un calcio nella pancia che mi fece piegare in due. Mi tirò i capelli e continuò a darmi dei pugni in faccia e sulla panicia. Non capivo più niente, la testa mi girava e i dolori procurati dai pugni non aiutavano. Credo di aver sbattuto forte la testa contro il pavimento mentre sono caduta per il dolore alla pancia. Emily aveva detto qualcosa mentre mi aggrediva. Non capì tutto ma qualcosa sì. Aveva detto 'Stronza di merda, torna da dove sei tornata' 'Non mi porterai via tutto quello che fatto in tutto questo tempo per avere Luke' 'Vaffanculo' altro non avevo capito.
Emily se n'era andata ed io rimasi per terra. Chiusi gli occhi aspettando che qualcuno arrivi ma vidi solo nero e non riuscii più ad aprire gli occhi. Ero solo troppo stanca o addolorata...oppure non volevo vedere la stanza vuota e nessuno che mi aiutasse.
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-Skyler, Skyler..- sento qualcuno che mi scuote con cercando di farmi aprire gli occhi ma senza risultati.
-Dai Skyler! Svegliati!- continua.
Poi sento due mani che mi prendono delicatamente in braccio in stile sposa. È Luke, mi sono mancate le sue mani. Mi sta portando non so dove ma credo che sia uscito di casa perché sento un'aria fresca sulla mia pelle.
Capisco sempre meno cosa stia facendo e dove siamo.
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LUKE's POV
Stavo tornando a casa con gli ultimi scatoloni quando trovai Skyler piegata sulla pancia per terra, un occhio viola, tanti lividi sul braccio, sulla faccia e sulle gambe qualche graffio sulle braccia e i capelli tutti arruffati. Presi il panico quando vidi che non apriva gli occhi. Chi sarà mai stato a ridurla in questo modo? Cercai di svegliarla urlando il suo nome e scuotendo il suo corpo ma niente. Così la presi in braccio e la portai velocemente in ospedale. Spero solamente che non sia qualcosa di grave anche perché ha partorita da pochi giorni.
Arrivò i medici che la portarono via su una barella.
Intanto chiamai Cal che disse che sarebbe venuto subito.
Dopo 40 minuti circa, uscì un dottore con una mascherina che si diresse verso di me. Mi alzai dalla sedia su cui mi ero seduto e lo guardai.
-Allora la signorina Hood sta bene, diciamo. È stata colpita violentemente nel ventre che le hanno procurato molto dolore. Ha sbattuto forte la testa e per questo è svenuta. Resterà in ospedale per qualche giorno per tenerla d'occhio visto che ha partorito da poco non le conviene subire altri colpi- mi spiegò. Annuii e basta e lo vidi allontanarsi nel corridoio.
Poco dopo arrivò Cal e gli spiegai la situazione. Poi andammo al banco delle informazioni per chiedere in che stanza avrebbero messo Skyler.
-Terzo piano, stanza 12- ci informò, la ringraziamo e salimmo con l'ascensore. Entrammo nella stanza dove trovammo una dolce e fragile Skyler con occhi chiusi sul letto della stanza. Era pallida, sembrava fragile come un bicchiere di vetro che appena lo tocchi si rompe.

Wherever You Are || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora