Una volta uscita Marlene, Albus si sentì meglio, si era sfogato con Scorpius e aveva intenzione di parlarle una volta finito il progetto di Difesa Contro Le Arti Oscure. Non capiva bene il motivo di quello strano presentimento di vuoto, aveva paura di perdere la ragazza ma allo stesso tempo sapeva che faceva bene a chiederle cosa stesse succedendo e, inoltre, doveva parlare con il gruppo di ragazzi.
Verso le quattro Madama Chios fece uscire Scorpius dall'infermeria e i due si diressero direttamente in biblioteca per finire il lavoro -Ma perché deve essere così complicato?- chiese il moro guardando gli appunti.
-Ma se è semplicissimo su, dai Albus, ripetiamo un'ultima volta così che se ci interroga sappiamo cosa dire- erano lì dentro da quasi tre ore e Albus ne aveva fin sopra i capelli di quel compito.
Quando Lily lì aveva trovati, il fratello era chino su un libro con la testa fra le mani e l'amico gli ripeteva la teoria di come quell'incantesimo era stato inventato. La rossa aveva portato loro gli appunti della giornata e poi era andata via dicendo che aveva da fare.
-Chissà Lily cos'è andata a fare- disse Albus cercando di cambiare discorso.
-Al, è la settima volta che ci provi, se non vuoi ripetere basta che lo dici, abbiamo fibito- rispose Scorpius sorridendogli mentre chiudeva il libro.Gli mancò il fiato quando il ragazzo gli mostrò quel sorriso, perché gli faceva quell'effetto? Che cos'aveva di speciale? Non lo sapeva e questo smarrimento lo faceva ammattire, lui aveva sempre la battuta pronta per ogni cosa, ma per quel sorriso no. Non sapeva come comportarsi, era un sorriso talmente genuino che quasi aveva paura di non vederlo più o di rovinarlo -Oh...torniamo in sala comune? Credo di dover parlare con Lene- il biondo annuì prendendo i libri mentre Albus prendeva le due pergamene che avevano scritto, o almeno che aveva scritto la penna che avevano incantato, perché dopo un po' si scocciarono di scrivere visto che era tanta roba.
-Hei albino sei tornato preso questa volta! Miraccomando impegnati che domani dovrai recuperare i novanta punti persi oggi!- urlò Moore una volta che i due entrarono nella sala comune, Albus aveva stretto i pugni, pronto a sferrare un destro in faccia al ragazzo ma Scorpius gli prese la mano con la sua, i due si guardarono e Albus annuì, lo sguardo del biondo era intenso e l'aveva perforato, ma aveva capito quello che voleva dirgli: se avesse reagito non si dimostrava migliore di loro, ma peggiore.
-Perché novanta? Non erano ottanta?- chiese il biondo guardando il gruppetto di ragazzi che rideva senza motivo.
-Ho perso altri dieci punti a incantesimi- disse svogliatamente Marlene Jones.
-Tu hai fatto cosa?- sta volta fu Albus a parlare -Già siamo quarti in classifica poi giocate anche a chi ci fa perdere più punti, come dovremo recuperare scusate? Novanta punti! Novanta! Ci vorrà un mese per riuscire a riottenerli e anche se ci lavorassimo tutti assieme sono sicuro che voi ce li farete riperdere- concluse indicandoli.
-Albus Potter, il ragazzo che urla alle persone senza conoscere la grammatica- disse Finley -Il pronome giusto è "noi" non "voi"- rise guardandolo.
-Non ho sbagliato proprio niente, io ho chiuso con voi- rispose duro il moro guadagnandosi occhiate sorprese e confuse da tutti i presenti in sala comune. Ogni volta che IL gruppo litigava tutti li ascoltavano, un po' in cerca di gossip, un po' per capire a quale destino sottoponevano la casa.
-Quindi il piccolo Albus Potter, il figlio più inutile tra i tre, vorrebbe uscire dal gruppo? E chi ti ha dato il permesso? Mi sembra logico che tu non possa- non riuscì a finire la frase perché Scorpius gli fece un incantesimo non verbale che gli cancellò la bocca dal viso, senza farsi vedere ovviamente. In molti risero, anzi non molti, ma tutti, vedere così ridotto Robert Finley era rarissimo.
-Albino! Cioè Malfoy, fa qualcosa!- disse Marlene Jones evidentemente troppo preoccupata per il viso del ragazzo -Tranquillo Rob, adesso risolviamo tutto.
-Alla sola condizione che lascerete in pace Albus- disse il biondo avvicinandosi, Finley lo guardò muovendo la bocca -Finley, annuisci o andrai da Madama Chips, e sai che crederà più a me di tutti voi messi assieme- lui alzò gli occhi al cielo e annuì -Abbiamo bisogno di fare un Patto Infrangibile o sto sicuro che manterrai la promessa?- lui annuì ancora e Scorpius agitò la bacchetta facendogli ricomparire la bocca -Stavi meglio senza- continuò il biondo prima di girarsi verso il suo amico -Io vado in camera, penso che tu debba parlare con qualcuno, se vuoi la lascio libera.
-Si mi faresti un favore, grazie Scorp- I due annuirono e il moro si girò verso la sua ragazza quando il biondo si avviò verso i dormitori -Lene, dobbiamo parlare, vieni?- chiese, la ragazza guardò incerta il gruppo soffermando lo sguardo sul suo ex, Robert Finley, che annuì. Ad Albus quel cenno non passò inosservato ma non disse niente, semplicemente si girò verso le scale e salì nella sua stanza seguito dalla ragazza.
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Una Fine Inaspettata || Scorbus
FanfictionAdesso: #1 IN ALBUSPOTTER #1 IN SCORBUS per tre mesi #1 IN GAY per due mesi Albus Severus Potter, ragazzo all'apparenza molto egocentrico ma distaccato dal mondo, è il Serpeverde più conosciuto e "importante" del suo anno, secondogenito del Prescelt...