CHAPTER 50 - I'm not that little prince

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JUNGKOOK POV

Stiamo cavalcando da qualche ora ormai e da quando siamo usciti dal palazzo di Namjoon Taehyung non mi ha più rivolto la parola.

Fin'ora sono stato zitto anch'io, ma adesso sono stanco:

<<Taehyung>>
Lo chiamai.

<<Che c'è?>>
Rispose freddo.

<<Perché non mi parli?>>
Gli chiesi.

<<Perché dovrei?>>
Rispose con fare indifferente.

<<Perché non dovresti?!?>>
Mi irritai.

<<Secondo te?>>
Mi chiese.

<<Sei arrabbiato e non capisco il perché!
Che cos'ho fatto?!?>>
Gli chiesi confuso.

<<Ah, quindi l'avermi impedito di uccidere quel verme per te non significa nulla?!?>>
Sbottò.

<<Che cosa?!? Te l'ho impedito perché non ne potevo più della violenza!
Guardati cazzo, sei ricoperto di sangue dalla testa ai piedi, mi fai paura!>>
Affermai.

<<Quindi ti faccio pure paura adesso?
Siamo sposati da circa otto mesi e tu hai ancora paura di me?!?>>
Si irritò.

<<Appunto perché sono passati solo otto mesi ho ancora paura di te...>>
Sussurrai.

<<Spiegati>>
Mi disse.

<<L-lo sai... m-mi hai stuprat->>
Non riuscii a finire la frase che Taehyung fermò di colpo il cavallo.

Fece passare davanti a noi tutte le guardie restando indietro.

Mi fece scendere e mi tirò uno schiaffo nello stesso punto in cui l'aveva fatto Namjoon poco prima.

Portai le mani sul punto colpito e delle lacrime caddero involontariamente.

<<P-PERCHÉ L'HAI F-FATTO?!?>>
Sbottai tra le lacrime.

<<COME HAI POTUTO RINFACCIARMI QUELL'EPISODIO?!? LO SAI CHE SONO PENTITO!!!>>
Urlò furioso.

<<P-perché mi hai p-picchiato?... P-perché mi picchiate tutti?!?>>
Piansi senza ritegno.

<<Jungkook io... scusami, non dovevo alzarti le mani>>
Cercò di accarezzarmi il viso nel punto colpito, ma mi scostai.

<<Perché m-mi trattate t-tutti come se fossi u-un oggetto s-senza sentimenti? V-vi servo solo per scopare?!?
P-picchiandomi non avrete il m-mio rispetto, m-ma il mio disgusto!>>
Gli urlai in faccia.

Ormai ero fuori di me.

<<Jungkook ascolt->>

<<NON NE POSSO PIÙ!!!>>
Sbottai correndo in mezzo agli alberi lontano dal sentiero sterrato.

In lontananza sentii la voce di Taehyung chiamarmi, ma lo ignorai continuando a correre.

Dopo circa dieci minuti di corsa ero esausto e mi appoggiai con la schiena ad un albero.
Portai una mano sul mio labbro e mi accorsi sta stava di nuovo sanguinando. Mi lasciai cadere a terra e piansi ragnicchiato tra le mie ginocchia.

Perché mi trattano tutti come se non avessi dei sentimenti?!?
Namjoon, Taehyung e perfino mio padre...

Nessuno pensa a quanto possa soffrire stando ai loro ordini senza possibilità di scelta.

Non sono il piccolo principe delle fiabe che mi raccontava mia mamma. Non ho tanti amici fatati pronti a consolarmi.

Sono solo.

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