10 - Scorpius

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La cena andò molto bene, Scorpius si sedette fra Albus e Lily, il più lontano possibile da Ron e Percy Weasley, non tanto perché non voleva parlarci ma perché aveva paura di loro.
Dopo cena uscì fuori la tana, aveva bisogno di una boccata d'aria, c'erano davvero tante persone in quella casa e lui non era abituato a parlare o quantomeno a stare in mezzo al caos, perché sì, una cena con i Weasley non è certo la cena più tranquilla del mondo.

Si sedette sull'erba appoggiando la schiena sul muro esterno della casa, sospirò guardando di fronte a sé, non tutti i Weasley l'avevano accolto calorosamente ma se l'aspettava, anzi si aspettava di peggio, molto di peggio.
Aveva timore di parlare in mezzo a tante persone e in quella casa di persone ce n'erano altre trenta all'incirca. Magari vedendo la sua insicurezza si sarebbero convinti che lui non era come il padre o il nonno, ci sperava davvero tanto, odiava essere paragonato al nonno o al padre da giovane, lui non era come loro, lui era diverso, lui era timido e insicuro, impacciato e poco deciso, certo, era intelligente e sapeva rispondere a tono, ma non era cattivo, non sapeva sputare odio. Lui non era Scorpius Malfoy, né Malfoy, lui era Scorpius, solo Scorpius. E sperava tanto che qualcuno prima o poi se ne accorgesse.

Sbuffò ancora chiudendo gli occhi -Forse interrompo i tuoi pensieri, ti va di parlare?- disse il famoso Harry Potter, lui annuì e l'uomo si sedette accanto a lui -Sono felice che tu sia amico di Albus e Lily, loro sono riusciti in quello che io non ho potuto fare- disse Harry facendo girare verso di sé Scorpius confuso -Diventare amico di tuo padre, di un Malfoy, ogni tanto mi chiedo se fossi stato messo in Serpeverde, come il capello voleva, se avessi potuto condizionarlo e magari farlo cambiare un po'. Capiscimi, tuo padre ha reso la vita un inferno a molte persone.
-Si, ho capito che intende, diciamo che ho sentito parlare della sua condotta- disse Scorpius scuotendo il capo.
-Come ne hai sento parlare?
-Mi paragonano spesso a lui, non ho vita facile ad Hogwarts, io non so tener testa agli insulti, né mi piace litigare come faceva lui.
-Scorpius, sei più simile ad Albus di quanto pensassi- disse Harry accennandogli un sorriso -Scommetto che con tuo padre non hai un bellissimo rapporto- il biondo scosse il capo -Mi fai un favore Scorpius?- lui si raddrizzò per guardarlo meglio -So che è una cosa stupida ma...Albus ha bisogno di te, sta con lui come non posso fare io, lui mi odia e non ha tutti i torti, sono stato un pessimo padre con lui- concluse il moro tristemente.

Scorpius guardò come ammirato l'uomo accanto a sé e capì Albus da chi avesse perso la sua bellezza eterea, il padre, per quanto ormai segnato dall'età doveva essere stato proprio un bel ragazzo, probabilmente molto simile ad Albus, mingherlino e snello, ma con due occhi da incanto più totale -Starò con lui fino a quando me lo permetterà signor Potter- disse il ragazzo sorridendo appena all'uomo al suo fianco che ricambiò il sorriso.

-Scorp vieni dentro?- chiese Albus uscendo dalla casa -Ah ci sei anche tu- disse notando il padre che guardò il biondo come per dire "visto?" -Vi ho interrotti, torno dentro, a dopo Scorpius- disse il moro.
-No Albus aspetta, vado io, abbiamo finito di parlare tanto- Harry Potter si alzò sorpassando il ragazzo rientrando in casa.
-Vogliamo andare in camera?- chiese il biondo alzandosi, l'altro annuì soltanto facendogli strada.

-Albus- disse una volta chiusa la porta -Posso fare una domanda indiscreta?- chiese sedendosi su un letto.
-Solo se io posso chiederti perché quella volta sei finito in infermeria- disse il moro sedendosi di fronte a lui, lo guardò con la paura negli occhi ma abbassò lo sguardo annuendo -Vai con la domanda indiscreta.
-Il rapporto con tuo padre è molto disastrato?- chiese, Albus lo guardò incerto e poi annuì.
-Diciamo che siamo due teste di legno, da piccolo stavo sempre con lui, ma crescendo ho capito che lui in realtà non mi voleva bene quindi mi sono allontanato e chiuso. Non riesco più a capire se lui mi voglia bene oppure no, lui non ci tiene a me, lui fa finta di tenerci- disse stringendo i pugni.
Scorpius gli prese le mani guardandolo per farlo calmare e dopo poco ci riuscì -Adesso rispondi alla mia di domanda però- disse Albus alzando lo sguardo facendolo incontrare con il suo.

Una Fine Inaspettata || ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora