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-Scorp- disse il ragazzo girandosi verso l'amico.
-Mhh?- mugugnò l'altro mezzo addormentato.
-Mi mancano i miei genitori- sussurrò poggiando la testa sul suo petto, Scorpius lo strinse a se guardandolo sorridendogli dolcemente.
-E a loro mancherai sicuramente anche tu- sussurrò di rimando il biondo -Tornerai da loro ok?- disse mentre il moro lo guardava.
Albus era ammaliato da quel sorriso e da quegli occhi, li adorava, ed erano tutti suoi. Annuì posando di nuovo la testa sul suo petto accoccolandosi a lui.

Dal primo giorno, ormai quasi tre settimane, che erano arrivati nel 1978 avevano sempre dormito assieme, una volta in un letto una volta nell'altro, ma mai da soli.
Scorpius faceva da secondo cuscino e coperta ad Albus visto che il moro ci si poggiava addosso e il biondo lo teneva sempre stretto a se.
Albus ripensò al soggetto che aveva usato "Tornerai" non "torneremo", gli tornarono in mente le parole che gli aveva detto il primo giorno "tu tornerai nel futuro e non cercherai di tornare da me" -No- disse a bassa voce dopo qualche minuto di silenzio.
-Cosa no Al?- chiese Scorpius con la voce di chi voleva solo dormire.
-Tu tornerai nel futuro con me, io non ti lascio qui- rispose alzandosi alla sua altezza, in modo da avere il viso contro il suo.
-Se veniamo attaccati Al...tu devi tornare dai tuoi- disse il biondo accarezzandogli il viso.
-Si ma senza di te non voglio tornarci Scorpius, non mi puoi lasciare così- Albus aveva gli occhi lucidi e lo sguardo triste.
-Albus...io non ti lascerò, te lo prometto, ma la prima possibilità di tornare sarà data a te, l'unico motivo per cui mio padre mi vuole è mio nonno, non altro, ok? Tu hai una famiglia e devi tornare da loro- disse Scorpius baciandogli la fronte -Adesso dormi, domani mattina dobbiamo andare ad Hogsmeade- finì con voce tranquilla il biondo mentre il moro finalmente si calmò tornando alla sua solita posizione con la testa poggiata sul petto del biondo.

La mattina dopo si diressero immediatamente ad Hogsmeade, passarono tra molti studenti senza essere riconosciuti.
In una stradina stretta e poco visitata si trovavano Remus, un cervo e un grande cane nero.
-Come passare inosservato eh- disse Albus.
-Ragazzi tornate umani per favore, non dovreste abusarne- continuò Remus. I due scossero la testa e poi tornarono umani -È il tre maggio, dobbiamo stare attenti.
-Si Remus, noi siamo pronti, massimo due giorni e potremo andar via- disse Scorpius.
-Già ve ne andate? Che peccato- asserì Sirius.
-Parleremo attraverso i quadri semmai ne avrete- disse Albus stringendo una mano al biondo che gli accarezzò il dorso, aveva paura di quello che poteva succedere.

Tutto sommato passarono una bella giornata, videro di sfuggita i fratelli Amelia e Edgar Bones, di cui sapevano sarebbe stata assassinata tutta la famiglia, Benjy Fenwick si era scontrato con Albus diverse volte ad Hogwarts e sapere che di lui sarebbero stati ritrovati solo dei pezzi...non era molto bello, Gideon e Fabian Prewett poi, uccisi perché si trovavano dalla parte dei buoni contro chissà quanti Mangiamorte, per il primo si diceva cinque, Marlene Mckinnon fiamma di Sirius, le stava molto spesso vicino e tutti ipotizzavano in una possibile relazione, ma almeno i tre malandrini e due ragazzi dal futuro sapevano che se anche fosse stato così, sarebbe durata poco poiché lei e tutta la famiglia sarebbero morti poche settimane dopo aver scattato la foto dell'ordine della fenice, anche parlare di sfuggita con Alice Prewett e Frank Paciock non fu semplice, sapere che erano stati ricoverati al San Mungo per colpa di Bellatrix era orribile, ma non poterli avvertire era anche peggio.

Quella notte quasi non dormirono, Scorpius teneva stretto a se Albus, aveva paura, sentiva che stava per succedere qualcosa e non voleva che il ragazzo si facesse del male, non l'avrebbe sopportato -Scorpius dormi- sussurrò Albus assonnato girandosi verso di lui -Che hai Scorp?
-Ho un brutto presentimento Albus, sta succedendo qualcosa, me lo sento- rispose abbassando lo sguardo su di lui -I suoi seguaci stanno preparando l'attacco- sussurrò.
Albus sbiancò -Come fai a dirlo?- chiese impaurito.
-Li sento, Al ho fatto tante lezioni di legilmanzia e qualcuno cercava di entrare nella mia testa- sussurrò.
Albus chiuse gli occhi poggiando la testa sul suo petto -Scorp, andiamo via, così che vieni con me, ti prego.
-Dobbiamo prima andare da Lunastorta, Felpato e Ramoso- sussurrò accarezzandogli i capelli -Dormi pure tu, ci sono qui io ok?- il moro annuì insicuro stringendosi di più al biondo, per quando avesse paura, tra le sue braccia si sentiva al sicuro.

Una Fine Inaspettata || ScorbusDove le storie prendono vita. Scoprilo ora