_THE LITTLE PRINCE_

CHAPTER 45 - Two choises

JUNGKOOK POV

Siamo seduti a tavola e adesso capisco meglio le parole di Taehyung.

Sono dieci minuti ormai che il Re Namjoon, seduto difronte a me, sta strusciando il suo piede nel mio interno coscia...

Tossii leggermente per cercare di farlo allontanare, ma ogni mio discreto tentativo fu vano.

Ovviamente non potevo dirlo a Taehyung o avrebbe fatto un casino...

Alla fine mi sentii talmente a disagio che dovetti alzarmi per prendere una boccata d'aria:

<<Perdonatemi, mi assento un secondo>>

<<Certo figliolo, vai pure>>
Acconsentí mio padre seduto alla mia sinistra, mentre alla mia destra vi era Taehyung che mi guardò con uno sguardo preoccupato.

<<Hai bisogno di me tesoro?>>

<<No Tae, tranquilllo.
Ho soltanto bisogno di usare il bagno>>

<<Che coincidenza, anch'io ho bisogno di usare il bagno; mi fareste da guida Jungkook?>>
Intervenne Namjoon.

<<No! Vi accompagno io!>>
Sentenziò Taehyung.

<<Andiamo Taehyung, lascia mio figlio libero per due secondi>>
Lo rimproverò mio padre.

<<Vai pure Jungkook, fai strada al Re Namjoon>>
Aggiunse.

Difronte a mio padre non potei pare a meno di annuire.

Uscii dalla sala del ricevimento sentendo gli occhi di Taehyung premere sulla mia schiena.

Intrapresi il corridoio principale del palazzo, ma Namjoon continuava a camminarmi dietro e la cosa mi provocava parecchio disagio:

<<Potreste non camminarmi dietro gentilmente?>>
Gli chiesi irritato.

<<Ma siete meraviglioso visto da qui>>
Ridacchiò.

<<Vi prego non mancatemi di rispetto!>>
Gli dissi entrando nel bagno.

<<Oh, non lo farei mai!>>
Rispose seguendomi nella stanza.

Le pareri del bagno erano interamente di marmo bianco, decorate da dei motivi dorati incastonati tra di esso.

Mi avvicinai al lavandino e mi sciacquai il viso per poi asciugarmelo con un panno lì presente.

<<Vedo che vostro marito mi teme>>
Commentò.

<<Taehyung? No, lui non vi teme di certo>>
Risposi sicuro.

<<E voi? Voi mi temete Jungkook?>>
Mi chiese facendomi voltare di scatto.

<<I-io...>>
Balbettai.

<<Ve lo chiedo perché state indietreggiando ad ogni mio passo>>
Mi fece notare.

<<I-io non sto->>

<<Allora non allontanatevi da me!>>
Disse spingendomi contro la parete fredda del bagno.

<<C-che state facendo?!?>>
Mi spaventai.

<<Mi riprendo cio che è mio Jungkook! Voi>>
Affermò spiazzandomi.

<<Che cos->>

<<Ascoltatemi bene, avete due opzioni: o verrete con me con le buone o con le cattive.
A voi la scelta, ma in ogni caso voi verrete via con me!>>
Moli impose.

<<T-TOGLIETEMI LE MANI DI DOS- MGHM!!!>>
Urlai, ma la sua mano finì sulla mia bocca.

<<Voi non sapete come stanno le cose piccolo Jungkook; lasciate che vi illustri la realtà.
Il giorno del vostro diciottesimo compleanno non è stata la prima volta che vi ho visto. Già svariati mesi prima venivo periodicamente qui a palazzo per discutere con vostro padre di affari di stato ed un bel giorno, per puro caso, mi ritrovai a passare davanti alla vostra stanza.
La porta era rimasta leggermente aperta e da quello spiraglio osservai il ragazzo più bello che avessi mai visto spogliarsi difronte i miei occhi. Eravate un tale spettacolo... così puro ed innocente...
Vi osservai a lungo mentre vi facevate il bagno e mi creaste non pochi problemi di ormoni; successivamente chiesi di voi e venni a scoprire che eravate il figlio del Re Jeon. Sapevo che il vecchio Jeon avesse un figlio, ma non sapevo che fosse proprio il bel ragazzo che con ardore ho desiderato possedere.
Ed ora eccovi qui con me, finalmente soli!>>
Disse togliendo la mano dalla mia bocca.

<<S-siete disgustoso! Spiare un r-ragazzino come un m-maniaco!>>
Sbottai disgustato.

<<Siete stato voi a lasciare la porta semi aperta quel giorno! Come vi ho visto io avrebbe potuto vedervi chiunque altro.
In ogni caso qual è la vostra scelta Jungkook?
Verrete via con me da bravo o dovete farmi arrabbiare?>>
Mi chiese iniziando a perdere la pazienza.