25 - Scorpius

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I tre giorni trascorsero veloci, tra baci rubati, risate e scherzi, Albus e Scorpius diventarono più uniti che mai, dormivano e studiavano assieme.
-Siete pronti ragazzi?- chiese Ginny.
-Si stiamo arrivando- rispose Albus prendendo per mano il suo ragazzo per poi scendere le scale.

Arrivati all'ingresso Scorpius si bloccò, aveva paura, non voleva tornare al mannor -Scorp, tutto ok?- chiese Albus preoccupato.
-No...cioè va tutto bene si- rispose cercando di sorridergli.
-Scorp, ricordati che puoi proteggerti, non ti possono toccare, hai diciassette anni ma gli Auror sono dalla tua parte, papà lo è- disse stringendogli la mano.
-Lo so però...è da settembre che non torno a casa e siamo ad aprile...papà potrà anche non parlarmi ma il nonno...ho paura di lui Al- si girò verso di lui, il moro lo abbracciò e lui si strinse tra le sue braccia.
-Se ti fa qualcosa mandami Altair, ho già un piano pronto- sussurrò e il biondo annuì e, col cuore più leggero, si smaterializzarono davanti al mannor che si stagliava alto e cupo dinanzi a loro.

Harry andò a bussare al campanello e un piccolo elfo aprì la porta -H-Harry Potter?- chiese insicuro.
-Hei Pixie possiamo entrare?- chiese Scorpius avvicinandosi ai coniugi Potter perché sapeva che l'elfa avrebbe esitato.
-Oh signorino Malfoy! Lei è qui per le vacanze? Lei non torna mai per le vacanze- disse l'elfa.
-Non ho avuto tanta scelta questa volta- scrollò le spalle e qualcosa gli saltò addosso.
-No Ginger torna qui- disse impaurita Pixie guardando il piccolo elfo che era saltato addosso al ragazzo.
-Pixie tranquilla, va tutto bene- sorrise all'elfa guardando il piccoletto -Ginger, andiamo dentro che dici?
-Si signorino Malfoy, abbiamo preparato la sua stanza questa mattina e anche il giorno prima e il giorno prima ancora e- non finì di parlare perché Scorpius lo bloccò.
-Andiamo dai- disse rialzandosi guardando poi i Potter -Scusate, di solito sono a casa solo d'estate...
-Scorpius non devi scusarti, non è colpa tua se vengono maltrattati questi due elfetti- disse Harry una volta che Pixie e Ginger entrarono in casa -Tu hai liberato Joy e tratti bene gli altri, entriamo così che ti diamo una mano per sistemarti e togliamo il disturbo- finì il signore, Scorpius annuì entrando nella casa segui dai tre.

Odiava quella casa, odiava quelle stanze odiava quei mobili, odiava tutto di quella casa maledetta.
Salirono al primo piano dove si trovavano le stanze da letto, entrò nell'ultima camera a destra del corridoio sospirando, quella stanza era così brutta ai suoi occhi, per quanto non mancasse niente, era sempre tutto in ordine, c'erano ferite che neanche i piccoli elfi potevano guarire, sul soffitto c'erano dei segni di bruciato e sul letto, le due colonnine ai lati della testata e della pediera erano graffiate, il colore non era del tutto omogeneo, si vedevano dei tagli come se ci avessero ammanettato qualcuno, Scorpius rabbrividì guardando quei segni.
-È bella questa stanza- disse Ginny aprendo le tende -Forse è un po' scura però.
-Non posso tornare ad Hogwarts adesso? O da voi?- chiese Scorpius sedendosi sul letto.
-Hei calma Scorp- rispose Albus prendendogli una mano -Sono solo cinque giorni- lui annuì guardando in terra, voleva andare via.

Parlarono per qualche minuto e poi sentirono bussare alla porta, Scorpius alzò lo sguardo, era il padre, non lo vedeva da quando gli aveva urlato contro in ospedale, Albus gli prese una mano vedendolo preoccupato, ma nessuno di loro parlò.
-Draco, i medimaghi hanno detto che si è ripreso bene, il Sectumsempra non è mai un gioco- al nome del l'incantesimo il biondo senior strinse I pugni -Hanno detto che comunque dovrebbe riposarsi un po' perché ad Hogwarts dovrà riprendere con ritmi adeguati al suo rientro visto che ha gli esami- disse Harry guardando il Malfoy che si trovava sulla porta.
-Chi gli ha scagliato il Sectumsempra?- chiese con un tono quasi preoccupato.
-Non lo sappiamo, o almeno non ce l'hanno ancora voluto dire- continuò il prescelto. Draco guardò il figlio che però non ricambiò lo sguardo, era troppo occupato a guardare la sua mano e quella del Potter in miniatura unite in una stretta.
-Perfetto. Volete rimanere qui per cena? Tanto gli elfi cucinano sempre più di quel che dovrebbero- disse svogliatamente Draco.
-Se non è un disturbo certo- rispose Ginny notando che nessuno dei membri della sua famiglia sembrasse in procinto di rispondere.
-Tra dieci minuti in salone, Scorpius non farli perdere per casa, l'ala Est non è accessibile agli estranei- il biondo annuì senza prestare troppa attenzione al padre che uscì dalla stanza.
-Glaciale- commentò Albus.
-Quello è normale, non glaciale- rispose Scorpius alzandosi dal letto -Venite, così vi faccio vedere anche dov'è il bagno- i Potter lo seguirono per la casa guardandosi in torno, era pieno di quadri che li fissavano quasi schifati.

Una Fine Inaspettata || ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora