Delusione.

388 23 8
                                    

POV SIMON.
 
Siamo tutti seduti nella piccola grotta (ormai diventata ufficialmente il nostro rifugio) attorno a un fuoco. Tutti tranne Jace e Clary.
Quando ho visto che il sole tramontava e loro non c’erano non ho potuto farne a meno: ho sentito una fitta dolorosa al cuore, come un veleno che ti corrode lentamente, attraversandoti goccia per goccia.
Che lui l’abbia trovata e si stiano avviando per venire da noi? No. Anche se si fossero ritrovati ormai conosco i metodi del biondo: non la riporterà qui finchè non  sorgerà di nuovo il sole. Così sarà sicuro di non perdersi di nuovo e, motivazione più importante, trascorrerà tutta la notte con lei.
Già, perché Clary fa a tutti quest’effetto. A me, a lui, a Sebastian, e a tutto il college restante. Sì, lei non si accorge che quando passa ondeggiando i fianchi senza volerlo tutti gli sguardi si posano su di lei. Non si immagina che effetto può fare il suo magnifico sorriso sui ragazzi. Proprio no. O, se lo sa, fa finta di niente.
E’ come una bambola di porcellana all’esterno : così delicata e fragile, bella e pura. Sembra che si possa spezzare con un minimo tocco. Ma non è così, perché ha lo spirito di una leonessa, anche se non lo sa: è forte, decisa e determinata. E lotta per le persone a cui tiene.
Alec e Seb stanno parlottando nervosamente tra loro,cercando di apparire tranquilli, ma si vede che entrambi sono arrabbiati. Con Jace, presumo. In effetti anche io lo sono, poi se penso a ciò che potrebbe star facendo con Clary… Scuoto la testa, lei non  farebbe MAI  certe cose proprio adesso. Punto.
Guardo Izzy al mio fianco, ha lo sguardo perso nel vuoto, i suoi occhi sono impassibili. Anche lei sta male, lo so per certo. Il trauma della caduta dell’aereo, la consapevolezza che forse non verremo mai ritrovati, la debolezza fisica, e ora anche la scomparsa della sua migliore amica e di suo fratello.
E’ troppo per tutti noi, più di quanto si possa sopportare.
La stringo dolcemente a me, e lei posa il viso nell’incavo del mio collo, rannicchiandosi contro il mio corpo.
Le poso un bacio leggero sui capelli corvini mentre le accarezzo la schiena, cercando di infonderle sicurezza. Sinceramente, mi sento una merda. Lei mi ama, me lo dimostra in tutti i modi possibili, e so che fa fatica a esternare i suoi sentimenti ma nonostante questo si sforza. Per me.  E io? Sì, mi piace il suo carattere; sì, mi attrae fisicamente; ma la verità è che nel profondo sono innamorato della sua migliore amica.
Stringo gli occhi per scacciare questa fastidiosa consapevolezza e mi concentro sulle fiamme davanti a me.
Mi rendo conto solo dopo un po’ di tempo che sto iniziando a sudare, strano, eppure non sento chissà quanto caldo… Il mio è più un sudore freddo, di quelli che hai quando in te si insinua la paura, il panico, o quando ti ammali.
A quel pensiero apro di scatto gli occhi, ma tutto intorno a me si fa distante, confuso. Immagini sfocate si alternano davanti ai miei occhi, come ombre.
Prima di perdere i sensi , posso sentire un unico filo di voce.
-Il serpente lo ha morso!
Oh, ecco che tutto si spiega.
 
POV CLARY.
 
-Bene, ora torniamo dagli altri?- Chiedo con un filo di voce. Le sue braccia sono ancora avvolte intorno a me, e se parlo a un tono più alto ho paura che la voce possa risultare tremante.
-No, aspettiamo l’alba .- Risponde tranquillamente lui lasciandomi andare.
La mancanza del suo corpo contro il mio mi fa sentire un freddo glaciale che quasi mi toglie il respiro. Inconsapevolmente, cerco la sua mano.
 I suoi occhi mi fissano stupiti per un attimo mentre la sua bocca si schiude leggermente, poi il suo sguardo diventa malizioso.
-Non riesci proprio a starmi lontana, eh?- Dice con quel ghigno che tanto odio.
-Fottiti.- Mormoro, arrossendo fino alla radice dei capelli e cercando di togliere il mio palmo sudato dal suo. Ma lui me lo impedisce, intrecciando le dita lunghe e affusolate dalle mie e stringendole forte.
Ora quella sbalordita sono io, ma non dico niente. Ci sediamo vicini, e le nostre mani rimangono unite.
Per qualche minuto entrambi fissiamo in silenzio il buio davanti a noi, ed è lui a rompere il ghiaccio.
-Sai, mi sono appena reso conto che non so praticamente nulla su di te.- Afferma guardandomi.
-Non c’è niente di interessante da sapere.- Ribatto alzando le spalle.
-Io non ne sarei poi così sicuro…- Lo sento sussurrare.
-Neanche io ti conosco bene.- Dico, ignorando le ultime parole uscite dalla sua bocca.
-Mi chiamo Jace Heronalde, ho 18 anni, pratico la boxe ed  il karate da quando ne avevo 7, vengo da una buona famiglia ed ho una sorella rompipalle. Sono ovviamente bellissimo e tutte le ragazze mi vogliono, e adoro leggere e suonare il pianoforte. Tutto qua.
-Suoni il pianoforte?- Domando stupita.
Lui annuisce lentamente, studiando il mio sguardo. Sono sorpresa. Mi aspettavo che praticasse molto sport, a giudicare dal suo fisico senza un grammo di troppo e pieno di muscoli, ma che suonasse e leggesse! Non l’avrei detto mai e poi mai.
-E tu?- Mi chiede.
-Il mio nome lo sai, gli anni pure, faccio nuoto da quando avevo 9 anni, ho un fratello a cui a volte staccherei la testa, non sono “bellissima” e adoro disegnare e leggere.
Mi aspetto che rimanga in silenzio, ma non lo fa. –Hai dimenticato di dire che ti servono gli occhiali e che non sai giudicare la bellezza femminile.- Il suo tono di voce è roco e sensuale, il suo sguardo deciso. Non riesco a reggerne l’intensità ,così mi fisso i piedi senza rispondere nulla.
-Clary?
-Sì?
-Qual è il tuo colore preferito?
Ma che razza di domanda è? Essendo una che disegna adoro ogni colore, con le sue sfumature e varie tonalità.
-Tutti.- Rispondo incapace di trattenere un mezzo sorriso.
-Il tuo preferito in assoluto?- Insiste ridacchiando.
Riporto il mio sguardo su di lui, glielo dico? Sì. –L’oro brillante come la luce del sole, perché non c’è nulla di più bello al mondo. - Rispondo fissando i suoi occhi.
Quando lo vedo avvicinarsi deglutisco. Il suo viso si fa sempre più vicino al mio, un po’ di più, un altro po’… La sua è una dolce tortura che non riesco più a sopportare.
Ogni parte di me lo vuole, in tutti i modi possibili. ‘Prendi tutto ciò che vuoi, la mia anima e il mio corpo.’ Mi sussurra una vocina interiore. ‘NO! SEBASTIAN!’ Dice un’altra.
Al pensiero dell’altro ragazzo la magia si infrange e mi allontano di scatto da lui. Non posso.
-Che succede?- Il suo sguardo è allarmato.
-Io… Io ho un ragazzo Jace. Non posso.- Sussurro, più a me stesse che a lui.
-Fa come ti pare.- Il suo tono di voce è cambiato improvvisamente, diventando burbero.
L’ho deluso. Lo so.
Ma la domanda da un milione di dollari è: sto bene così o ho deluso anche me stessa?
 
 
 
ANGOLO AUTRICE.

Scusate l'enorme ritardo, ma spero che questo capitolo vi sia piaciuto. Un bacio! :*

When life changes. (Shadowhunters) Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora