XXI Capitolo || It's Christmas time

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25.12.2014
A casa c'è aria natalizia, beh oggi è Natale! Due giorni fa, Ashley ha compiuto 1 mese e siamo andati in un ristorante per festeggiare.
-We wish you a merry christmas, we Wish you a merry christmas, and A Happy New year!- ecco quel
deficiente di mio migliore amico.
-Good tidings we Bring to you and your kin- mi aggiunsi a lui. E tutti gli altri si unirono a noi.
-HAPPY CHRISTMAS!- urlò l'altro Hood.
-Bel inizio per un giorno di Natale!- commentai.
-Eh già- disse Cloe.
-Facciamo colazione? Ho bisogno di ciboo- si lamentò Luke. Lui e gli altri hanno già ripreso la confidenza di prima ma io..manco solo io.
-Sii, sta mattina ho bisogno proprio di una bella tazza di cioccolato con una bella brioche-dissi io.
-Adesso lo preparo subito-disse mia mamma. Intanto andai in camera da letto e trovai Ashley che si era svegliata e si era messa a piangere. Era ora di allattarla così la presi in braccio e la allattai. Alla fine le feci fare il ruttino e la portai giù dagli altri.
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-Ragazziiiii, dobbiamo aprire i regaliiiiiiiii!- disse molto mooolto eccitato mio fratello.
Sbuffammo tutti, oggi mio fratello era particolarmente felice, agitato, un insieme di emozioni come quando io stavo con Luke.
-Okk Cal, stai calmo però- dissi ridendo e andandomene in salotto dove c'era l'albero di Natale e tutti i pacchi. Iniziammo a scartare tutte i regali e ringraziai tutti tranne Luke. Non perché non voglio essere gentile, ma perché non ho trovato il suo pacco e ci rimasi un po' male.
Ad un certo punto Luke mi chiama e mi disse di andare fuori che mi doveva parlare. Feci quello che mi aveva detto di fare e rimanemmo soli, solo io e lui.
-Non credere che non ti abbia fatto il regalo!- disse ridendo. Oh la sua risata, mi sciolgo.
-Beh l'ho pensato- dissi scherzando.
-Comunque volevo dartelo senza nessun altro- disse lui prendendo fuori una scatolina, una scatolina blu con un fiocchetto bianco. La aprì e trovai la collana che mi aveva regalato a Parigi. Aww. Glie l'avevo ridato quando avevamo cominciato a litigare perché non c'era quasi mai a casa, non mi faceva più le coccole e non mi raccontava di niente; ci eravamo presi una pausa così lui era andato ad abitare da suo padre è in quei giorni partì.
Ricordandomi di questi momenti mi scese una lacrima, non ci posso ancora credere che sia tornato da me.
-Sai Sky, l'ho sempre tenuta per ricordarti e ho sempre tenuto la scatolina blu che mi ricorda quei momenti belli trascorsi con te. Mi dispiace per quei giorni in cui non c'ero, vorrei ritornare a stare con te felicemente- aveva la voce che tremava. Io non risposi. Lo guardai negli occhi, ma lui non stava guardando i miei occhi, ma le mie labbra. Si avvicinò sempre di più per poi appoggiare le sue labbra sulle mie. Un brivido mi percorse sulla schiena. Non ero più abituata a quella sensazione e mi è mancata davvero tanto. Era un bacio pieno d'amore e io dovevo ricambiare perché io lo amo. Così lo bacia con più passione. Gli circondai il collo con le braccia e lui mi avvicinò più a lui circondandomi i fianchi. Non volevo più staccarmi e nemmeno lui. Ma dovemmo farlo per prendere fiato ma appena ne prendemmo abbastanza, continuammo a baciarci con passione. Sentii qualcosa di soffice, delicato poggiarsi sulla mia testa così alzai la testa per vedere. Erano fiocchi di neve, stava cominciando a nevicare! La magia dell'amore. Sorrisi e guardai Luke che era incantato a vedere la neve che scendeva. Anch'io ero sorpresa. A Los Angeles aveva nevicato solo una volta e credo che anche a Miami sia raro che nevichi. Gli strinsi la mano libera e tornammo dentro, lui sorrise a quel gesto. Prima di entrare gli sussurrai -Accetto, accetto di ritornare insieme a te e stare felice per sempre perché sono sicura che sarò felice con te- senza che mi desse una risposta aprii la porta di casa.
-NEVICAA!- urlarono vestendosi e uscendo e stando sotto ai fiocchi di neve che si appoggiavano sulle loro giacche e capelli. Luke mi mise la collana, poi gli sussurrai un 'Ashley' e capii subito così andai su per vedere la mia piccolina. Stava dormendo, ma quando stavo per uscire si svegliò e cominciò a piangere forte. La presi in braccio, le misi il ciuccio e la coccolai. Si calmò così la vestii per portarla giù. Stetti allo stipe della porta per non farle prendere freddo. Quando vide la neve sorrise come se capisse che era raro e che era felice per quello.
Quando rientrarono dovemmo cenare. Mamma aveva preparato una cena speciale. Ci sedemmo a tavola e prima che iniziassimo a mangiare dissi -È stato un Natale meraviglioso, grazie mille per i regali e per questa bellissima giornata. Voi siete la mia famiglia, voi siete tutti quello che ho...- venni interrotta dal campanello. Ci girammo verso la porta poi ci guardammo senza capire. Chi poteva essere? A Natale poi?
Mi alzai per andare ad aprire la porta e mi ritrovai...ehh? Clifford? Che ci faceva qui? Cosa voleva?

Wherever You Are || Luke HemmingsDove le storie prendono vita. Scoprilo ora